Si è chiusa con 280 mila visitatori la festa italiana dei motori.
“Un grande Motor Show” lo hanno definito i giornalisti, gli esperti del settore, le case auto presenti, gli espositori ospitati in 11 padiglioni di BolognaFiere e negli spazi esterni allestiti a piste per le diverse discipline motoristiche, dove lo spettacolo, l’adrenalina, le performance di mezzi e piloti, hanno soddisfatto la passione di 280 mila visitatori, il 20% in più rispetto all’edizione 2016.
Il Motor Show di Bologna è l’evento automobilistico italiano di riferimento, e la sua formula dinamica e interattiva che mixa i diversi approcci all’auto da parte di un vastissimo pubblico di appassionati da tutta Italia, è vincente. L’auto continua ad essere nel nostro paese il mezzo di trasporto per eccellenza e la sua evoluzione tecnologica affascina e conquista. E così mostrare l’auto da fuori e da dentro, farla provare al consumatore, vedere le sue performance estreme in pista, ripercorrere la sua storia nella ricchissima area heritage, l’evoluzione dello stile, le soluzioni tecnologiche verso l’auto che si guida da sola, o si alimenta di energie alternative, è un grande spettacolo.
Lo sport automobilistico è stato il grande collante dell’edizione 2017. Attesa, desiderata, e applauditissima la presenza in pista della Ferrari con la F60, la monoposto di F.1 pilotata da Antonio Giovinazzi, protagonista dei tre pit stop Ferrari. In esposizione al Motor Show un’area dedicata alle auto sportive attuali, denominato “The World Motorsport”, un vero e proprio circuito automobilistico con la riproduzione dei box e dei paddock, una vera e propria pitwalk. In mostra le auto e le moto delle più famose squadre corse, i racing team di tutte le categorie, quelle delle grandi competizioni internazionali, tra questi la F1 della Toro Rosso, la F2 della Prema Power, le 488 GT3 Kaspersky e la 488 GT3 Spirit of Race, la Ducati di Dovizioso e la Ducati Panigale R
Superbike.
Con il padiglione dedicato all’heritage motoristico “Passione Classica Racing”, sono state riproposte leggendarie auto da corsa attraverso musei, collezioni private, registri di marca. In mostra per esempio, l’Alfa Romeo che vinse il DTM nel 1993 e la Dallara Indycar, le Audi e Porsche, il Museo Fratelli Cozzi, il museo di Torino, il Museo Nicolis, l’ASI e l’ACI Storico, le moto delle collezioni Battilani e Parmeggiani; e tra le novità 2017, “Passione Classica Mercato”, l’area dedicata alla compravendita di auto, moto e ricambi d’epoca.
Tra i padiglioni di BolognaFiere oltre al pubblico di tantissimi giovani, famiglie con nonni, genitori e bimbi, sono intervenuti incuriositi e meravigliati per le tante proposte in programma: il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Riccardo Nencini; l’imprenditore Jack Cheng, CEO di Nio, l’azienda cinese che produce l’auto elettrica
più veloce al mondo; Giampaolo Dallara, il grande ingegnere delle auto da corsa; Angelo Sticchi Damiani, presidente di ACI e vice presidente mondiale sport di FIA; Michele Crisci, presidente di UNRAE, Mauro Severi presidente di AICA; Anfia e tante altre associazioni di categoria.
Molte le celebrities tra i padiglioni del Motor Show, a partire dalla madrina dell’edizione 2017 Giorgia Palmas, Alessandro Del Piero, Antonio Cabrini, Valerio Staffelli, gli atleti della Fiat Torino Pallacanestro, Andrea Iannone, Marco Melandri, i campioni del Bologna Football Club, Virtus Bologna, Charlie Gnocchi, Sinisa Mihajlovic, Guido Meda, Paolo Andreucci, Tony Cairoli, Marino Bartoletti, Elena Novikova, Emanuela Iaquinta, Cecilia Zorzi, Andrea Montermini, gli atleti del Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa, i piloti delle Frecce Tricolori, e tanti volti più o meno noti.
Venti le università italiane che esponevano, nell’Open Innovation Hub by Octo Telematics, i prototipi realizzati dagli studen ti che hanno sfilato il 1° dicembre in occasione della giornata per i media. E le grandi sfide tecnologiche, con l’hackathon e i digital lab, con il coinvolgimento di primarie aziende internazionali della componentistica, presenti anche venti selezionatissime start up attive nel settore automotive. Seguitissime le gare con le officine e le scuole, fra cui la seconda edizione del Grand Prix del Network e degli Autoriparatori, organizzato da Il Giornale del Meccanico e GA-il giornale dell’aftermarket, in collaborazione con BolognaFiere e Autopromotec. 1460 giornalisti, reporter, videoperatori e blogger registrati che hanno portato il Motor Show in tutte le città e province italiane, con e decine di canali televisivi, radio e web tv collegate.
La presenza di case auto di grandissima rilevanza, a cominciare dalla Ferrari, con la sua Portofino, in anteprima nazionale; FCA con tutti i suoi brand come Alfa Romeo, Fiat, Maserati e Jeep; PSA con Peugeot, Citroen e DS, Hyundai e Kia, Volvo, Suzuki e Honda, Tesla, e marchi di nicchia supersportivi, come Mc Laren, Lamborghini, Militem e la novità Quadro.
Grande affluenza di pubblico con i test drive nelle aree esterne e per i “fuoristradisti”, CarraraFiere che ha realizzato una pista offroad con la Federazione Italiana Fuoristrada dove i visitatori hanno potuto testare le vetture 4×4 e SUV messe a disposizione dai vari brand, come Suzuki, Toyota, Mitsubishi, Ssangyong e Hyundai.
Un’altra novità del 2017 è stata il grande ritorno delle moto che si sono esibite in gare di freestyle, di motocross, ma anche in esposizione. E a proposito di moto, Vanni Oddera e la sua mototerapia hanno regalato momenti indimenticabili ad appassionati meno fortunati. Applauditissima la parata di oltre cento Harley Davidson che hanno sfilato l’8 dicembre nell’area 48 – Motul Arena.
Il Motor Show ha stretto ancora di più il legame con la sua città, Bologna, con due iniziative, ha donato le opere di due Street artists ispirate al mondo dell’auto, alla Città di Bologna e ha organizzato un’esposizione dedicata alla mobilità sostenibile, con Hyundai e Tesla, due tra i brand più rappresentativi in tema di innovazione tecnologica, in piazza Galvani.
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