L’energia di Pitti Uomo e di Firenze infonde coraggio al settore, e lancia le nuove proposte di moda maschile per il mercato internazionale. Il salone verso quota 12.000 compratori, con l’estero a +24% e l’Italia a +6%, e oltre 17.000 i visitatori totali. Complessivamente i compratori esteri superano il 40%, con il ritorno in forze dei buyer asiatici.
I primi dati di affluenza finale, con i compratori italiani in aumento del 6% e quelli esteri del 24% rispetto al giugno 2022 premiano anzitutto l’impegno e la capacità di rinnovarsi mostrata dagli 825 espositori di questo Pitti Uomo e confermano un percorso di ripresa del salone, che sta gradualmente ritornando alle dimensioni pre crisi. Lo confermano anche le tante iniziative ed eventi in città in questi giorni, che sono stati oltre 110. Non è soltanto una questione di numeri: la qualità dei buyer è stata alta, in Fortezza si sono visti i migliori, motivati e intenzionati a far tornare i clienti nei loro negozi e department stores. L’elemento centrale della 104esima edizione di Pitti Uomo, al di là del consolidamento del dato europeo, è il ritorno in forze degli operatori asiatici, che complessivamente dovrebbero raggiungere le 700 presenze: non solo i tre campioni di mercato – Cina Continentale, Corea del Sud e Giappone – ma anche Cina Hong Kong, Taiwan, Singapore, Thailandia, Vietnam, Indonesia, persino India e Pakistan. Colgo l’occasione per ringraziare l’Agenzia ICE, che ci ha consentito di rafforzare il programma di incoming di buyers e media dall’estero e ci ha anche fornito un prezioso aiuto di intelligence sui nuovi mercati.
— RAFFAELLO NAPOLEONE, amministratore delegato di Pitti Immagine
Quasi al termine di Pitti Uomo 104 (13-16 giugno 2023), l’affluenza finale si avvia a raggiungere in termini assoluti circa 12.000 compratori, in rappresentanza di oltre 5.100 tra aziende di vendita e distribuzione (boutique, dettaglio, multimarca, department e specialty stores, catene, piattaforme specializzate di e-commerce). Gli italiani dovrebbero raggiungere le 6.700 presenze (+6%), i compratori esteri oltre 5.300 (+24%), a rappresentare più del 40% del totale.
Il dato complessivo dei visitatori in Fortezza supererà le 17.000 presenze.
I 12 mercati esteri più presenti a Pitti Immagine Uomo 104 sono, nell’ordine: Germania, Gran Bretagna, Olanda, Giappone, Spagna, Turchia, Usa, Francia, Svizzera, Cina, Belgio e Corea del Sud.
E’ una stagione da affrontare con coraggio un coraggio consapevole e, insieme, con energia e determinazione. Sono contento anzitutto per i nostri espositori, per i miei colleghi, che hanno fatto un grande lavoro in termini di nuovi materiali e di stile e che continuano a credere nel salone. Sono molto soddisfatto anche della risposta della distribuzione italiana che, nonostante le comprensibili prudenze, è presente in forza, a partire dalle sue prime linee, quei negozi specializzati che fanno tendenza in tutto il mondo. La squadra di Pitti non smette mai di fare ricerca e scouting, di aggiungere servizi, di ideare eventi speciali e di comunicare. Questi risultati sono un premio anche per loro, anche se tutti, a partire dal sottoscritto, sappiamo quanta strada ci sia ancora da fare. E Firenze – grazie a tanti eventi di richiamo – è nuovamente un brulicare allegro e febbrile di voci, volti e colori, sale e fonte di ispirazione per qualsiasi evento basato sui rapporti umani. Voglio ringraziare anche UniCredit, il nostro main partner, il cui contributo è di grande importanza, non solo per sostenere gli investimenti del salone, ma anche perché la loro esperienza è decisiva per analizzare stato e prospettive delle imprese.
— ANTONIO DEMATTEIS, al suo primo Pitti Uomo in qualità di presidente di Pitti Immagine
Erano molti gli elementi di novità in questa edizione del salone e mi sembra che siano stati molto apprezzati. L’internazionalità si è concretizzata non solo nelle presenze dei buyer ma anche nei tanti progetti e collaborazioni in Fortezza, che hanno portato la ricerca di giovani stilisti e creativi da tutto il mondo, grazie anche al supporto di Fondazione CR Firenze. Dal Giappone di J Quality Factory Project al Sudafrica del designer Chuulap, al Michigan dei brand giovani di Detroitissimi e al nord Europa con Scandinavian Manifesto, fino alla Cina con i talenti del knitwear presentati dalla filatura Consinee. Il meritato successo raccolto dai 10 designer emergenti di S Style, le cui sperimentazioni sulla moda sostenibile hanno avuto un partner d’eccezione come Kering MIL, centro di ricerca impegnato a ridurre l’impatto ambientale. Poi gli eventi in calendario che hanno avuto grande partecipazione e successo mediatico: dalla prestigiosa sfilata di FENDI, che ha scelto Pitti per presentare la nuova collezione e il suo nuovo stabilimento aperto nei dintorni di Firenze, alla creatività eclettica del Guest Designer Eli Russell Linnetz di ERL, che dalla California ha portato a Firenze non solo la sua prima sfilata in assoluto ma anche il suo segno creativo in Fortezza con l’installazione Make Believe, realizzata con il contributo speciale di Camera di Commercio di Firenze. E poi i tanti e diversi eventi in calendario, in Fortezza e in città, molti dei quali frutto degli investimenti delle aziende espositrici. E’ stato un Pitti Uomo in cui aziende, buyer, giornalisti e tutti gli operatori arrivati a Firenze hanno davvero colto l’invito al “Play your Game at Pitti”, tema di questa edizione.
— AGOSTINO POLETTO, direttore generale di Pitti Immagine
Comunicato Stampa
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