Nonsolomodanews ha il piacere di ospitare l’artista di origini russe Elena Goncharova con una intervista e la pubblicazione di alcune fotografie, sia dell’interessata che della produzione artistica di Elena. Ringraziamo Elena per averci concesso di farsi conoscere al pubblico mediante questa intervista e ancor di più nella realizzazione dei due servizi fotografici che si possono vedere nella galleria fotografica allegata. Ringraziamo Elena e auguriamo ai nostri lettori buona lettura e buona visione delle fotografie.
Ciao Elena, benvenuta su Nonsolomodanews, ti vuoi presentare? “Sono nata in Russia 21 luglio, sono alta 170 cm. Le mie misure sono 88/67/97 e per il seno ho la 3C, numero di scarpe 37, capelli lunghi biondi e colore dei occhi cerulei”.
Come sei di carattere? “Il mio carattere è complicato: a volte dolce e sensibile pieno di compressione e altre un tornado che distrugge tutto”.
Sei una donna curiosa? “Si molto, mi piace sempre poter capire e scoprire, imparare le cose nuove”.
Tu di origine sei dei paesi dell’Est ma da molti anni in Italia. Che cosa hai trovato simile in Italia rispetto al tuo paese di origine? “Accoglienza delle persone a volte sembra di conoscerli da una vita le persone appena incontrate”.
Tu sei anche mamma, quale piatto prepari ai tuoi figli che ti ricorda le tue origini? “Non mi piace a cucinare per fortuna ora miei figli sono quasi grandi e in grado di cucinare da soli , sono felici di farlo e lo sanno che cucina non è il mio forte, ma quelle poche volte che cucino faccio draniki è fatto con le patate e carote volendo si può aggiungere anche carne macinato si mangia con smetana ma dato che non si trova facilmente qua spesso sostituisco con yogurt greco”.
Tu sei un’artista a tutto tondo, pittura, scultura, fotografia, recitazione. Ci racconti come ti sei avvicinata a queste arti? “Pittura ho sempre fatto fin da piccola e ciò che mi rilassa e fa stare in pace con se stessa, guardare dentro se stessa e mettere sulla tela ciò che sento! Scultura ho iniziato grazie mia migliore amica ho sempre ammirato quello che faceva e mi ha portato a fare corso base per crearli in ceramica e dopo ho passato farli in bronzo . Recitazione ho studiato diversi anni fa per due anni per imparare qualcosa di nuovo! Fotografia e burlesque faccio per divertimento e togliere limiti creati dentro di noi dalla società al riguardo di nostra sensualità e sessualità, siamo perfetti così come è solo una questione di tempo sentirlo completamente dentro di noi e fare foto aiuta nella scoperta di nostri lati migliori del corpo e trasmetterlo attraverso la foto serenamente al mondo intorno a noi”.
Quadro realizzato da Elena Goncharova
Tu hai partecipato con le tue opere a varie mostre. Quale potrebbe essere il filo conduttore che unisce le varie arti? “Ho partecipato alla fiera di Roma per arte e avevo organizzato mostre insieme mia amica al centro di Roma. Filo conduttore per tutte le arti che unisce e il nostro cuore, passione e amore per ciò che facciamo, ogni espressione del arte e unica nel suo genere, credo che qualsiasi cosa fatta con emozione proveniente dal cuore diventa arte”.
Chi desiderasse vedere le tue opere dove deve andare? “Per ora si può vedere alcune di miei opere solo sul profilo del Instagram mysoulart_elena.goncharova; in progetto a creare un sito e organizzare altre mostre”.
Hai un colore preferito? “Mio colore preferito è rosso passione”.
Come ti sei avvicinata al burlesque? “Ho visto pubblicità in internet sul corso di burlesque 5 anni fa e mi ha incuriosito molto… scoprire la propria sensualità attraverso un gioco; avere coraggio guardare dentro se stessa e tirar fuori immensa sensualità nascosta dai pregiudizi delle persone che non siano in grado di capire che il nostro corpo e unica opera d’arte perfetta e meravigliosa nel suo genere dove non ci sono copie ed e sempre si può migliorare e aggiungere un tocco di creatività in ogni movimento”.
E alla fotografia? “Anche fotografia fatta bene considero che appartiene al arte. Ho iniziato fare foto solo un anno fa e ho visto il lavoro immenso che c’è dietro una foto perfetta. Impossibile fermare tempo che scorre nella nostra vita ma una foto può immortalare momenti migliori di felicità, passione, sensualità, espressione in movimento”.
In una tua fotografia di ritratto che cosa noti immediatamente? “Prima cosa che noto espressione, occhi”.
Quali sono le tue sensazioni quando vieni fotografata? “Al inizio un po’ di timore per via del carattere un po’ chiuso e riservato e dopo qualche scatto il piacere di provare e trovare posizione del corpo in armonia con espressione del viso e un grande piacere di lasciarsi andare nel trovare un scatto perfetto giocando con proprio corpo e creare qualcosa di bello”.
Quali sono i generi fotografici che preferisci e perchè? “Mi piace boudoir e glamour e come nel burlesque sei sempre in ricerca della sensualità interiore e possibilità di trasmetterlo attraverso le foto”.
Un progetto fotografico che vorresti realizzare? “Vorrei unire foto con quadri che faccio, fotografare corpo con disegni sopra il corpo e scattare mentre faccio scultura o pittura . E un altra cosa che vorrei fare è viaggiare e scattare le foto con costumi nazionali del posto è paese dove ti trovi , ora non si usano mai costumi mi affascinano sempre di più è come entrare in una epoca dove costumi tradizioni e valori avevano un senso immensamente grande, quello di una volta tempo fa !!!”.
Scarpe basse o tacchi? “Tacchi sempre, sensualità è spesso anche nel saper portare i tacchi a testa alta e con grande stile”.
Un accessorio che non manca mai quando esci da casa? “Senza orecchini e orologio non esco mai e come sentirsi nudi per me è questa la sensazione senza”.
Sogno nel cassetto? “Imparare a saltare con paracadute da sola e ho iniziato qualche anno fa a fare CrossFit perché saltando in tandem ho capito quanta immensa forza ci vuole per guidare paracadute . Ma questo è solo uno di tanti che ho e sono già ad un passo per realizzare tanti altri”.
I servizi fotografici sono stati realizzati in Roma.
Testi e fotografie a cura di Bruno Angelo Porcellana – Le due opere sono di Elena Goncharova
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