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Andrea Calcagnile, artista autodidatta a tutto tondo

Nonsolomodanews ha il piacere di presentare ai propri lettori il giovane artista Andrea Calcagnile. Andrea è un artista di origini leccesi, e più precisamente di Copertino,  autodidatta a tutto tondo che spazia dalla scultura/pittura alla poesia. Conosciamolo meglio.

Ciao Andrea, benvenuto su Nonsolomodanews, chi è Andrea Calcagnile? “Mi chiamo Andrea Calcagnile e sono di Copertino, in provincia di Lecce, ho venticinque anni e sono un operaio e un artista autodidatta, lavoro in una ditta edile insieme a mio padre e poi mi occupo di scultura, pittura e poesia, le mie più tre grandi passioni, nella mia arte cerco di essere un po’ irreale e un po’ reale, dipende dalle situazioni, dal mio estro e da ciò che mi chiede di fare la gente qualora desideri qualcosa. Il surrealismo nella pittura è il mio stile, anche se, delle volte dipingo altro, nella scultura ho uno stile reale, poiché cerco sempre di rendere in verosimile ciò che voglio scolpire, come ad esempio gli animali, mi piace scolpire gli animali senza avere preferenze, dato che mi piacciono tutti e alcune volte creo immagini surreali, nella poesia scrivo di tutto e di più, poesie d’amore, di altri sentimenti, contro le prevaricazioni, le guerre, poesie sulla natura e sulla benevolenza umana, vivo per tutta la mia arte e non smetterò mai di amarla”.

Come ti sei avvicinato all’arte e alla poesia? “Mi sono avvicinato alla poesia leggendo spesso testi di canzoni dei miei artisti preferiti, tra cui Fabrizio De André, Jim Morrison, Francesco De Gregori, Francesco Guccini, Augusto Daolio, Rino Gaetano, Pierangelo Bertoli etc. Poi, col passare del tempo appassionandomi sempre di più, mi son messo a scrivere poesie e non testi di canzoni, perché per me i loro testi sono vere e proprie poesie sublimi, grazie anche all’aiuto di chi mi è stato vicino dandomi la giusta grinta per non mollare, forse perché avevano capito il mio dono e poi dopo un po’ ho ricevuto varie soddisfazioni arrivando finalista a dei concorsi letterari, e quelle mie poesie sono state inserite nelle antologie di quei medesimi concorsi, all’arte invece, mi sono avvicinato a caso, senza saperne nulla”.

Quali sono i punti d’incontro tra la scultura, la pittura e la poesia? “Sicuramente la pura dedizione in primis, tra la scultura e la pittura i due punti d’incontro principali sono la realtà e l’irrealtà, con realtà intendo, che nella scultura tendo a scolpire animali e anche oggetti che abbiano a che fare appunto con il reale, anche statuette sacre e putti, solo alcune volte mi capita di scolpire cose surreali, nella pittura lavoro molto di immaginazione, creando volti e personaggi surreali, poi realizzo anche ritratti su commissione”.

Tu hai sempre lavorato con tuo papà nel settore edile, nessun rimpianto aver lasciato la scuola e non avere continuato? “Ogni tanto ci penso, ma senza sofferenza, perché so che non avrei imparato ciò che so ora, tra arte e mestiere, consapevole sempre del fatto che non si finisce mai d’imparare, poi sono dell’idea che il mondo ha bisogno di ogni mestiere, tanto vale amare il mio, portandolo sempre avanti senza rimpianti, ma con passione in modo da migliorare sempre di più”.

Tu lavori con tuo papà nel settore edile, come hai scoperto il dono artistico?  “In un cantiere, io davo una mano a mio padre mentre lui si occupava del montaggio della pietra leccese, (pietra tipica del Salento) eravamo in fine, avevo dei minuti liberi, di quelle rimanenze di pietra ho cominciato a fare lettere e altri piccoli oggetti così a caso, non sapendo mai che ci sarei riuscito, e poi mi sono appassionato e innamorato sempre di più, e d’allora non ho mai mollato questa passione, ho sempre fatto di tutto per migliorare da autodidatta”.

Come rientra la tua famiglia tra l’arte e il lavoro?  “Molto bene, nel lavoro soprattutto, poiché come già detto, lavoro con mio padre, nell’arte sono molto solitario, anche se loro mi sostengono senza problemi”.

Riesci a dedicarci il giusto tempo? “Sì, poiché nel pomeriggio riesco sempre a dedicarmi qualche ora alla mia arte, un giorno alla scultura, un altro alla poesia e un altro ancora alla pittura, mi alterno facendo sempre di tutto per trovare il tempo libero”.

Dopo la scultura, la pittura e poi la poesia. Che cosa provi quando scolpisci, dipingi o scrivi poesie? “Sensazioni che da nessun’altra parte riesco a provare, sensazioni indescrivibili, il tempo sembra quasi non sussistere per quanto scorra speditamente, la mia vita è nelle mie opere d’arte”.

Tu hai partecipato a mostre collettive. A chi hai fatto vedere la tua prima opera in assoluto e ti ricordi quale è stata la sua reazione? “Ad un uomo del mio paese, il quale possedeva un’associazione artistica, ricordo che rimase attonito nel vedere le mie opere, vista la mia giovane età, si complimentò con me facendomi pubblicità nel paese in modo che la gente venisse a guardare le mie opere nella sua associazione, bellissimo ricordo!”.  

Tu sei giovanissimo, quest’anno festeggerai il primo quarto di secolo di vita. Che cosa ti ricordi dei tuoi primi anni di vita? “Mi ricordo, soprattutto, del mio essere un po’ irrequieto, poi un po’ come tutti i bambini mi piaceva guardare cartoni animati eroici, mi piaceva giocare con i giocattoli e dicevo sempre di preferire il lavoro alla scuola, e poi tutte quelle uscite con i miei”.

Come il mondo ti si è aperto con l’arrivo di internet? “Molto bene, anche perché è proprio grazie a internet che mi son fatto pubblicità e che ho ricevuto varie soddisfazioni, specialmente nell’ambito della poesia, infatti molte mie frasi e qualche mia poesia sono su siti importanti, in cui ci sono anche aforismi e poesie di autori celebri”.

Abbiamo parlato di scultura e pittura in particolare. Per quanto riguarda la poesia, ci vuoi raccontare con ti sei accorto che avevi anche questo dono, ovvero di scrivere testi in rima? “Cominciando a scrivere così a casaccio delle “poesie” mi sono accorto appunto di questo mio dono, anzi, hanno fatto in modo che io me ne accorgessi, infatti alcuni amici mi dicevano che erano belle, nonostante un po’ la grammatica non molto corretta, e poi ho dovuto impararla meglio assieme al lessico e alla letteratura, arrivando poi a scrivere anche dei sonetti”.

Come fai evolvere la tua arte sia materiale che mentale? Segui dei corsi o segui degli artisti? “Non ho mai seguito corsi, ho imparato tutto grazie alla mia immaginazione prendendo spunto dai miei artisti preferiti, più che altro come esempi da seguire, tra cui Egon Schiele, (grande pittore viennese, morto nel 1918 a causa dell’influenza spagnola) Leonardo Da Vinci, Michelangelo Buonarroti, Salvador Dalì e altri”.

Come pittore come ti definisci o come ti definiscono i critici che hanno visto le tue opere? “Come pittore mi definisco surrealista, poiché adoro molto questo stile e mi piace lavorare molto con l’immaginazione inventando figure inesistenti, ma comunque mi piace anche disegnare e dipingere immagini esistenti, infatti riesco a vendere ritratti su commissione”.

Dove sono visibili le tue opere e come puoi essere contattato nel caso che ci fossero persone interessati ai tuoi lavori? “Momentaneamente in casa mia, ma le vendo online, possono contattarmi mediante i siti su cui le ho pubblicate, sul mio sito web e sul mio numero di cellulare”.

L’artista è sui seguenti social:

https://andreacalcagnile.wixsite.com/andrea

https://www.instagram.com/andryarte/ 

https://m.facebook.com/profile.php?id=100009684281135

 

Le fotografie delle opere sono state fornite dall’artista – I diritti appartengono ai relativi fotografi
Tutti i diritti riservati © 2020 – Email: nonsolomodanews@gmail.com

 

 

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