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Auguri per un 2022 migliore, forse.

Nonsolomodanews non tratta solo di moda e siamo sicuri che i più assidui lettori di questo sito lo sanno bene e per questo, leggere qualcosa che si discosta dalle interviste a modelle e persone del mondo della moda e dello spettacolo non è una novità. A dire il vero, avremmo voluto intitolare questo  intervento “Facite ammuina” , considerando tutto quello che sta avvenendo in Italia a seguito della dichiarazione della pandemia del 2020 e gli ultimi provvedimenti governativi, invece di semplificare la vita degli italiani, la stanno complicando ulteriormente. Vaccini, tamponi, mascherine, quarantene… Ormai, per capire che cosa si emana, bisogna avere a disposizione un avvocato e forse non basta neppure quello visto lo stravolgimento del nostro sistema legislativo avvenuto in questi due anni. Ma che cosa ci possiamo fare noi cittadini che non abbiamo gli strumenti operativi, visto che i nostri rappresentati in Parlamento, sono i tutt’altre faccende affaccendati? Chi crede in Dio prega, chi non ha fede spera in qualcosa d’altro ma la speranza che tutto questo finisca e in là da venire, purtroppo.

Il 2021 si sta per concludere e come ogni anno è consuetudine fare un bilancio dell’anno che va a terminare. Il 2021 è stato un anno complesso come del resto il 2020 ma con una speranza in più quella delle vaccinazioni che hanno permesso al paese di rimanere aperto e non subire le chiusure del 2020. L’economia ne ha giovato ma ci sono tante cose non risolte e che lasciano dei dubbi a chi non ha voluto mandare il cervello all’ammasso. Certamente i social hanno avuto e hanno una influenza sulla società e non solo quella italiana. L’infodemia (Circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili – Treccani) ha colpito tutti e in modo particolare chi di professione fa il comunicatore, ovvero i giornalisti e a seguire gli esperti, i famosi virologi che sono diventati delle star televisive contesi a suon di euro. Poi, a un certo punto qualcuno ha iniziato a dubitare sul fatto che ci fossero troppi esperti nei media e che la linea non fosse sempre la stessa. I politici ne hanno giovato di questo bailamme in quanto non c’è mai stata una voce unitaria dei famosi scienziati, anzi, quando erano in contradditorio con persone che non la pensavano come loro si rischiava la rissa televisiva con strascichi giudiziari.

Ognuno è libero di esprimere la propria posizione anche ai sensi dell’art. 21 della Costituzione italiana ma ognuno deve fare attenzione a quello che dice o scrive e in modo particolare sui social in quanto passare dall’esprimere il proprio pensiero alla diffamazione il passo è breve. In modo particolare i famosi “leoni da tastiera” che avvallano posizioni altrui senza pensare ai rischi che stanno correndo mettendo mi piace o peggio condividendo sui propri profili tesi non confermate ma è il terzo millennio. Detto questo, noi siamo sempre stati critici nei confronti del decisore politico che quando non sapeva che pesci pigliare attivava il Comitato Tecnico Scientifico per vedersi avvallare decisioni che pur sentendo la scienza e gli scienziati, erano e sono decisioni di carattere prettamente politico. Il Decreto Legge non lo emana il CTS e non viene promulgato dal presidente dell’ISS. Ma tant’è che tra cabina di regia, CTS e altro siamo arrivati a fine anno… e tante cose che potevano e dovevano essere fatte sono rimaste nel cassetto o se sono state fatte la gente non ne sa nulla e naviga a vista.

La pandemia, dichiarata dall’OMS a fine gennaio del 2020 ha modificato la vita di tutti noi. A dire la verità che il 2020 fosse un anno difficile l’avevamo già compreso quando a gennaio era avvenuto l’incidente del Frecciarossa nella tratta Milano – Roma. Poi la catastrofe mondiale con la scoperta del COVID – SARS – 19 – Tante parole sono state dette e scritte e tante persone sono morte a causa del Covid. In Italia molte famiglie hanno subito lutti a causa diretta o indiretta della pandemia. Le Istituzioni hanno cercato di intervenire ma la battaglia contro questa pandemia è da e lontana essere vinta. Come osservatori dei vari social quasi tutti siamo diventati degli esperti ma una cosa non riusciamo a comprendere. Perché i vaccini vengono forniti solo alle popolazioni che possono pagare decine e decine di euro (il prezzo del vaccino non si è mai saputo ufficialmente e non c’è giustificazione che tenga sul fatto di spendere milioni di euro in più perché ne va della salute) mentre al resto del mondo i vaccini non vengono forniti in quanto Stati governati da persone non solvibili e la gente muore. Non vogliamo entrare nella questione nordamericana ma se si sono vaccinati anche loro nel 2021 l’attività è iniziata con la presidenza Trump e se ora non c’è più il “rosso” alla Casa Bianca lo si deve in buona parte al Covid e alla campagna mediatica contro la sua amministrazione. A dire la verità c’è stata una campagna contro il Brasile e il suo presidente Bolsonaro, ma dopo il recente G20 in Italia, il Brasile è scomparso dai media italiani e ora della situazione nel paese sudamericano non se ne sa più nulla se non ci si informa in Internet.

Il provvedimento approvato e denominato Decreto festività. Che la variante Omicron potesse essere più infettiva ma meno pericolosa della Delta (da quello che si è letto in giro e in modo particolare da studi ufficiali e non dati forti così non si evince che la variante Omicron sia peggiore della variante Delta ma l’infodemia ha fatto il resto) lo si sapeva e lo si stava seguendo da molto tempo ma certi provvedimenti dovevano essere presi molto tempo prima e non a ridosso delle feste e con dei “bug” ma voluti. Esprimo solidarietà ai titolari delle discoteche e a tutte le persone che, per un motivo o l’altro, lavorano con i locali, migliaia di persone che fino alla fine della validità del provvedimento non potranno lavorare se non in feste private e non tracciate da super green pass e tamponi. Ora l’unica paura dei benpensanti è quella che dopo i pranzi e le cene i locali diventino delle sale da ballo. Onestamente, chi non ha mai ballato dopo un cenone di Capodanno anche se non si trattava di una discoteca? Ma siamo in Italia e si deve seguire il mainstream informativo con buona pace della ragione e, spesso, anche del diritto.

Il 29 dicembre il Consiglio dei Ministri ha emanato l’ennesimo decreto legge mandando a monte quello che era stato fatto nei mesi passati. Va bene che la pandemia fa paura, ma navigare a vista e non dando una speranza ai cittadini e a chi fa impresa è come mettersi una pistola alla tempia stile roulette russa. Ragioniamo su alcune cose che si sono ascoltate e lette in questi mesi. Il virus con il caldo diminuisce (in altri paesi dove è caldo questo non avviene, perchè?) mentre in inverno con l’arrivo della brutta stagione aumenta. L’app. Immuni ha fatto flop e il tracciamento è andato a farsi benedire. Invece di pensare al vaccino obbligatorio perchè non si è obbligato a installare Immuni e renderla obbligatoria su tutti gli smartphone? Non sono aumentati i posti in ospedale in quanto non c’è personale anche se si possono avere più terapie intensive. Le scuole sono state aperte ma il virus oltre che essere portato dagli insegnanti è portato principalmente dagli allievi e dire che bisogna avere la scuola in presenza è solo un mantra che non porta da nessuna parte. Problema mezzi pubblici. Vero. Sicuramente nelle città grandi il problema esiste ma l’Italia non è tutta Milano, Roma e Napoli. Immigrati clandestini che hanno diritto all’assistenza sanitaria ma per quanto riguarda i vaccini come siamo messi? Perchè non fare una sanatoria per tutelarci? Ultimo ma non meno importante la questione inoculazioni. Bene. Ma se con 3^ dose, GP etc. perchè ridurre di nuovo le capienze e non permettere di festeggiare chiedendo tamponi e mettere la maschera FFP2 con tutto il caos conseguente all’obbligo? Siamo ritornati al periodo di Arcuri con le mascherine che costavano tantissimo.  Si è deciso di non decidere o di ripetere gli stessi errori fatti in questi due anni ma se non si cambiano le persone che stanno li, diventa difficile che l’acquarolo ti dica che l’acqua che ti ha versato non sia fresca. Auguri a tutti noi di un 2022 migliore.

Bruno Angelo Porcellana

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