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Arte Fiera 48 – Opus Novum #7: Maurizio Nannucci

Maurizio Nannucci © Julien Pruvost

Dal 2019 Arte Fiera commissiona ogni anno a un artista italiano affermato un’opera inedita da presentare nel contesto della fiera. La serie, intitolata Opus Novum, è stata inaugurata da Flavio Favelli, a cui sono seguiti Eva Marisaldi (2020), Stefano Arienti (2021), Liliana Moro (2022), Alberto Garutti (2023) e Luisa Lambri (2024).

L’artista invitato a creare un’opera inedita per l’edizione 2025 è Maurizio Nannucci (1939), dagli anni Sessanta uno degli artisti italiani più conosciuti internazionalmente. Autore di opere sonore, fotografiche e di libri d’artista, Nannucci è noto soprattutto per il suo uso della parola come materiale artistico, in particolare sotto forma di scritte al neon per installazioni site- specific. Da “ALL ART HAS BEEN CONTEMPORARY” a “WHAT TO SEE /

WHAT NOT TO SEE”, le scritte di Nannucci sono diventate nel tempo presenze immediatamente riconoscibili, tanto nei grandi musei e mostre internazionali, a cui l’artista è regolarmente invitato, quanto nello spazio urbano, dove sono spesso collocate in modo permanente. Attraverso una combinazione unica di luce, colore e testo, i suoi neon sollecitano un approccio critico all’arte, al contesto in cui è esposta, alla percezione in generale.

Il contributo di Nannucci alla serie Opus Novum sarà un multiplo inedito creato per il contesto della fiera: una shopper di carta ad alta grammatura che reca sulle due facce il testo YOU CAN IMAGINE THE OPPOSITE – un invito, quanto mai opportuno oggi, a pensare un’alternativa radicale.

Autore, curatore di mostre, collezionista e perfino editore di multipli (attraverso le edizioni Exempla, Zona Archives e Recorthings, da lui fondate), Nannucci vede nella produzione seriale un modo di affermare il primato dell’idea sul gesto individuale e un’opportunità di diffusione democratica dell’arte. È un approccio che Arte Fiera condivide, tanto da aver creato Multipli, una sezione specifica per le opere in edizione.

Si ringrazia Pasin Bags per la partnership tecnica.

Maurizio Nannucci (Firenze, 1939) sin dalla metà degli anni Sessanta esplora le complesse relazioni tra arte, linguaggio e immagine, creando inedite proposte concettuali, caratterizzate dall’utilizzo di media diversi: neon, fotografia, video, suono, edizioni e libri d’artista. Sono del 1967 i primi testi in neon che apportano al suo lavoro una dimensione più varia di significati e una nuova percezione dello spazio. L’artista si è sempre interessato al rapporto opera / architettura / paesaggio urbano creando i presupposti per una integrazione tra ambiente, linguaggio, colore e luce, che sono divenuti elementi centrali nel suo lavoro. Su queste basi sono nate negli anni novanta collaborazioni e progetti con Renzo Piano e con altri architetti quali Massimiliano Fuksas, Mario Botta, Nicolas Grimshaw, Stephan Braunfels. Maurizio Nannucci è stato invitato più volte alla Biennale di Venezia, a Documenta di Kassel, alle Biennali di Sao Paulo, Sydney.

Comunicato Stampa

Arte Fiera – Ufficio Stampa Elena Pardini elena@elenapardini.it BolognaFiere – Ufficio Stampa Elena Sabbatini elena.sabbatini@bolognafiere.it
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