Interviste Modelle

Intervista con la fitness model Erika Rodegher

Model Erika Rodegher

Nonsolomodanews ha il piacere di presentare ai propri lettori la fitness model Erika Rodegher. Abbiamo chiesto a Erika di parlare di sé e del momento che sta vivendo a seguito della pandemia e del suo futuro. Erika è una persona forte e sportiva. Pratica il Crossfit e l’equitazione. Prima di tornare in Italia ha girato per il mondo in qualità di istruttrice in vari villaggi turistici. Ha vari hobbies e tra questi la fotografia. Ringraziamo Erika per averci concesso questa lunghissima intervista e auguriamo ai nostri lettori buona lettura. 

Ciao, benvenuta su Nonsolomodanews, ti vuoi presentare?  “Ciao! Inizio ringraziandoti di cuore per questa opportunità, mi fa molto piacere che tu abbia scelto me per questa intervista. “Mi chiamo Erika Rodegher, sono nata ad Angera (VA) il 28 Marzo 1991, Ariete.  Sono alta 175 cm, peso 64 kg, misure 88, 70, 92 cm.. Ho tantissimi capelli neri e mossi, lunghi fino metà schiena e gli occhi verdi. Sono sportiva e ho un fisico che lo rispecchia, pratico CrossFit e vado a cavallo, per me il movimento è vita. Amo gli animali e la natura, in particolare la montagna. Tra le tante cose che faccio, poso per servizi fotografici, sia come hobby, sia per lavoro, anche se non mi definisco una modella a tutti gli effetti.  Le vere modelle sono altre, ci sono ragazze che dedicano la propria vita a questa professione, studiano e si formano, come ogni cosa è un processo che richiede tempo e impegno.  Io sono abbastanza “nuova” in questo mondo, ma mi piace e mi affascina molto… Ce la metteró tutta per migliorarmi nel mio piccolo.”

Quando è stata chiusa l’Italia, il blocco dove ti ha trovato e cosa stavi facendo? “Mi trovavo nella boutique di abbigliamento dove lavoravo. Dopo il blocco il negozio non ha più riaperto, quindi mi sono trovata, come tanti altri, a dover cercare un altro lavoro.”

Tu negli ultimi anni hai lavorato in strutture turistiche come istruttrice fitness, cosa ti ha fatto rientrare in Italia? “Viaggiare è meraviglioso, arricchisce e lascia tanto, spesso mi manca quella vita. Qui in Italia la vita è molto più complicata e stressante rispetto ad altri posti dove con meno si vive bene ugualmente, se non meglio. Sono rientrata in patria nel tentativo di costruire qualcosa di più “stabile” per il mio futuro, stando vicina alla mia famiglia, cosa che sto ancora combattendo per fare perché è veramente difficile oggi in Italia trovare un lavoro stabile e gratificante.”

Un aneddoto che vuoi raccontare del tuo periodo all’estero e che ricordi con più piacere? “Ci sono tantissime esperienze che ricordo con piacere, persone, sensazioni, luoghi, profumi che mi rimarranno nel cuore a vita. Amo molto gli animali e sono sempre andata a cavallo. Quando lavoravo ad <<el quseir>>, Egitto, vicino alle nostre abitazioni c’era una stalla di un beduino con molti cani e dei i cavalli e nel giorno libero andavo a cavalcare nel deserto e in riva al mare, cosa che mi dava una sensazione di libertà stupenda. Ricordo che il proprietario di questi cavalli mi offriva sempre un tè tipico beduino in una tazza sporchissima, fatto con dell’acqua presa da una cisterna ancora più sporca, ma non potevo rifiutare di berlo per educazione, fortunatamente non sono mai stata male. Penso di essermi fatta degli anticorpi belli forti.” 😂

 

Come ha influito sul tuo carattere il blocco? “Sinceramente non credo abbia influito più di molto. Sono una persona che sta molto bene da sola, sono abbastanza indipendente e nonostante me ne siano capitate un po’ di tutti i colori in ambito lavorativo/sentimentale in questi tre mesi penso di aver reagito abbastanza bene, anche se, come a tutti credo, sono mancate molto la mie amicizie e la mia famiglia. Ero più fragile, quello sì. Magari piangevo spesso per cose per le quali normalmente reagisco in modo diverso, ma nella vita anche le cose brutte passano e bisogna sempre guardare avanti.”

Cosa ricordi di più di questo periodo? “L’ansia di non avere nessuna certezza, ma la voglia di cambiare qualcosa nella mia vita.”

Con chi hai condiviso questo periodo? “Con il mio cane Thiago, vivo con lui.” 😊🐕

A livello personale e di gusti, quale musica ti piace? “Mi piacciono molti generi diversi tra loro, a seconda del mio stato d’animo ascolto la musica che mi fa stare meglio il quel momento. Ascolto dal rap americano “old style”, all’house Music anni 90, alla musica reggae, al reggaetton, alla trap, alla musica commerciale. I generi di musica che proprio non riesco ad ascoltare sono il rock e la musica “revival”.

Hai un artista preferito? “No, ma un’artista che apprezzo particolarmente è Lady Gaga, a prescindere dal genere di canzoni che non è tra i miei preferiti, ma penso che a livello artistico sia un genio. Canta, balla, recita, suona il piano, e fa tutto in modo pazzesco, completamente fuori dagli schemi. Chi non ha mai provato a stare su un palco non ha idea di quanto sia difficile fare tutto questo dal vivo davanti a migliaia di persone per ore con l’energia che ci mette lei. È incredibile.”

Qual è il tuo colore preferito? “ Il nero e tutte le sfumature del rosa.”

Quali sono le tue passioni? “Lo sport (CrossFit, equitazione) gli animali e la natura. Adoro disegnare (anche se ho pochissimo tempo da dedicare) e la montagna”

Come ti sei avvicinata al mondo della fotografia?  “Casualmente, sono stata contattata da un fotografo molto bravo per fare degli scatti e questo contesto mi è piaciuto molto. Mi piacerebbe più aventi provare a stare dall’altra parte e imparare le basi della fotografia per poter scattare e condividere la mia visione delle cose tramite le foto. Penso che sarebbe molto bello, ma per ora devo stare con i piedi per terra e concentrarmi su una cosa alla volta” 😊

Ti ricordi la prima volta che hai posato davanti a una macchina fotografica?Certo, ero tesissima e avevo il terrore che potesse trasparire in foto. Fortuna che fotografo in questione è un vero professionista e ha saputo guidarmi e mettermi a mio agio”

Che cosa ti da maggior soddisfazione in una fotografia? “Riuscire a trasmettere un’emozione o una sensazione che vada al di là della semplice immagine o del mio lato estetico.”

Ci racconti la tua prima volta davanti alla macchina fotografica? “È stato in studio a Milano. Ho conosciuto Domenico Gargarella, il fotografo in questione ad una gara di CrossFit, e mi ha invitata in studio da lui per fare qualche scatto. Ammetto di averci ripensato più volte, sono molto autocritica con me stessa e mi vedo mille difetti, non ero convinta di poter venire bene in foto. Ci ho voluto provare, nonostante posare non facesse parte della mia “comfort zone”. Non avevo minimamente idea di cosa fare né di come muovermi, né di quanto lavoro ci fosse dietro una singola fotografia. Avevo paura che la mia tensione trasparisse dalle foto, invece il fotografo è stato molto paziente e mi ha guidata mettendomi a mio agio e alla fine è uscito un buon lavoro… Ne sono stata talmente entusiasta che ho continuato a farlo. 😊”

In una tua fotografia di ritratto che cosa noti immediatamente? “Lo sguardo e il modo in cui il volto è illuminato”.

Quali sono le tue sensazioni quando vieni fotografata? “Dipende da tante cose: stato d’animo, intesa con il fotografo, comfort in quella situazione. La volontà è sempre quella di trasmettere qualcosa che in qualche modo colpisca e arrivi a chi guarda la foto. È come se mi sentissi addosso una responsabilità, cerco sempre di impegnarmi al massimo.💪🏻

Quali sono i generi fotografici che ti piacciono e perché? “Street photography, urban portraits, ritratto, fotografia paesaggistica. Tutti generi molto diversi da quelli per i quali poso generalmente, non per scelta mia. Penso siano i generi fotografici che mi rappresentano di più e quelli che trovo più compatibili con la mia vita nella realtà. Nella vita reale non ho nulla a che fare con la fotografia glamour, non mi piace dare un’idea troppo sensuale di me e non sono una provocatrice.”

Pensi che scattare gli stessi generi alla fine i fotografi non vogliono null’altro se non quel genere di fotografia? “Chiedo scusa ma qui non ho capito la domanda” 😅🙈

Cosa significa per te femminilità? “Sentirsi a proprio agio nel proprio corpo, abitarlo con disinvoltura e cercare di valorizzarsi essendo sempre fedeli a sé stessi. Non mi piacciono le persone che cercano di “ricoprire un ruolo”, troppo posate e costruite, e non parlo del lato estetico.”

Qual è il capo di vestiario che ami di più e quello di meno? “Amo gli shorts di jeans e gli stivaletti, detesto le camicie e tutto ciò che è “troppo “impegnativo ed elegante. Non mi ci trovo a mio agio.”.

Scarpe basse o tacchi? “Scarpe basse tutta la vita. Adoro stivali, Jordan e sandali alla schiava.”

Un accessorio che non manca mai quando esci da casa : “…Una barretta proteica 😅. Credo di esserne dipendente, mi piacciono un sacco. Inoltre ho sempre paura di avere fame quando sono fuori casa, e se ho fame divento insopportabile 😅.”

Qual è il tuo rapporto con la tecnologia? “È un rapporto abbastanza pessimo. 😅 Non mi piace e non sono tecnologica per niente. Non mi piace nemmeno l’idea di dover <<tecnologizzare>> aspetti della nostra vita che non ne avrebbero assolutamente bisogno. Trovo che l’eccesso di tecnologia renda l’uomo “pigro”.

Siamo sinceri, abbiamo davvero bisogno di spendere 1000 euro per uno smartphone di cui useremmo sì e no la metà delle funzioni o di chiedere ad <<Alexa>> di accendere la musica o spegnere la luce? Di tante cose potremmo davvero fare a meno e vivere bene ugualmente, se non fossimo così capricciosi e facilmente influenzabili.”

Dovessi scegliere tra internet e smartphone, quale dei due scarteresti e perché? “Scarterei lo smartphone, perché per come lo uso io senza connessione internet ci potrei fare ben poco 😅

Come hai vissuto il periodo di chiusura dell’Italia? “Non benissimo, considero la libertà uno dei valori più importanti al mondo e ne detesto ogni limitazione. Mi è pesato parecchio ma riconosco che fosse necessario in questo contesto, in quanto non ho particolarmente fiducia nella sensibilità e nel senso civico dell’essere umano.”

Che cosa significa inseguire un sogno per te? “Un sogno è qualcosa che si manifesta in maniera naturale, fa già parte di te, in base a come sei, quello per cui sei portato, ció che ti piace. Devi solo focalizzarlo e studiare un piano d’azione per avvicinarti il più possibile al tuo sogno… Se è il sogno giusto, anche gli sforzi e i sacrifici peseranno meno… Non importa quanto tempo ci vorrà, il tempo tanto passa ugualmente ma intanto avrei lottato per fare qualcosa di bene a te stesso. Penso che avere un sogno, un motivo per cui alzarci e impegnarci ogni giorno tiri fuori la parte migliore di noi. Tutti abbiamo bisogno di sogni.”

Ultima domanda, l’Italia si è riaperta, hai un pensiero da dedicare all’Italia, agli italiani e a tutte le persone che in questi mesi si sono dati da fare affinché l’Italia potesse riaprire? “Abbiamo sofferto tutti… chi poco, chi tanto, chi tantissimo. Purtroppo anche questo fa parte della vita, va accettato, somatizzato e ora occorre impegnarsi per andare avanti e fare il meglio possibile con ciò che si ha. Cerchiamo nel nostro piccolo di migliorare il nostro paese essendo noi in primis persone migliori, partendo dalle cose comuni di tutti i giorni … Un sorriso in più non costa nulla, una gentilezza in più verso chi magari sta lavorando per noi, un’attenzione in più a chi ne ha bisogno… Tra di noi, in famiglia, tra amici, al bar, al supermercato, ovunque.  Io questo lo credo davvero, vedo tanta arroganza, maleducazione e menefreghismo tra le persone, un puntarsi il dito l’uno contro l’altro quando nessuno potrebbe permetterselo. Dovremmo averlo imparato che siamo tutti umani e vulnerabili allo stesso modo. Non sono un’estimatrice delle frasi tipo <<andrà tutto bene>>, o <<ci rialzeremo più forti di prima>>, siamo realistici. Troppe cose sono andate male, ma per fortuna la vita è fatta di tanti giorni, non di uno solo. E possiamo scegliere ogni giorno di lavorare su noi stessi e impegnarci ad essere sempre un po’ migliori, avere un obiettivo, costruire qualcosa di nuovo… Lo dobbiamo a noi stessi e agli altri, soprattutto dopo questo periodo. Credo che l’Italia abbia bisogno di questo.”

Grazie!

Bruno Angelo Porcellana 

Le fotografie sono state fornite da Erika Rodegher – I crediti appartengono ai relativi fotografi
Tutti i diritti riservati © 2020 – Email: nonsolomodanews@gmail.com

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