Nonsolomodanews ha il piacere di presentare Gennaro Zenna. Spazziamo subito tutti i dubbi che potrebbero nascere leggendo il titolo dell’articolo, Gennaro è un canottiere in attività della RYCC Savoia di Napoli e se anche il virus sta bloccando tutte le attività in acqua, lui si sta allenando e rispondendo indirettamente a una sua domanda, caro Gennaro guardando il tuo palmares, siamo sicuri che fare sacrifici ne è valsa la pena, ne vale la pena e ne varrà la pena! Ma chi Gennaro Zenna. Gennaro proviene da Napoli e ha 20 anni. Atleta della nazionale under 23 di canottaggio. Per 8 volte campione d’Italia sia categoria under 23 e sia in quella under 18. Medaglia di bronzo al merito sportivo per aver vinto i campionati italiani. Ad ottobre 2019 ha vinto la medaglia di bronzo ai mondiali universitari che si sono tenuti in Cina e precisamente a Rizhao. E medaglia di bronzo al valore atletico conferita nel 2018 in quanto campione d’Italia nell’8 Jole. Oltra all’attività sportiva svolge da qualche mese l’attività di fotomodello/modello presso l’agenzia situata nella mia città freemodels agency. Grazie Gennaro per averci concesso questa intervista e auguriamo alle lettrici e ai lettori di Nonsolomodanews buona lettura.
Ciao Gennaro, benvenuto su Nonsolomodanews, ti vuoi presentare? “Sono nato a Napoli il 27/10/1999 e vivo proprio nel centro di questa città. Studio all’università Parthenope, mi sono inserito di recente nel mondo della moda e pratico canottaggio. Sono alto 1,86m e peso 76 kg, sono un ragazzo a cui non è mai piaciuto starsene con le mani in mano sin da quando ero piccolo. Prima di cimentarmi nel mondo del canottaggio ho fatto svariati sport e credo fermamente che tutti questi, abbiano contribuito a farmi diventare la persona che sono oggi.”
Ciao, come stai affrontando la quarantena da Covid-19? “La quarantena da Covid-19 è stata ed è tutt’ora una gran bella batosta soprattutto per me che con gli allenamenti e i vari impegni non sono per niente abituato a stare chiuso in quattro mura specialmente in questo periodo che è il periodo dell’anno in cui viaggio di più.”
Quando hai saputo che non potevi muoverti da casa se non per casi urgenti e indifferibili, quale è stato il tuo primo pensiero“Beh, i pensieri sono stati tanti…è successo tutto così all’improvviso che mi sono sentito davvero privato di tutto: della mia libertà in primis. Ma tornando alla domanda ciò che ho pensato subito è stato: ma che sta succedendo? Come siamo arrivati a tutto questo?!”
Quale idea ti sei fatta in merito alla emergenza sanitaria? “L’idea che mi sono fatto è che la situazione sia molto più grave di come a molti possa sembrare. Con molti intendo della gente che parla a vanvera, che se ne stra frega delle regole e che manca di rispetto a tutti coloro che sono in prima linea: medici, infermieri, e anche tanti altri lavoratori. Onore a loro!”
Pensi che i provvedimenti del Governo siano sufficienti per affrontare l’emergenza? “Ecco, secondo me è stato fatto il minimo indispensabile, è giusto che sia cosi, ognuno di noi nel suo piccolo può dare una mano. Nient’ altro da aggiungere.”
Con chi stai condividendo l’esperienza? “Per fortuna quest’esperienza la sto affrontando con la mia famiglia. Dico per fortuna perché nella vita non bisogna dare nulla per scontato.”
L’attuale situazione di segregazione, pensi che possa mettere in discussione la salute mentale delle persone? “Credo che questa situazione di segregazione a livello mentale è dura da affrontare ma d’altronde è per il nostro bene e per quello degli altri.”
Come trascorri il tempo e come ti stai organizzando, come si svolge la tua giornata tipo ora? “Cerco di non fare nulla di diverso da quella che era la mia solita routine giornaliera, allenamento-studio, beh a parte gli svaghi quelli sono davvero limitatissimi.”
Tu quando ti muovi da casa indossi sempre con mascherina e guanti? “Si, li indosso sempre indipendentemente da dove devo andare e per quanto tempo.”
Chi fa la spesa nella tua famiglia? “Per quanto concerne alla spesa non abbiamo una persona fissa che va a farla, cerchiamo sempre di rotare tra di noi.”
Come si sono modificati i rapporti con le altre persone? “I rapporti tra le persone si sono radicalmente modificati, ognuno mantiene le proprie distanze.”
Tu sei un atleta e ora anche modello, rispetto ai tempi pre corona virus, oltre al fatto di non potersi muovere da casa, che cosa ti manca? “Le cose che mi mancano sono davvero tante: la mia ragazza, i miei amici , allenarmi all’aria aperta ma soprattutto l’essere liberi.”
Come ti informi dell’evolvere della pandemia? “Devo ammettere che i primi periodi ero molto più informato e interessato all’evolversi della situazione ma poi ho capito che era meglio non pensarci troppo, sarebbe stato più pesante psicologicamente.”
Hai paura e se si, di che cosa in modo particolare? “Ho tanta paura che ci possa volere più tempo di quanto pensiamo a tornare all’effettiva normalità.”
Come sei normalmente di carattere? “A me non piace molto descrivermi perché siamo tutti bravi a parlare, sarebbe molto più giusto chiedere a chi mi conosce di farlo. Ma detto questo, la parola che reputo mi si addica di più è sicuramente: maturità.”
Come si sta modificando il tuo umore con il passare del tempo? “Faccio di tutto per essere il più possibile felice ma d’altronde come fare ad esserlo sempre, è inevitabile che ultimamente sia particolarmente stressato e triste.”
Condividere spazi e non poter fare le cose che normalmente facevi prima, che cosa ti manca di più? “Sono sempre stato uno a cui non è mai piaciuto stare a casa. La cosa che mi manca di più ovviamente è quel senso di libertà che tutti noi davamo per scontato.”
Ti stai allenando? “Si, per fortuna ho il minimo indispensabile per farlo. Essere in forma in questo momento è sicuramente tra le mie priorità.”
Come fai a stare in contatto in modo particolare con i tuoi amici? “L’unico modo che abbiamo e parlare tramite whats app, videochiamate e tutti i social in generale, alternative non ce ne sono.”
Usi la videochiamata per tenerti in contatto con le altre persone? “Si, credo fermamente che la videochiamata sia l’unica possibilità valida che abbiamo per tamponare il più possibile questa mancanza di contatto.”
Sei una persona curiosa? “Mah, curioso non è proprio l’aggettivo che più mi si addice però certo dipende dai contesti.”
Quale musica ti piace? “Diciamo che amo la musica in generale, poche quelle italiane e spagnole, vado molto per la musica elettronica, anche se non si direbbe preferisco i rave alle classiche feste.”
Artista preferito? “Sicuramente Joseph Capriati artista campano, non l’ho mai ascoltato dal vivo ma spero di farlo in futuro, magari quando tutto si sarà risolto e si tornerà a respirare profumo di libertà.”
Una conferma di quello che ci hai detto che ti manca, sei fidanzato? “Si, sono fidanzato. Siamo molto uniti.”
Qual è il tuo colore preferito? “Non amo i colori molto accesi, sicuramente bianco e nero.”
Quali sono le tue passioni? “Le mie passioni da quanto si può dedurre sono lo sport , le foto ma anche i tatuaggi.”
Tu si un atleta, giovanissimo, con alle spalle anni di attività e anche di successi, come ti sei avvicinato al mondo della moda e della fotografia? “ In passato ho collaborato con dei piccoli negozi di Napoli ma diciamo che è tutto cominciato per gioco, sono all’inizio. Vedremo cosa ci riserverà il futuro.”
Ci racconti la tua prima volta davanti alla macchina fotografica e quando sei salito sul podio per la prima volta? “La prima volta davanti alla fotocamera inevitabilmente provi una sorta di disagio ma nulla è paragonabile all’ emozione che si prova quando si sale su un podio internazionale.”
Tu sei stato più volte campione italiano, che cosa ti ha insegnato il tuo sport e che vedi anche nell’ambito della moda e ovviamente se c’è? “Nell’ambito della moda non posso dire ancora nulla perché ripeto è l’inizio. D’altra parte invece lo sport mi ha insegnato che la vita non ti regala nulla, se vuoi una cosa devi prendertela con la forza e affrontare tutto senza mai arrendersi.”
Quali sono le tue sensazioni quando vieni fotografato? “Le sensazioni sono tante, la classica domanda è: come uscirò in foto? Ma nonostante ciò anche se può sembrare banale, mi diverte molto.”
Quali sono i generi fotografici che ti piacciono e perché? “Non ho preferenze, amo le belle foto in generale, sicuramente quelle al mare, magari con il tramonto: da un senso di pace.”
Più facile regatare o posare? “Sicuramente a tutti vengono più facili le cose che fanno da più tempo quindi per ora senza dubbio remare.”
Qual è il capo di vestiario che ami di più e quello di meno? “I capi di vestiario che preferisco sono il casual e l’elegante: pantalone e camicia per intenderci.”
Qual è il tuo rapporto con la tecnologia? “Chi mi conosce sa benissimo che io e la tecnologia non andiamo tanto d’accordo infatti in questo momento, per molti sembrerà esagerato, non nascondo che sto avendo un po’ di difficoltà ad allegare risposte e foto ahah”
Dovessi scegliere tra internet e smartphone, quale dei due scarteresti e perché? “Mi verrebbe da dire sicuramente internet, ormai gli smartphone sono ai livelli dei computer ma molto più comodi e meno ingombranti, anche se c’è da dire che usare costantemente il telefono non è il massimo.”
In ordine di preferenza quali sono i tuoi Social preferiti? “Beh, sicuramente per noi giovani il social del momento è Instagram, un modo per interagire con il mondo intero, a discapito di facebook che piano piano quasi tutti l’hanno abbandonato.”
La rete in questi periodi è sotto pressione, nel caso non ci fosse più internet, pensi che le relazioni personali migliorerebbero o… “Sicuramente avrebbe i suoi lati negativi e positivi per esempio, potremmo approfittarne per conoscere un po’ meglio noi stessi ma d’altro canto non rimanere in contatto con gli altri anche con un semplice messaggio manterrebbe inevitabilmente meno saldi i rapporti instaurati negli anni.”
Che cosa significa inseguire un sogno per te? “Inseguire un sogno significa sicuramente incorrersi in molte sfide e in molti imprevisti ma, l’unico “sì” necessario a inseguirli è il nostro, quindi non bisogna trovare scuse.”
Hai una persona in particolare che vorresti ringraziare per la tua carriera sportiva? “Per la mia carriera sportiva devo ringraziare la mia famiglia che mi è stata vicina in particolar modo quando a 15 anni mi sono ritrovato a vivere “da solo” e affrontare il college di Piediluco per ben 3 anni e poi sicuramente tutti i miei compagni di squadra.”
Tu sei napoletano, sei scaramantico? “Moltissimo, sono scaramanticissimo, a volte davvero non capisco come possano succedere certe cose coincidenze?”
Ultima domanda, che cosa vuoi dire alle persone che in questo momento, a rischio della loro incolumità fisica, oltre al personale sanitario, stanno lavorando permettendo all’Italia di andare avanti anche se a scartamento ridotto? “Vorrei dire a tutti di tenere duro e darci una mano a vicenda perché nessuno deve restare solo. Nel nostro piccolo possiamo fare molto più di quanto possiamo immaginare. Tutto questo non può durare in eterno, siamo positivi!”
Grazie!
Le fotografie sono state fornite da Gennaro Zenna – I credits delle fotografie appartengono ai relativi fotografi
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