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Beatrice Bigoni, una ragazza poliedrica con la passione del canto e non solo.

Nonsolomodanews ha il piacere di presentare ai propri lettori la giovanissima artista Beatrice Bigoni. Beatrice è nata a Bologna 19 anni fa. Si definisce, orgogliosamente di Zola Predosa, centro della provincia di Bologna famosa per la Mortadella.  E’ proprio in un evento come il <<Mortadella, please>>, andato in scena a fine settembre/inizi di ottobre che abbiamo conosciuto – per merito di un bravo cantante di origini astigiane Edoardo Porcellana, in arte Edopop – presente alla serata, Beatrice nella duplice veste di presentatrice e cantante. Abbiamo scoperto, leggendo l’intervista, che si tratta di una ragazza poliedrica. Beatrice è diplomata al liceo artistico e la sua poliedricità la si nota nelle varie cose che fa dal canto alla moda passando per la realizzazione di gioielli. Di carattere ben definito, ha molte passioni che sono state ben affrontate nell’intervista. In più, oltre alle risposte, i lettori possono ammirare le fotografie scattate con Beatrice durante un servizio fotografico realizzato recentemente. Ringraziamo Beatrice per il tempo che ci ha dedicato, sia per l’intervista e sia per il servizio fotografico, e auguriamo ai lettori di Nonsolomodanews buona lettura e buona visione della galleria fotografica unita alla presente intervista.

Ciao, benvenuta su Nonsolomodanews, ti vuoi presentare?  “Ciao a tutti! Sono Beatrice Bigoni nata il 16 febbraio del 2003, orgogliosamente di Zola Predosa in provincia di Bologna (patria della Mortadella ndr). Sono alta 170 cm, le mie misure sono 90-58-90. Porto il numero 36. Ho gli occhi nocciola e i capelli biondi con i colpi di sole”.

Seppur giovanissima fai mille cose. Innanzi tutto ti sei diplomata presso il liceo artistico. Che cosa ricordi di quel periodo?  “Ho tanti ricordi, per lo più preferisco ricordare quelle belli. Ricordo i luoghi in cui sono nate delle vere amicizie, i primi amori, ricordo le risate alle macchinette e nel cortile della scuola, la mattinate passate nel mio baretto di fiducia insieme ai miei amici, le ore trascorse nel laboratorio di scultura di nascosto per finire in tempo le mie opere per le mostre e ricordo quei professori che hanno dimostrato un’immensa umanità nei miei confronti nei periodi più stressanti e nei momenti di difficoltà a cui sono immensamente grata. Il liceo mi ha insegnato parecchio, sia a livello nozionistico sia lezioni di vita estremamente utili. La vita non sempre è facile ma è bella per quello.

Qual era la materia in cui te la cavavi meglio? “Andavo molto bene in quasi tutte le materie ma sicuramente la mia preferita era scultura!”

In questo momento frequenti l’università? “Sì, frequento l’università di Ferrara a Scienze della Comunicazione.”

Che cosa vorresti fare da grande? “Ho diversi progetti. Sicuramente lavorare nel mondo dello spettacolo poiché è da quando sono piccolissima che studio per questo. Ho studiato recitazione, musical, karate, danza, studio tutt’ora canto, pianoforte e astrologia. Mi piacerebbe diventare una presentatrice televisiva su una tv nazionale, fare la cantante, l’attrice… probabilmente fare la show girl racchiuderebbe tutte queste mie attitudini.”

Tu canti, disegni, crei e posi (a livello fotografico) e tante altre cose. Ci vuoi parlare come ti sei avvicinata al mondo del canto (di cui abbiamo apprezzato le tue doti vedendoti cantare) e quale è stato il tuo percorso formativo? “Sono parte di quella generazione cresciuta con Disney Channel che è stato determinante per me e il mio percorso. Ho sempre amato cantare ma non avevo un corretta impostazione quindi ho deciso di imbattermi nel musical perché mi consentiva di portare avanti la mia grande passione del teatro (materia che studiavo già da anni) e di imbattermi nel canto. Sono migliorata e ho iniziato a cantare nel coro della mia insegnante di pianoforte, Letizia Venturi, che mi ha dato qualche dritta. Col passare del tempo ho deciso di fare un salto di qualità e ho fatto il provino per entrare a far parte della prestigiosa scuola di musical Bernstein School Of Musical Theatre e sono riuscita ad entrare. Con l’avvento del Covid abbiamo iniziato a fare le lezioni online delle varie discipline e mi sono innamorata del canto grazie alla mia insegnante Mary Boschi. Vado ancora a lezione da lei e sto facendo dei salti di qualità incredibili. Inseguito, partecipando a vari concorsi di bellezza e di talento, come Miss Mondo, la Perla d’Italia, Una Canzone per Sognare…ho avuto l’occasione di produrre le mie canzoni con il noto produttore e batterista di fama internazionale Paolo Valli. A seguito di questi concorsi ho iniziato a fare tantissime cose assurde e vivere esperienze pazzesche. Ho tanti progetti in cantiere ma ora non svelo nulla!”

Invece a livello fotografico quando hai posato per la prima volta?  “Lo ricordo benissimo! Era il mio ultimo giorno di scuola elementare, avevo undici anni. Posai per un’agenzia di Milano.”

Ti ricordi in quale occasione ti fu chiesto di stare di fronte ad un obiettivo? “Non bene. Sicuramente ero piccola piccola.”

Quale fu, al termine della sessione fotografica, la sensazione rispetto alle cose che avevi vissuto durante lo shooting? “Ero elettrizzata e molto carica. Ogni tanto vado a riguardare quelle fotografie che mi strappano ogni volta un sorriso.”

Quali sono i generi fotografici in cui ti trovi meglio e perché? “Sono diversi. Tuttavia, non mi sento a mio agio a scattare foto di nudo o in intimo; ci tengo sempre a sottolinearlo quando mi vengono proposti degli shooting. Amo fare generi più street e glamour.”

Nel mondo dello show business è più importante il talento o la bella presenza fisica? “Ritengo che serva un mix di entrambe le cose. Il talento e la formazione sono fondamentali, è necessario sapere che cosa si sta facendo e di che cosa si sta parlando. Non si finisce mai di imparare e bisogna sempre rimanere umili: tutti possono insegnarci qualcosa. Per ottenere un successo duraturo e non essere il classico fenomeno, che poi sparisce in 1 anno, bisogna essere formati e competenti. Esistono, tuttavia, tantissime persone nel mondo con doti eccezionali che non riescono a conseguire la fama. Credo, infatti, che l’immagine e la presenza scenica siano fattori determinanti abbinati a certe competenze poiché è ciò che viene richiesto in questo settore.”

Tu hai partecipato a varie tappe del concorso Miss Mondo per poi approdare alla finale nazionale di Gallipoli. Che cosa ti è rimasto del concorso  a distanza di tempo? “Tutto. Porto quel concorso e le persone che ho conosciuto nel mio cuore. Non finirò mai di dire che è stata un’esperienza fuori dal comune e che è stato l’inizio di tutto. Grazie a Miss Mondo ho imparato a credere in me stessa, ad avere fiducia più che sul mio aspetto estetico (di cui è vero che mi sento più sicura ma è una cosa effimera) sulle mie capacità e forza di volontà. Ho scoperto un lato di me che adoro e che non conoscevo.”

Consiglieresti ad una ragazza di partecipare ai concorsi di bellezza? “Dipende dal tipo di ragazza. I concorsi servono per farsi notare e conoscere persone che ci possano aiutare nella nostra carriera. Sono stata fortunata perché ho incontrato delle brave persone e ho stretto amicizie che mai avrei pensato di poter fare. È un ambito sicuramente molto divertente che però va preso con un certo tipo di prospettiva: quella di fare esperienza e divertirsi. Deve essere visto come un gioco che può portare a molto di più se si è costanti, ma deve rimanere sempre un divertimento. Ci sono certe persone che si imbattono in questo percorso con la presunzione di diventare subito famose e di essere scoperte da “qualcuno”. È in questi casi che si trovano soggetti che definisco <<signorucoli>>  che ti promettono di lanciarti e farti diventare chissà chi <<a patto che…>> si faccia questo o quest’altro o si paghi una certa somma di denaro piuttosto che altro. Inizialmente non ero una delle favorite in lista per le Finali Nazionali ai concorsi, nemmeno io credevo in me stessa, nonostante frequentassi tutte le tappe della regione. Poi il Patron di Miss Mondo Emilia Romagna, Paolo Zaccaria (purtroppo scomparso in modo improvviso recentemente ndr) mi ha concesso di cantare una volta ad una selezione e da lì e cambiato tutto. Sono piaciuta, ho iniziato a credere nelle mie capacità e cantare a tutte le varie tappe del concorso. Non solo ho avuto l’opportunità di fare esperienza, ciò mi ha anche permesso di andare alle Finali Nazionali a Gallipoli. Il livello delle ragazze è alto, ci sono tante belle ragazze ed è sbagliato pensare di poter sfruttare la bellezza.”

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Ti piace creare e in modo particolare gioielli. Ce ne vuoi parlare? “Lo amo! È una delle mie passioni preferite!! Ho iniziato alle medie  a lavorare il filo d’alluminio, ho perfezionato la tecnica frequentando corsi e ho seguito anche dei tutorial su youtube a casa da sola. Siccome ad ogni passione che ho i miei genitori mi comprano tutto il necessario per sviluppare al massimo quel mio particolare interesse, mia madre mi ha comprato tutto l’occorrente possibile per affinare la tecnica Al liceo frequentando l’indirizzo di scultura, ho deciso di adattare questo materiale, ovvero il filo d’alluminio, alle mie creazioni.  Ho utilizzato questa metodologia anche nell’elaborato dell’esame di maturità che è piaciuto tantissimo alla commissione.”

Ti abbiamo conosciuta mentre presentavi un evento a Zola Predosa (BO) Una not(t)te in rosa “ e oltre a presentare hai anche cantato. Ci racconti la Beatrice Bigoni cantante? “La Beatrice Bigoni cantante si sta scoprendo. Sto cercando di capire su che genere orientarmi di più. Mi piace sperimentare e sto imparando da chi ha più esperienza di me. Amo essere carica e coinvolgere le persone quando mi esibisco. Voglio che la gente si diverta e balli ascoltando le mie canzoni!”

E il mondo del cinema non ti piacerebbe frequentarlo da attrice? “Assolutamente sì! Sarebbe un sogno e dopo gli anni che ho passato a studiare teatro e musical sarebbe una gratificazione enorme di tutti i sacrifici che ho fatto.”

Come sei di carattere? “Sono un concentrato di energia. Ho mille idee e sono sempre entusiasta. Sono una persona curiosa, chiacchierona e molto vivace. Sono testarda e permalosa e solo io posso ironizzare su me stessa ahaha! Ogni tanto ho dei cali di ferro, lì mi calmo e divento più docile: è l’unico momento in cui mi potete vedere ferma.”

Qual è il tuo colore preferito? “Rosa, colore scontato per una bionda (tinta) ma è così!”

Possiedi animali? “Un bellissimo gattino nero di nome Rodolfo.”

Che cosa è per te la volgarità? Svalutare il proprio valore e assumere atteggiamenti maleducati e irrispettosi nei confronti degli altri.”

Qual è il capo di vestiario che ami di più e quello di meno?  Indosso qualsiasi tipo di vestito però ho un debole per i capi eleganti e che slanciano la figura.

Scarpe basse o tacchi? “Tacchi!”

Sei tecnologica oppure hai difficoltà ad utilizzare cellulari, Ipad e computer? “Ho un rapporto di amore e odio. Me la cavo con il telefono ma posso assolutamente migliorare col computer perché sono un disastro! Per fortuna che nella mi università studiamo informatica.”

Qual è il rapporto con chi ti segue sui social? “Molto bello, vedo che la gente mi segue ed è curiosa di scoprire tutto quello che faccio.”

Sappiamo che hai collaborazioni con brand. Che cosa ricerca da te un followers quando vede una tua fotografia, una storia o un reel? “Probabilmente in un primo momento ci si sofferma sul fattore estetico poi col tempo si scopre non sono solo bionda.”

Che cosa è per te la città di Bologna? “Una bellissima città storica piena di giovani ma che non dà più le opportunità che un giovane si merita. Avrei molte cose da dire sul sistema universitario attualmente presente a Bologna. Nonostante sia una città universitaria rinomata a livello mondiale, ha un sistema di selezione non coerente con la preparazione delle persone. Chi ha studiato e si è impegnato per anni viene messo sullo stesso piano di chi non si è preoccupato della sua formazione. Ho visto amiche e vecchie amiche, sempre eccellenti e desiderose di intraprendere un certo tipo di percorso di studi, essere scartate per uno stupido questionario online dove non può emergere la preparazione e il desiderio di studiare della persona e per questo abbandonare il percorso universitario perché economicamente non potevano permettersi di vivere in altre città dove il suddetto questionario non è richiesto. Parlo di persone diplomate con ottimi voti. Purtroppo non c’è meritocrazia.”

Dovessi spostarti dalla regione, dove ti piacere andare e perché? A Milano perché ci sono opportunità che a Bologna non ci sono. Altrimenti vorrei provare lavorare in Spagna perché gli standard delle persone richieste per il tipo di carriera che voglio intraprendere corrispondono alle mie caratteristiche.”

Ti consideri una persona fortunata? “Assolutamente sì!  A volte ho del colpi di fortuna da film di Natale che nemmeno io riesco a spiegare.”

Che cosa è per te la fortuna? “Un bell’evento che ti permette di realizzare un sogno o un desiderio.”

Sogno nel cassetto? “Essere fortunata per sempre ahaha.”

Bruno Angelo Porcellana

Fotografie a cura di Bruno Angelo Porcellana
Tutti i diritti riservati © 2022 – Email: nonsolomodanews@gmail.com

 

 

 

 

 

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