Tre giorni di festa per il più importante evento dei vignaioli italiani, all’insegna del vino artigianale, di qualità e di territorio.
1.008 vignaioli italiani, 2 delegazioni di vignaioli stranieri e 32 olivicoltori indipendenti.
E nelle sere del weekend, con il “Fuori Mercato”, la festa coinvolge oltre 60 locali di Bologna e provincia
Dopo il successo dell’edizione 2023, la prima a svolgersi nei padiglioni di BolognaFiere, il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI è ai blocchi di partenza e si prepara a festeggiare la 13a edizione dal 23 al 25 novembre 2024.
Anche quest’anno, numeri importanti: ad accogliere il pubblico saranno ben 1.008 vignaioli provenienti da tutte le regioni italiane, insieme a due delegazioni di vignaioli europei in rappresentanza delle associazioni nazionali appartenenti a CEVI – Confédération Européenne des Vignerons Indépendants, e a 32 soci di FIOI – Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti.
Oltre 8.000 i vini in assaggio.
«Dopo il successo dello scorso anno, sono felice che questa edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti presenti numeri in crescita tra gli espositori e che si sia ampliata la collaborazione con gli ovicoltori di FIOI», sottolinea il Presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari. «Questo evento aperto al pubblico, in cui si può acquistare dell’ottimo vino, assieme alla Slow Wine Fair e a SANA Food, fiere dedicate al canale Horeca, e a Marca, dedicata alla private label, posiziona BolognaFiere come polo espositivo leader nell’agroalimentare e nel food&beverage».
«Appassionati di vino e operatori avranno più di mille buoni motivi per venire al Mercato dei Vini», scherza Lorenzo Cesconi, vignaiolo e Presidente della FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. «Ma non sono i numeri ad appassionarci: al Mercato, come nei nostri vigneti, lavoriamo ricercando la massima qualità. Il nostro obiettivo è che il Mercato dei Vini rappresenti un piacevole luogo di incontro tra produttori, che possono confrontarsi e condividere conoscenze ed esperienze, e tra produttori e consumatori, senza mediazioni. È come se nei padiglioni di BolognaFiere trasferissimo, per qualche giorno, le nostre cantine: lo spirito con cui accogliamo il pubblico è lo stesso».
Per ospitare espositori e pubblico, BolognaFiere mette nuovamente a disposizione una superficie di 30.000 metri quadrati, distribuiti su 4 padiglioni: ad accogliere i vignaioli saranno il 29 e il 30, mentre il 28 e il 36 saranno dedicati alla gastronomia, con proposte della tradizione locale bolognese e di altri territori italiani, e ai servizi correlati al Mercato. Nella galleria centrale, troveranno spazio i partner e gli sponsor dell’evento, nonché lo stand istituzionale FIVI con le celebri t-shirt e altri gadget firmati “Vignaioli Indipendenti”.
orse edizioni, sono rimasti invariati sia i prezzi dei biglietti di ingresso, che possono essere acquistati in prevendita sul sito mercatodeivini.it, sia le riduzioni per i sommelier e gli operatori.
La centralità di Bologna permetterà al pubblico di raggiungere agevolmente il Mercato dei Vini non solo con l’automobile, ma anche con i mezzi pubblici, a partire dal treno: una scelta di sicurezza e sostenibilità che, oltre a essere in linea con lo spirito della manifestazione, offrirà al pubblico un’opzione particolarmente vantaggiosa.
Grazie, infatti, alla convenzione con Trenitalia, la formula ‘Speciale Eventi’ consentirà di arrivare a Bologna sui Frecciarossa con sconti fino al 75% rispetto al biglietto Base. I canali per acquistare l’offerta sono l’App di Trenitalia, le biglietterie, le agenzie di viaggio abilitate e il sito trenitalia.com.
Una volta giunti in bus o in taxi in Piazza della Costituzione, i visitatori potranno usufruire di navette gratuite che li porteranno all’ingresso Est Michelino.
Per chi, invece, si sposterà in auto, il parcheggio di riferimento sarà il multipiano Michelino: 5.500 posti, a pochi passi dagli ingressi Nord ed Est Michelino, e raggiungibile comodamente dall’uscita autostradale ‘Bologna Fiera’.
Il Mercato dei Vini aprirà le porte ai visitatori alle 11.00 di sabato 23 novembre, per poi congedarsi da appassionati e operatori alle 17.00 di lunedì 25.
Nei padiglioni, il pubblico potrà contare sugli immancabili carrelli e trolley, indispensabili per portare fino al parcheggio le bottiglie comprate.
E a chi effettuerà molti acquisti, BolognaFiere metterà a disposizione anche quest’anno un pratico servizio di spedizioni a domicilio.
Sei le masterclass che arricchiranno il programma della manifestazione, realizzate in collaborazione con ALMA, il più autorevole centro per l’alta formazione in cucina e nell’ospitalità italiana a livello internazionale.
I cinque appuntamenti targati FIVI avranno come filo conduttore il tema “Tempo e generazioni: passato, presente e futuro dei vignaioli italiani“: attraverso il racconto dei vignaioli e la loro guida alla degustazione, queste masterclass verteranno su vere e proprie eccellenze dell’enologia italiana – dal Franciacorta al Sagrantino, dal Cannonau al Vinsanto – e sulle produzioni di alcune vignaiole under 40; la sesta masterclass, a cura di FIOI, riguarderà invece l’olio, tra verità e falsi miti.
In occasione del Mercato dei Vini verrà, inoltre, reso omaggio ai vincitori del Premio “Vignaiolo come noi”, assegnato quest’anno al capitano della Virtus e campione NBA Marco Belinelli, e del Premio “Leonildo Pieropan”, dedicato alla memoria di uno dei fondatori di FIVI e attribuito a Sergio Mottura, vignaiolo in Lazio.
Grazie alla collaborazione con Confcommercio Ascom Bologna e con AMO – Associazione Mescitori Organizzati, i vini e i vignaioli del Mercato saranno protagonisti di alcuni appuntamenti con il pubblico anche al di fuori dei padiglioni della fiera.
In particolare, nelle serate di venerdì 22 e di sabato 23 novembre, il clima di festa del Mercato contagerà i locali di Bologna e provincia attraverso il “Fuori Mercato – La notte
bianca dei vignaioli” di AMO, con degustazioni itineranti insieme ai vignaioli FIVI, e “ La
notte bianca della ristorazione” promossa da Fipe-Confcommercio Ascom Bologna, che prevede che le cucine aderenti all’iniziativa restino aperte fino alla mezzanotte.
Per maggiori informazioni sul Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, clicca qui.
Il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti è un evento FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. È organizzato da BolognaFiere, con il patrocinio del Comune di Bologna e di Confcommercio Ascom Bologna. Sponsor Platinum: Crédit Agricole Italia. Media Partner: QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno.
Ufficio Stampa BolognaFiere
Daniela Modonesi | 366 6659090 | daniela.modonesi@bolognafiere.it
Ufficio Stampa FIVI
Axelle Brown Videau | 338 7848516 | axelle@origamiconsulting.it Mirta Oregna | 338 7000168 | mirta_oregna@yahoo.it
RADICATI NEL TERRITORIO E ORIENTATI ALLA SOSTENIBILITÀ: GLI OLTRE 1.000 VIGNAIOLI E VIGNAIOLE ITALIANE
DEL MERCATO DEI VINI 2024
Nei quattro padiglioni di BolognaFiere che ospiteranno il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2024, il pubblico potrà conoscere le più interessanti aziende indipendenti italiane ed europee delle filiere vitivinicola e olivicola.
I VIGNAIOLI E LE VIGNAIOLE FIVI
Sono 1.008 – 23 in più della passata edizione – i vignaioli e le vignaiole FIVI – Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti che animeranno i padiglioni 29 e 30 di BolognaFiere, offrendo all’assaggio e all’acquisto del pubblico oltre 8.000 vini.
Nata nel 2008, FIVI è un’organizzazione senza scopo di lucro che si propone di promuovere e tutelare la figura, il lavoro, gli interessi e le esigenze tecnico-economiche del vignaiolo indipendente italiano, inteso quale soggetto che attua il completo ciclo produttivo del vino, dalla coltivazione delle uve fino all’imbottigliamento e alla commercializzazione del prodotto finale.
Attualmente sono più di 1.700 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di oltre 17.000 ettari di vigneto.
Il marchio FIVI raffigura “Ampelio”, immagine di un vignaiolo che porta una cesta d’uva sulle spalle e la cui ombra prende la forma di una bottiglia. In questa figura è riassunto tutto quello che per la FIVI significa essere vignaioli, impegnati quotidianamente in un processo che segue l’intera filiera di produzione, operando costantemente per custodire, tutelare e promuovere il territorio di appartenenza.
I vignaioli FIVI che esporranno, faranno assaggiare, racconteranno e venderanno i propri vini alla fiera di Bologna provengono da tutta la Penisola.
Per quanto riguarda, in particolare, l’Emilia-Romagna, sono 69 le cantine che la rappresenteranno al Mercato FIVI (+7% rispetto all’edizione 2023), 10 delle quali della provincia di Bologna.
Restando ai numeri, sul podio della manifestazione si conferma la classifica dello scorso anno, con il Piemonte a quota 163 vignaioli, seguito dal Veneto (144) e dalla Toscana (117). Nel Sud Italia si distinguono la Campania, con 34 aziende vitivinicole, e la Calabria (27), tallonate dalla Sardegna e, per il centro Italia, dall’Abruzzo, a pari merito con 25 realtà.
A questo link l’elenco completo.
La scorsa settimana, FIVI ha presentato l’indagine “Il modello socio-economico dei Vignaioli Indipendenti per la sostenibilità della filiera vitivinicola italiana”, realizzata da Nomisma
Qual è l’identikit di questo modello? Poco più di 10 ettari di vigneto, la superficie media coltivata dagli oltre 1.700 produttori associati a FIVI; 75 tonnellate l’uva autoprodotta, per una produzione media di 38mila bottiglie vendute ogni anno. In altre parole, una filiera totalmente integrata, dalla vigna alla cantina, fino alla commercializzazione dei propri vini. Nomisma rileva che una delle principali esternalità positive collegate al modello socio- economico dei vignaioli indipendenti italiani è dato dal fatto che l’81% dei vigneti coltivati da questi produttori si trova in collina e in montagna, rispetto al 60% della media italiana, vale a dire in quelle aree interne sempre più soggette a spopolamento e a rischio idrogeologico.
«Questa indagine», commenta Lorenzo Cesconi, vignaiolo e Presidente di FIVI,
«conferma il ruolo strategico dei vignaioli nella filiera vitivinicola italiana: aziende di medio- piccole dimensioni, spesso a conduzione familiare, radicate nel territorio e capaci di creare valore ed esternalità positive lì dove operano; impegnate non solo nella produzione di vino di qualità, ma nella tutela e nella conservazione del paesaggio rurale italiano».
I VIGNAIOLI EUROPEI
Nell’area espositiva e di degustazione del Mercato, dunque sempre nei padiglioni 29 e 30, non mancheranno i vignaioli europei delle associazioni nazionali bulgara e slovena appartenenti a CEVI – Confédération Européenne des Vignerons Indépendants.
GLI OLIVICOLTORI
Al padiglione 30 di BolognaFiere, corsia D, il pubblico potrà, inoltre, conoscere gli oli di ben 32 aziende iscritte alla FIOI – Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti.
Una partecipazione sempre più numerosa (+11% rispetto al Mercato 2023), che consolida il gemellaggio stretto da FIVI e FIOI all’insegna delle produzioni agricole di qualità, artigianali e di territorio.
La FIOI riunisce le piccole e medie imprese olivicole artigianali impegnate principalmente nell’estrazione dell’olio da olive.
Gli olivicoltori indipendenti comprendono anche frantoi artigiani e piccole cooperative, tutti produttori dediti alla creazione di olio extravergine da cultivar di olive italiane. Queste aziende possono garantire l’autenticità e il carattere artigianale di un olio frutto del lavoro dell’olivicoltore, che ha selezionato, trasformato le proprie olive e monitorato l’intero ciclo produttivo, garantendone l’origine e la qualità.
Una comunione d’intenti che rappresenta la realtà complessa e sfaccettata del mondo produttivo olivicolo nazionale, preoccupato di tutelare la produzione artigianale di qualità.
FIOI collabora con FIVI sin dalla nascita. Le due associazioni sono partecipate solo da agricoltori e da aziende strettamente collegate al proprio territorio, e sono entrambe portatrici di un valore aggiunto: una filiera completa che parte dalla vigna o dall’uliveto.
A questo link l’elenco completo degli olivicoltori indipendenti presenti al Mercato FIVI 2024.
GLI ARTIGIANI DEL CIBO
Nel padiglione 36 della fiera, un’area sarà interamente dedicata alla gastronomia, con proposte della tradizione di diverse regioni italiane.
A questo link l’elenco completo.
GLI SPONSOR
I loro stand saranno collocati nel Mall tra i padiglioni 29 e 30. A questo link l’elenco completo.
Nella stessa area sorgerà lo stand istituzionale FIVI, dove il pubblico potrà acquistare le celebri t-shirt, i grembiuli, le locandine delle ultime edizioni del Mercato e altri gadget firmati “Vignaioli Indipendenti”.
Da segnalare che, presso lo stand FIVI, sarà in vendita anche il brillante e ironico racconto di Davide Longo “Breve storia che ogni bambino può leggere a un vignaiolo indipendente e viceversa. Abbecedario per vignaioli e aspiranti tali”.
Illustrato da Guido Scarabottolo ed edito da Corraini Edizioni in collaborazione con FIVI, il volume si è recentemente aggiudicato il Premio Biblioteca Bruno Lunelli “Un Libro Di Vino”, che viene assegnato ogni anno a un libro di contenuto scientifico o letterario incentrato sul vino. Nelle motivazioni del Premio si legge che «chiunque voglia sapere chi sono, come si comportano, a cosa mirano i vignaioli qui raccontati e a che valori si ispira il loro lavoro non può prescindere da questo simpatico librino, tale soltanto per il formato». La scrittura sognatrice di Longo, che induce al sorriso, e le delicate e quasi primordiali illustrazioni di Scarabottolo guidano il lettore alla scoperta dell’antichissimo mestiere di vignaiolo, riuscendo a comunicare non solo l’amore e la passione per il vino, ma anche il desiderio di custodire, proteggere e promuovere il territorio cui il vignaiolo appartiene.
DEGUSTAZIONI E SHOPPING, MASTERCLASS ED EVENTI ‘OFF’ NEL CENTRO DI BOLOGNA. IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE
Squadra che vince non si cambia. E, infatti, il format del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2024 non si discosterà da quello consolidato in dodici edizioni: tre giorni di degustazioni e shopping con vignaioli e vignaiole da tutta Italia, disposti in ordine casuale negli ampi padiglioni di BolognaFiere, un padiglione dedicato alle proposte gastronomiche degli artigiani del food, un ricco programma di masterclass e, nelle serate di venerdì 22 e di sabato 23 novembre, i programmi off di “Fuori Mercato – La notte bianca dei vignaioli” e della “Notte bianca della ristorazione”, che animeranno molti locali di Bologna e provincia.
L’AREA ESPOSITIVA E DI ASSAGGIO
L’area espositiva e di assaggio (padiglioni 29 e 30) vedrà protagonisti 1.008 vignaioli italiani e le associazioni bulgara e slovena dei vignaioli indipendenti legate a CEVI – Confédération Européenne des Vignerons Indépendants, che proporranno al pubblico oltre 8.000 vini artigianali, di qualità e di territorio da assaggiare e acquistare, magari caricandoli sugli immancabili e utilissimi carrelli del Mercato.
Accanto alle cantine, nel padiglione 30, corsia D, i visitatori potranno conoscere anche i prodotti di 32 olivicoltori soci di FIOI – Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti.
Il padiglione 36 ospiterà, invece, gli artigiani del cibo: qui il pubblico potrà gustare alcuni piatti delle tradizioni gastronomiche bolognese, emiliana e di altre zone d’Italia.
LE MASTERCLASS
E sempre nel padiglione 36, il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti proporrà un ricco calendario di masterclass, per un totale di sei appuntamenti (due in più rispetto alla passata edizione).
Organizzate in collaborazione con ALMA – La scuola internazionale di cucina italiana e con PAU – Panificatori Agricoli Urbani, cinque masterclass saranno targate FIVI e avranno come filo conduttore il tema “Tempo e generazioni: passato, presente e futuro dei vignaioli italiani”, mentre la sesta sarà a cura di FIOI.
I rappresentanti della stampa possono prenotare il proprio posto scrivendo ad axelle@origamiconsulting.it.
Il programma delle masterclass si aprirà sabato 23 novembre, alle ore 11.30, con l’incontro su “Corte Fusia: storia di un’amicizia in Franciacorta”.
Dialogando con Lorenzo Mocchiutti, vignaiolo in Friuli-Venezia Giulia, Gigi Nembrini e Daniele Gentile racconteranno che cosa c’è dietro al successo della loro azienda agricola Corte Fusia, una giovane e piccola realtà nata molti anni dopo i pionieri della Franciacorta. In degustazione, sia con sboccatura à la volée, sia con sboccatura à la glace: Franciacorta
DOCG Dosaggio Zero Millesimato 2011 / 2016 / 2018 e Franciacorta DOCG Riserva Blanc de Blanc “Orfano” Bruta Nature 2016.
In assaggio: Blend Olio Gaiatto DOP Laghi Lombardi.
Il pomeriggio di sabato 23 proseguirà con la masterclass “Raina: la via biodinamica al Sagrantino di Montefalco”, fissata per le 14.30.
Francesco Mariani, vignaiolo e cuoco dell’Azienda Agricola Raina di Montefalco, fonde la sua passione per la terra e per la cucina in un approccio biodinamico che esalta l’autenticità del Sagrantino. Ogni bottiglia riflette il suo impegno a creare un’esperienza enologica ricca di carattere e di tradizione, con profondità di sapori e aromi unici.
Nel corso del suo confronto con Simone Binelli, vignaiolo in Abruzzo, verrà offerto in degustazione Campo di Raina 2008 / 2011 / 2014 / 2017 / 2020.
In assaggio: Olio Titone DOP Valli Trapanesi.
A chiudere la prima giornata di Mercato sarà, alle 17.00, la masterclass sul tema “Vignaiole: giovani gemme, radici profonde”, che darà voce ad alcune produttrici under 40.
I partecipanti alla masterclass potranno scoprire una nuova generazione di vignaiole che, da Nord a Sud, condividono un forte legame con le proprie origini e vogliono far conoscere i vini delle loro terre, dimostrando come la tradizione vitivinicola stia evolvendo e il testimone passando di genitore in figlia.
Le giovani produttrici protagoniste della masterclass dialogheranno con Matilde Poggi, vignaiola in Veneto e Presidente di CEVI.
In degustazione: Spumante Metodo Classico Millesimato Dosaggio Zero 2021 (Vissanello 100%) – Coppacchioli Tattini, Spumante Metodo Classico Blanc de Blanc Extra Brut biologico (Pecorino 100%) – Cossignani L.E. Tempo, Abruzzo Pecorino DOC “L’Ariosa” 2022 – Olivastri, Langhe DOC Freisa 2018 – Adriano Marco e Vittorio, Monferrato DOC Nebbiolo “Noto” 2019 – Boeri e Amarone della Valpolicella DOCG “La Parte” 2016 – Piccoli. In assaggio Torrerivera Olio Monocultivar Uovo di Piccione.
Il sipario sulle masterclass di domenica 24 novembre si alzerà alle 11.30 con “La ‘new wave’ di Mamoiada: i nuovi orizzonti del Cannonau”.
Il ‘risorgimento’ enologico di Mamoiada svela i nuovi orizzonti del Cannonau nell’assaggio dei vini di alcuni vignaioli particolarmente attivi negli ultimi anni. Questi produttori, profondamente radicati nel territorio, uniscono audacia e tradizione, per valorizzare le peculiarità del Cannonau e celebrare l’autenticità e il carattere della Sardegna.
I vignaioli di Mamoiada dialogano con Cataldo Calabretta, vignaiolo in Calabria.
In degustazione: Barbagia Rosso IGT “Ghirada Fittiloghe” 2021 – VikeVike, Rosso di Barbagia “Ghirada Garaunele A” 2021 – Esole, Cannonau di Sardegna DOC “Vinera” 2021
– Antonio Mele, Cannonau di Sardegna DOC “Brulleri” Ghirada Bruncu Boeli 2021 – Osvaldo Soddu, Barbagia Rosso IGT “Ghirada Ocruarana” 2021 – Teularju e Barbagia Rosso IGT “Tzappu” 2021 – Gungui Mariagiovanna.
In assaggio: Il Giglio Olio Treslizos monocultivar Semidana; Masoni Becciu Olio Concordu.
Alle 14.30, la masterclass “200 anni e non sentirli: il VinSanto di Barattieri” accenderà i riflettori su una tra le più antiche aziende dell’Emilia-Romagna, che da generazioni coltiva
35 ettari di vigneti esposti a Sud e raccoglie ancora manualmente le uve. Dal 1823 Barattieri è un produttore di riferimento specialmente per il VinSanto e ogni bottiglia racchiude la tradizione e il rapporto indissolubile con il territorio.
Alberica Rossi dialoga con Stefano Pizzamiglio, vignaiolo in Emilia-Romagna.
In degustazione: VinSanto di Albarola Val di Nure 1999 / 2003 / 2006 / 2010 / 2012. In assaggio: Laura Zonin Olio blend di Bianchera, Frantoio e Nostrana.
Lunedì 25 novembre, giornata di chiusura del Mercato dei Vini, la masterclass prevista alle 12.30 è firmata FIOI e approfondirà le “Verità e falsi miti nell’olio. In cottura e a crudo, quello che cambia in termini di gusto è sorprendente”.
Dopo un’introduzione in cui FIOI spiegherà chi siano gli olivicoltori indipendenti e come cerchino di elevare il comparto attraverso la ricerca e la conoscenza, l’incontro prenderà le mosse da un preciso assunto: esiste un olio giusto per la cottura di ogni alimento, che così si preserva e mantiene inalterati i suoi valori nutraceutici.
Gli oli extravergine di elevata qualità hanno polifenoli e caratteristiche sensoriali diverse per ciascuna varietà di oliva utilizzata e, quando vengono sperimentate in cucina, le diverse varietà rivelano orizzonti tutti da esplorare. Per gli chef del futuro sarà imprescindibile lavorare con oli che rispecchino l’identità aromatica delle varietà, perché in cottura o a crudo essi esaltano e rispettano la materia prima con una profondità di gusto e profumi mai ottenuta prima.
Per dimostrare tale assunto, Fabio Ferrara dell’Osteria Tarassaco friggerà il carciofo in Olio monocultivar Coratina di Michele Depalo Olivicoltore e Frantoiano FIOI a Giovinazzo (BA), offrendolo alla degustazione del pubblico.
Ferrara passerà, poi, alle cime di rapa, per mostrare (e far assaggiare) come cambino se cotte in acqua oppure fritte in Olio monocultivar Intosso di Tommaso Masciantonio Olivicoltore e Frantoiano a Casoli (CH).
IL “FUORI MERCATO”
È stata una delle novità del Mercato dei Vini 2023 e, visto il successo dell’iniziativa, quest’anno si replica: parliamo dell’intenso programma di appuntamenti ‘off’ che, nelle serate di venerdì 22 e di sabato 23 novembre, porterà in numerosi locali del centro e dei dintorni di Bologna i vignaioli, i vini e il clima di festa della manifestazione.
Due i titoli in cartellone: “ Fuori Mercato – La notte bianca dei vignaioli” è organizzato insieme ad AMO – Associazione Mescitori Organizzati e vedrà i vignaioli ‘invadere’ pacificamente le enoteche, le cantine i bistrot e i wine bar coinvolti, che metteranno in mescita una selezione di vini dei soci FIVI. Nel frattempo, in altri più di cinquanta esercizi di Bologna e provincia, Fipe-Confcommercio Ascom Bologna promuove “La notte
bianca della ristorazione”, che vedrà le cucine eccezionalmente aperte fino a mezzanotte, per accogliere i vignaioli e i wine lover del Mercato.
MARCO BELINELLI, CAMPIONE VIRTUS E NBA, E SERGIO MOTTURA, VIGNAIOLO IN LAZIO.
ECCO I VINCITORI DEI PREMI FIVI 2024 “VIGNAIOLO COME NOI” E “LEONILDO PIEROPAN”
L’edizione numero 13 del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti sarà anche l’occasione per assegnare due importanti riconoscimenti promossi dalla FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti: il Premio “Vignaiolo come noi” e il Premio “Leonildo Pieropan”.
A ricevere la seconda edizione del Premio “Vignaiolo come noi” è il capitano della Virtus Segafredo Bologna – nonché l’unico cestista italiano ad aver vinto un campionato NBA – Marco Belinelli, preceduto lo scorso anno dal cantante, compositore e artista Stefano Belisari, in arte Elio.
Il Premio è nato per dare risalto, ogni anno, a un uomo o a una donna del mondo della cultura, del giornalismo, dello sport, dell’economia o dello spettacolo che, pur non esercitando il mestiere del vignaiolo, interpreta il proprio lavoro mettendo al centro i valori della qualità, dell’originalità, della professionalità e l’amore per le cose fatte bene, con passione e cura artigiana.
«Di lui si è detto che invecchiando migliora, come il buon vino. E a 38 anni lo dimostra ogni giorno, in allenamento e in partita, rispondendo con i fatti a tutti quelli che si domandano quando finirà una carriera che, invece, non finisce mai di stupire», si legge nella motivazione del Premio a Belinelli. Che prosegue così: «Nato a San Giovanni in Persiceto, cresciuto nelle giovanili della Virtus Bologna, passa poi alla Fortitudo, prima di iniziare la sua straordinaria avventura in NBA: Golden State Warriors, Toronto Raptors, New Orleans Hornets, Chicago Bulls, San Antonio Spurs, Sacramento Kings, Charlotte Hornets, Atlanta Hawks, Philadelphia 76ers, poi di nuovo a San Antonio con gli Spurs, ma soprattutto di nuovo a Bologna con le “V nere” della Virtus. È l’unico cestista italiano ad aver vinto un titolo NBA e uno dei tre europei a primeggiare nell’NBA Three-point Shootout degli All Star Game. Dalla campagna italiana ai grandi palcoscenici internazionali, con la stessa passione, determinazione e orgoglio dei primi tiri e rimbalzi nel palazzetto della Vis Persiceto».
Passione, determinazione e orgoglio che risuonano anche nell’analogia proposta da Lorenzo Cesconi, vignaiolo e Presidente FIVI: «Una stagione sportiva, per un atleta, è come una vendemmia per noi vignaioli: ogni anno diversa, piena di paure e rischi, ma con la voglia di portare a casa il risultato, per sé e per il pubblico, per la gioia propria e degli altri. A Marco Belinelli, grandissimo campione di basket e personaggio di grande carisma e umanità, auguriamo altre cento stagioni».
Festeggia, invece, la decima edizione il Premio “Leonildo Pieropan”, dedicato alla memoria del vignaiolo di Soave che fu tra i fondatori di FIVI.
Anche questo Premio ha cadenza annuale e viene attribuito a un vignaiolo o a una vignaiola che, con il proprio lavoro e le proprie idee, abbia contribuito in misura determinante allo sviluppo del territorio in cui opera e, più in generale, della vitivinicoltura italiana.
Il Consiglio Direttivo della FIVI ha valutato che Sergio Mottura, vignaiolo in Lazio (a Civitella d’Agliano), corrisponda perfettamente a questo profilo e ha, quindi, deciso di premiarlo.
Ecco come la Federazione ha motivato la propria scelta: «Da Torino alle campagne della Tuscia viterbese, dagli studi in Ingegneria alla conduzione dell’azienda agricola di famiglia: è lunga la strada percorsa da Sergio Mottura, classe 1942, la cui storia personale rientra ormai di diritto nella grande storia della viticoltura e dell’enologia italiana. Quando nel 1963, ancora giovanissimo, si trasferisce a Civitella d’Agliano, Sergio deve affrontare una fase di cambiamenti economici e sociali che stanno trasformando profondamente il mondo agricolo italiano. Cambiamenti che affronta con equilibrio e lungimiranza, valori che saranno la cifra di tutta una vita di lavoro e di impegno. Come quando, negli anni Ottanta, non cede alle lusinghe delle varietà internazionali e concentra il lavoro sui vitigni autoctoni, intuendo il grande potenziale del Grechetto nel creare un’identità che potesse rappresentare la qualità e il racconto di un preciso territorio. O come quando termina la vendita prevalente di vino sfuso e inizia la fase dell’imbottigliamento del prodotto con proprio marchio, e l’Orvieto Doc e soprattutto il Grechetto in purezza diventano i pilastri della produzione aziendale. In quel momento, la figura del Vignaiolo è definitivamente compiuta: Sergio pianta e coltiva i suoi vigneti, segue in prima persona le fasi di vinificazione e affinamento, gira l’Italia e il mondo alla ricerca di distributori, e racconta il fascino dei vini tipici italiani. Con l’adesione alla FIVI nel 2017, Sergio trova la casa ideale dove sviluppare le tematiche a lui più care: passione verso il territorio, approccio culturale al proprio lavoro, difesa del paesaggio agricolo, tutela delle generazioni future. La FIVI e tutte le vignaiole e i vignaioli italiani con questo riconoscimento ne premiano la carriera, ma soprattutto lo ringraziano per la strada percorsa insieme e per quelle che, col suo esempio, ha aperto e aprirà ai vignaioli di oggi e di domani».
DA STEVEN GUARNACCIA A STEFANO BERTI:
AL MERCATO DEI VINI FIVI, L’ARTE È OGGETTO DA COLLEZIONE E STRUMENTO DI SENSIBILIZZAZIONE
Non è un caso che, ad ogni edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, le locandine della manifestazione siano tra i gadget più richiesti allo stand di FIVI, alla stessa stregua di un oggetto da collezione.
All’origine di questo successo è la collaborazione tra FIVI e Corraini Edizioni, che già nelle ultime due edizioni aveva portato un artista del calibro di Guido Scarabottolo a elaborare l’identità visiva del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti.
E quest’anno, di nuovo grazie al sodalizio tra FIVI e Corraini, Scarabottolo ha passato il testimone della creatività all’illustratore e designer americano Steven Guarnaccia, cui si deve il manifesto ufficiale della 13ª edizione del Mercato.
Guarnaccia vive e lavora a New York. Le sue tavole vengono pubblicate da numerose riviste e quotidiani, fra i quali il New York Times, di cui è stato per tre anni art director della pagina delle opinioni. Collaboratore del MoMA e di molte aziende nel campo del design industriale, ha disegnato diversi modelli di gioielli, orologi e murales ed è ora professore associato del Dipartimento di Illustrazione alla Parsons School of Design.
«Creare un’opera d’arte per celebrare i Vignaioli di FIVI», spiega Steven Guarnaccia da New York, «è stato un vero piacere. Inizialmente volevo realizzarla con il vino, piuttosto che con penna e inchiostro. In passato avevo già disegnato con il caffè e i risultati erano stati molto soddisfacenti. L’unico problema nel disegnare con il vino rosso», ammette con simpatia Guarnaccia, «era che ogni volta che avvicinavo la penna al bicchiere per intingerla, poi trovavo il bicchiere inspiegabilmente vuoto e diventavo sempre meno in grado di disegnare… Quindi, purtroppo, sono stato costretto a usare i convenzionali penna e inchiostro!».
E al Mercato dei Vini 2024 troverà spazio anche un altro artista, benché la sua professione sia principalmente quella di vignaiolo in Romagna.
Negli spazi dello stand FIVI sarà, infatti, allestita la mostra fotografica “The Times They Are a-Changin’”, appositamente realizzata per la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti da Stefano Berti, che produce vini a Rivaldino in Monte, sottozona del Sangiovese Predappio.
Il suo progetto fotografico, che riprende il titolo di una celebre canzone di protesta di Bob Dylan (e dell’omonimo album del 1964), ha assunto la forma di dieci pose nelle quali Berti racconta, con crudo realismo e ironia, la dura vita del vignaiolo alle prese con gli effetti del riscaldamento globale sull’agricoltura.
Lo scorso settembre, i suoi scatti hanno avuto una prestigiosa vetrina mondiale al G7 Agricoltura e Pesca di Siracusa, dove sono stati esposti nello stand FIVI all’Antico Mercato di Ortigia.
E anche al Mercato dei Vini, “The Times They Are a-Changin’” sarà ospitata nello stand FIVI (Mall tra i padiglioni 29 e 30), «per mettere in luce», spiega Berti, «le sfide che i vignaioli devono affrontare a causa di un clima sempre più imprevedibile e bizzarro: alluvioni e bombe d’acqua improvvise, grandinate fulminanti, trombe d’aria, gelate tardive, siccità e caldo intenso, attacchi massicci di parassiti e funghi, eventi climatici fuori stagione».
Le immagini mostrano come in vigna e in cantina i viticoltori debbano sempre più spesso trovare soluzioni creative a problemi nuovi e inaspettati. E per rendere più efficace il proprio messaggio, Berti sceglie di illustrare scene paradossali e beffarde, storie di adattamento e resilienza sul filo dell’umorismo e dell’iperbole. Ecco, ad esempio, il vignaiolo che approfitta del surriscaldamento per cuocere due uova sul cofano di un trattore oppure intento a vendemmiare sotto i gavettoni, equipaggiato di cuffia da doccia e occhialini da nuotatore.
La mostra di Berti, che nasce dalla sua passione per la fotografia, dall’amore per il lavoro di vignaiolo e dalla preoccupazione per il futuro che attende quel mestiere, punta a sollecitare i visitatori del Mercato a prendere sul serio i gravi impatti del cambiamento climatico e delle azioni di ognuno sull’ambiente, nello specifico sulla vitivinicoltura.
Nato a Forlì nel 1959, dopo il diploma in Agraria, Stefano Berti inizia a lavorare nell’azienda di famiglia a Ravaldino in Monte, nelle prime colline forlivesi.
Nel 2000 inizia a imbottigliare con un proprio marchio il Sangiovese che produce, ricevendo da subito premi e riconoscimenti dalle maggiori guide nazionali del vino.
La passione per la fotografia, invece, risale agli anni ’80 quando, con la Nikon presa in prestito dallo zio parroco, Berti scatta foto in bianco e nero dalla finestra della sua camera ai paninari del quartiere. Il furto della Nikon mette in stand-by la sua passione per la fotografia fino agli anni Duemila, quando l’amico Mantellini, curatore di un seguitissimo blog, sollecita Berti a crearne uno tutto suo, per raccontare l’azienda con testi e immagini inedite. Da quel momento, aiutato anche dai nuovi mezzi digitali, emerge lo spirito creativo, anticonformista e ironico di Berti, che si esprime nel racconto del lavoro di vignaiolo e di tutto ciò che ruota intorno al mondo del vino.
La voglia di fotografare lo spinge a frequentare corsi curati da fotografi professionisti e a partecipare a concorsi fotografici nazionali e internazionali: nel 2019, a Parigi, la foto “Au fond de l’esprit du vin” gli vale una menzione speciale nella categoria ‘non professionisti’ del premio “Terroirs d’Images – Exposition Internationale de photographies sur la vigne et le vin”.
Berti ama i paesaggi e i cieli con le nuvole: nella sua seconda vita vorrebbe essere Luigi Ghirri.
ORARI, INGRESSI, BIGLIETTI, PARCHEGGI… TUTTO CIÒ CHE DEVI SAPERE
PER VIVERE AL MEGLIO
IL 13º MERCATO DEI VINI DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI!
Orari
Sabato 23 e domenica 24 novembre: apertura cancelli ore 11.00, chiusura ore 19.00. Lunedì 25 novembre: apertura cancelli ore 11.00, chiusura ore 17.00.
Ingressi
Nord ed Est Michelino, entrambi a ridosso del parcheggio multipiano Michelino.
Chi acquisterà il biglietto in prevendita potrà accedere da entrambi gli ingressi, mentre chi opterà per la biglietteria fisica dovrà utilizzare l’ingresso Est Michelino.
Chi raggiungerà BolognaFiere con i mezzi pubblici o in taxi, in Piazza della Costituzione potrà usufruire di un servizio di navette gratuite dirette all’ingresso Est Michelino.
Biglietti
Acquistabili online su www.mercatodeivini.it
Intero giornaliero
Online: € 25,00; in fiera: € 30,00.
Ingresso 2 giorni
Online: € 40,00; in fiera: € 50,00.
Ingresso 3 giorni
Online: € 60,00; in fiera: € 70,00.
Ridotto soci AIS, FISAR, ONAV, AIES, ASPI, Assosommelier, Scuola Europea Sommelier, Slow Food.
Online e in fiera: € 20,00. I codici per acquistare il biglietto ridotto online vanno richiesti alla propria associazione di riferimento; per l’acquisto alle casse, è necessario presentare la propria tessera di iscrizione valida.
Operatori
Online e in fiera: € 20,00. Il biglietto può essere acquistato inserendo la partita Iva.
Carrelli e trolley
Potranno essere presi a noleggio al padiglione 28 (ingresso Nord) o al padiglione 36 (ingresso Est Michelino). La riconsegna potrà avvenire ai punti di noleggio o, per facilitare chi proviene dal parcheggio Michelino, all’ingresso Nord, fuori dal padiglione 29.
Comunicato Stampa
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