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INIZIA CON SUCCESSO, A BOLOGNAFIERE,  IL 13° MERCATO DEI VINI DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI FIVI.

A sx, il presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari con il Direttore Generale di Confcommercio Giancarlo Tonelli

INIZIA CON SUCCESSO, A BOLOGNAFIERE,   IL 13° MERCATO DEI VINI DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI FIVI. GLI INTERVENTI AL TAGLIO DEL NASTRO E  IL PROGRAMMA DELLA SECONDA GIORNATA, DOMENICA 24 NOVEMBRE

Il taglio del nastro del 13° Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI, il più importante evento dei vignaioli italiani, è avvenuto sotto i migliori auspici, come testimoniano le parole pronunciate durante l’inaugurazione.

Il primo intervento è stato riservato a Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere: «Quando siamo partiti, lo scorso anno, abbiamo scommesso tutti su questa nuova location e siamo convinti che Bologna abbia un potenziale importante per questo tipo di evento. L’edizione 2023 è andata bene e mi sembra che il Mercato 2024 stia partendo nel migliore dei modi, con un respiro sempre più nazionale e internazionale. Con il Mercato dei Vini e la Slow Wine Fair, Bologna acquisisce una dimensione di riferimento centrale per il tema dei vini, soprattutto per i vini che hanno una storia, un legame col territorio».

Alessio Mammi, Assessore all’Agricoltura e all’Agroalimentare della Regione Emilia-Romagna, ha ringraziato «di cuore tutti i vignaioli perché, senza il vostro lavoro quotidiano in azienda, i sacrifici, la competenza e la passione che mettete in campo, non saremmo qui e questa manifestazione non esisterebbe. Grazie per aver scelto l’Emilia-Romagna, per ciò che avete fatto in due anni molto difficili – basti pensare agli eventi climatici e agli altri problemi che hanno colpito il settore del vino – e per aver indicato una strada che a noi, in Emilia-Romagna, interessa molto. Intendo la strada della qualità del prodotto, della qualità sociale e ambientale. E grazie, infine, perché ci ricordate ogni giorno che il vino è cultura, frutto di studio e incontri, elemento di convivialità e di relazione fra le persone».

Daniele Ara, Assessore a Scuola, Agricoltura e Agroalimentare del Comune di Bologna, ha sottolineato che «le aziende qui presenti rappresentano uno spaccato molto dinamico dell’agricoltura italiana. Le aziende vitivinicole sono, infatti, mediamente più giovani, promuovono la parità di genere e sono attente alle sfide della contemporaneità, come quella di ricollegare i cittadini al ruolo dell’agricoltura, di presidiare il territorio e di accettare il salto di paradigma dal punto di vista ambientale».

«Al Mercato dei Vini si ragiona e si lavora per il bere di qualità e responsabile», ha evidenziato Giancarlo Tonelli, Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna, «e si mettono 1.008 espositori in contatto col mondo della ristorazione, dei pubblici esercizi, dei bar, delle trattorie, dei bistrot, insomma di quelle realtà nelle quali diventa sempre più importante saper coniugare la tradizione della cucina e del buon bere. La sfida che continuiamo a rilanciare anche a livello europeo e internazionale è proprio questa: legare la capacità di attrazione del nostro Paese al buon mangiare e al buon bere, e alle innovazioni. Tutto questo passa anche attraverso il lavoro dei vignaioli e a un’iniziativa come il Mercato, che si è ambientata molto bene in città».

A chiudere gli interventi inaugurali, Lorenzo Cesconi, Vignaiolo e Presidente FIVI: «Alla prima edizione eravamo pochi, impauriti e soprattutto infreddoliti. Il tempo è trascorso e le cose, per fortuna, sono cambiate radicalmente. Oggi siamo 1.008 unità, qui riunite a rappresentare l’Italia del vino artigianale, fatto come si deve, da aziende verticali. Il Mercato è cambiato, si è strutturato; la nostra associazione è cresciuta molto, veniamo ascoltati, le nostre istanze non rimangono nei cassetti, ma riusciamo a incidere sulle decisioni. Tutto questo grazie all’impegno di noi vignaioli e alle collaborazoni che siamo riusciti ad allacciare con la città di Bologna e con questa regione, che ci ha accolto nel modo più opportuno».

Passando al programma del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, che proseguirà a BolognaFiere fino a lunedì 25 novembre, ecco le attività che scandiranno la seconda giornata (domenica 24 novembre) nei 30.000 metri quadrati messi a disposizione da BolognaFiere.

L’AREA ESPOSITIVA E DI ASSAGGIO

L’area espositiva e di assaggio (padiglioni 29 e 30) vedrà protagonisti 1.008 vignaioli provenienti da tutte le regioni italiane e le associazioni bulgara e slovena dei vignaioli indipendenti legate a CEVI – Confédération Européenne des Vignerons Indépendants, che proporranno al pubblico oltre 8.000 vini artigianali, di qualità e di territorio da assaggiare e comprare, magari caricando le bottiglie sugli immancabili e utilissimi carrelli del Mercato. E a chi effettuerà molti acquisti, BolognaFiere metterà a disposizione anche quest’anno un pratico servizio di spedizioni a domicilio.

A questo link l’elenco completo dei vignaioli.

Accanto alle cantine, nel padiglione 30, corsia D, i visitatori potranno conoscere i prodotti di 32 olivicoltori soci di FIOI – Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti.

A questo link l’elenco completo.

Il padiglione 36 ospiterà, invece, gli artigiani del cibo: qui il pubblico potrà gustare alcuni piatti delle tradizioni gastronomiche bolognese, emiliana e di altre zone d’Italia.

A questo link l’elenco completo (15 food truck).

Nella galleria centrale, troveranno spazio i partner e gli sponsor dell’evento (qui l’elenco completo), nonché lo stand istituzionale FIVI con le celebri t-shirt, i grembiuli, le locandine delle ultime edizioni del Mercato e altri gadget firmati “Vignaioli Indipendenti”.

Da segnalare che sarà in vendita anche il brillante e ironico racconto di Davide Longo “Breve storia che ogni bambino può leggere a un vignaiolo indipendente e viceversa. Abbecedario per vignaioli e aspiranti tali”.

Inoltre, nell’area riservata a FIVI sarà allestita la mostra fotografica “The Times They Are a-Changin’”, realizzata per la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti da Stefano Berti, vignaiolo (romagnolo) di professione e fotografo per passione.

Il suo progetto fotografico, che riprende il titolo di una celebre canzone di protesta di Bob Dylan, ha assunto la forma di dieci pose nelle quali Berti racconta, con crudo realismo e ironia, la dura vita del vignaiolo alle prese con gli effetti del riscaldamento globale.

LE MASTERCLASS

Oltre che della gastronomia, il padiglione 36 sarà teatro anche di un ricco calendario di masterclass.

Organizzati in collaborazione con ALMA – La scuola internazionale di cucina italiana e con PAU – Panificatori Agricoli Urbani, i due appuntamenti in agenda domani sono targati FIVI e hanno come filo conduttore il tema “Tempo e generazioni: passato, presente e futuro dei vignaioli italiani”.

Il sipario sulle masterclass di domenica 24 novembre si alzerà alle 11.30 con “La ‘new wave’ di Mamoiada: i nuovi orizzonti del Cannonau”.

Il ‘risorgimento’ enologico di Mamoiada svela i nuovi orizzonti del Cannonau nell’assaggio dei vini di alcuni vignaioli particolarmente attivi negli ultimi anni. Questi produttori, profondamente radicati nel territorio, uniscono audacia e tradizione, per valorizzare le peculiarità del Cannonau e celebrare l’autenticità e il carattere della Sardegna.

I vignaioli di Mamoiada dialogano con Cataldo Calabretta, vignaiolo in Calabria.

In degustazione: Barbagia Rosso IGT “Ghirada Fittiloghe” 2021 – VikeVike, Rosso di Barbagia “Ghirada Garaunele A” 2021 – Esole, Cannonau di Sardegna DOC “Vinera” 2021 – Antonio Mele, Cannonau di Sardegna DOC “Brulleri” Ghirada Bruncu Boeli 2021 – Osvaldo Soddu, Barbagia Rosso IGT “Ghirada Ocruarana” 2021 – Teularju e Barbagia Rosso IGT “Tzappu” 2021 – Gungui Mariagiovanna.

In assaggio: Il Giglio Olio Treslizos monocultivar Semidana; Masoni Becciu Olio Concordu.

Alle 14.30, la masterclass “200 anni e non sentirli: il VinSanto di Barattieri” accenderà i riflettori su una tra le più antiche aziende dell’Emilia-Romagna, che da generazioni coltiva 35 ettari di vigneti esposti a Sud e raccoglie ancora manualmente le uve. Dal 1823 Barattieri è un produttore di riferimento specialmente per il VinSanto e ogni bottiglia racchiude la tradizione e il rapporto indissolubile con il territorio.

Alberica Rossi dialoga con Stefano Pizzamiglio, vignaiolo in Emilia-Romagna.

In degustazione: VinSanto di Albarola Val di Nure 1999 / 2003 / 2006 / 2010 / 2012.

In assaggio: Laura Zonin Olio blend di Bianchera, Frantoio e Nostrana.

INFORMAZIONI UTILI

Domani il Mercato dei Vini aprirà le porte ai visitatori alle 11.00 e resterà aperto fino alle 19.00.

I biglietti di ingresso possono essere acquistati in prevendita sul sito mercatodeivini.it.

Una volta giunti in bus o in taxi in Piazza della Costituzione, i visitatori potranno usufruire di navette gratuite che li porteranno all’ingresso Est Michelino.

Per chi si sposterà in auto, il parcheggio di riferimento sarà il multipiano Michelino: 5.500 posti, a pochi passi dagli ingressi Nord ed Est Michelino, e raggiungibile comodamente dall’uscita autostradale ‘Bologna Fiera’.

Per maggiori informazioni, clicca qui.

Il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti è un evento FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. È organizzato da BolognaFiere, con il patrocinio del Comune di Bologna e di Confcommercio Ascom Bologna. Sponsor Platinum: Crédit Agricole Italia. Media Partner: QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno.

 

Ufficio Stampa BolognaFiere
Daniela Modonesi
Ufficio Stampa FIVI
Axelle Brown Videau

Tutti i diritti riservati © 2024 – Email: nonsolomodanews@gmail.com 

Set con foto della prima giornata e dell’inaugurazione

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