Comunicato Stampa

Roma – Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare – Sguardo verso il futuro

Il 26 giugno 2024, all’interno del cortile dello Stato Maggiore dell’Aeronautica militare italiana in Roma, ha avuto luogo l’attesa sfilata Sguardo verso il futuro. Un evento realizzato su iniziativa della Forza armata e di Mosaico Casting, che ha rinvenuto in Maria Caridad Palacío il suo elemento propulsore.
Numerose le creazioni di diversi stilisti, introdotte sulla passerella da Eleonora D’Alessandro e accompagnate dalla splendida voce «live» della cantante Michelle. Nella medesima occasione, con il pensiero alla Madonna di Loreto, protettrice di tutti gli aeronauti, nella sala a lei dedicata è stata esposta anche la collezione di alta moda “Madonne lucane”, dello stilista Michele Miglionico, ispirata alle figure sacre femminili del meridione d’Italia, portate in processione dalle donne del Sud. Al termine del défilé sono stati attribuiti vari riconoscimenti, tra i quali per l’abito più avanguardistico, per quello più scenografico e per quello più a tema. La targa d’eccellenza per il vestito Mosaico e Madonna di Loreto è stata consegnata a Laura Quarta. Alla serata è intervenuto il ministro della Cultura Sangiuliano

Riconoscimenti:

Miglior Abito”Scenografico” a Yosmany Larrea (Cuba, 27/07/87)

Miglior Abito “Avanguardistico” a Paul Roger Tanonkou (Camerun, 30/06/66), direttore creativo del brand Zenam

Miglior Abito “Aderente al tema” al Gruppo CoMa Style ( la stilista Leila Eddiani, Marocco 06/04/2006; i sarti :Joseph Agboudjou ( Costa d’Avorio, 03/05/1971), Diomande Losseni (Costa d’Avorio, 01/01/2002), Aime Kuokou Kuadio (Costa d’Avorio, 03/06/1992)

 

Riconoscimento Speciale da Mosaico Casting a Laura Quarta – Milary Atelier (Copertino – LE –  14/08/2002)

Yosmany Larrea, realizza un abito da sposa AI, in shantung di seta Avorio ottenuto da una tradizionale tecnica giapponese di lavorazione della seta, che rende il tessuto molto prezioso ma leggero e portabile. Il ricamo di perle con effetto 3d è stato lavorato con la tecnica Luneville.

A incorniciare il corpo della sposa AI un body – painting argento.

Il secondo abito proposto, si ispira al caccia F35 e per ottenere la tonalità metallica e l’effetto in gomma, Yosmany Larrea, si affida a metodi rustici e anche alla sua innovazione. Utilizza un pigmento usato soltanto per la tinteggiatura sul legno, per dare al tessuto una texture gommata, proprio delle tute spaziali con effetto metallico tra opaco e brillante.

Per gli orecchini sono stati riprodotti in scala piccola, due riproduzioni dell’ F35 in metallo con ologramma ad incisione, su cui poi sono stati applicati piccoli zaffiri in strass.

Paul Roger Tanonkou, creatore del marchio Zenam, a cui la giuria presente all’evento ha destinato la vittoria per il riconoscimento del miglior abito “avanguardistico” si è distinto per la proposta di una collezione in tessuto totalmente eco sostenibile: il Faso Dan Fani derivante da coltivazioni di cotone burkinabé, lavorato a mano da generazioni, dal profondo significato culturale e sociale, espressione non solo di un’identità patriottica ma anche spirituale.

Un cotone, il Faso Dan Fani, che si intreccia con altre fibre naturali, come il kapok e la seta indigena Tuntun, interamente tessuta a mano con tecniche tradizionali dalle donne della cooperativa Cabes (https://cabes.bf/), con cui Paul Roger collabora.

Un tessuto iconico e cerimoniale usato e valorizzato come orgoglio della Patria, anche dal Presidente – Eroe del Burkina Faso, Thomas Sankara.

Il messaggio che il brand Zenam, di Paul Roger, vuole trasmettere attraverso la sua visione di moda è quello di unire e promuovere l’inclusività, nel rispetto delle diverse culture e della sostenibilità.

Al Gruppo CoMa Style, della giovane stilista marocchina Leila Eddiani, classe 2006, e dei 3 sarti della Costa d’Avorio, Aime, Joseph e Diomande della cooperativa Versoprobo,  che ha lavorato in perfetta sinergia unendo la sapienza delle mani a quella della creatrice, è andato il riconoscimento per il miglior abito “aderente al tema”.

Tessuti usati, prettamente cotone e poco cotone elastico.

Gli abiti proposti esprimono l’uguaglianza tra i due sessi. Stessa divisa con colori diversi senza rinunciare alla galanteria dell’uomo verso la donna che la stilista e i sarti hanno voluto rappresentare con il passaggio del cappotto double face dall’uomo verso la donna.

Fotografie fornite da Mosaico Casting – I crediti appartengono ai relativi fotografi 
Tutti i diritti riservati © 2024 – Email: nonsolomodanews@gmail.com

 

 

 

 

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