La dottoressa Augusta Gatto
Si chiama Augusta Gatto ha 40 anni appena compiuti ed è una psicoterapeuta, (potete leggere un suo intervento qui) una fotomodella e una ex atleta a livello agonistico di kick boxing. La sua storia è quella di una Donna che si è affermata nella vita e nel lavoro, senza rinunciare alla sua femminilità, lottando contro stereotipi e pregiudizi e affermando la propria individualità, sia indossando un camice, sia stando davanti all’obiettivo di una macchina fotografica. Conosciamola meglio…
Come mai hai scelto di fare la psicoterapeuta? Raccontaci il tuo percorso di studi “Fin da piccola, ho sempre sentito dentro di me di avere una certa empatia verso gli altri. Ho frequentato il Liceo Socio Psico Pedagogico e, soprattutto grazie al professore di psicologia, che ricordo sempre con piacere, mi sono appassionata a questa materia. La scelta dell’Università è stata quindi scontata. Mi sono laureata in Psicologia ad Urbino, con il massimo dei voti e specializzata sempre con il massimo dei voti come Psicoterapeuta Familiare Relazionale. Ho anche frequentato un Master di 2 anni in Psicopatologia dell’Apprendimento e conseguito diversi attestati”.
Com’è nata la tua passione per la moda e la fotografia? “Ricordo che durante la mia adolescenza, rimanevo incantata davanti alla tv durante le sfilate dei grandi stilisti (Versace, Trussardi, Valentino, Chanel etc.) e ammiravo le modelle di quegli anni, desiderando di essere bella e disinvolta come loro. Durante l’Università un po’ per gioco, un po’ per avere un guadagno extra, ho partecipato a qualche sfilata e concorso di bellezza, ma la mia prerogativa era la laurea. E’ solo da circa un anno, in realtà, che mi sono appassionata al mondo della fotografia, grazie ad un fotografo salentino (Marco Arnesano ph) che mi ha proposto uno shooting dopo aver notato il mio profilo sui social. Da quel momento, ho ricevuto diverse richieste di collaborazione, realizzando 16 shooting in meno di un anno”.
Cosa provi quando sei davanti all’obiettivo? “Come già detto, ho avuto qualche esperienza nel mondo della moda anche in passato, ma ammetto che ho sempre un po’ di emozione all’inizio di un servizio fotografico. Molto però dipende dalla bravura del fotografo, dalla sua capacità di metterti a proprio agio. Pian piano che prendi confidenza con l’obiettivo, diventa tutto più naturale. Mentre poso sono me stessa, mi sento sicura di me e del mio fascino”.
Come hanno reagito le persone di fronte a questa scelta? “Premetto che io sono sempre stata una persona determinata, che non si è mai lasciata condizionare dai giudizi altrui. Sicuramente, qualcuno che storce il naso c’è. Purtroppo, viviamo ancora in una società dove stereotipi e pregiudizi sono all’ordine del giorno. Per cui, se svolgi un determinato lavoro, le persone si aspettano da te un comportamento che rispetti determinati standard. Così come, se hai una certa età, si aspettano che tu ricopra un determinato ruolo, come quello di moglie e madre. Qualcuno mi ha accusata di <<esibizionismo>>, ma la malizia è sempre negli occhi di chi guarda! La realtà è ben diversa: ognuno di noi ha un percorso di vita e compie delle scelte, che non devono essere sottoposte al giudizio altrui, perché riguardano la propria sfera personale. Personalmente, svolgo con successo e gratificazione il mio lavoro come psicoterapeuta e ciò non è condizionato dalla mia passione per la fotografia e la moda”.
Quale messaggio vuoi trasmettere? “Il mio messaggio è quello di andare oltre le apparenze. Invito tutti a realizzare i propri sogni, ad abbattere quel muro di pregiudizi e tabù che spesso ci portano ad essere in un determinato modo, calpestando la nostra individualità. La fotografia è arte, in qualsiasi forma si esprima, e l’arte va incoraggiata”.
Progetti e sogni per il futuro? “Sto lavorando a due grossi progetti di lavoro, uno dei quali potrebbe coinvolgere anche la fotografia. Come fotomodella, mi piacerebbe essere fotografata da una donna. Sarei davvero curiosa di sperimentarmi in questa nuova esperienza. Credo che la sensibilità e il punto di vista femminile, porti a realizzare degli scatti diversi e interessanti per me”.
Bruno Angelo Porcellana
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