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Partito il Tour de France. Dopo 111 anni la GRAND DÉPART FLORENCE ÉMILIE-ROMAGNE 2024

Il Tour de France 2024 che è in pieno svolgimento e che si concluderà a Nizza il 21 luglio p.v. è stata un’edizione storica per l’Italia e gli italiani amanti delle due ruote perché per la prima volta in 111 anni la partenza della Grand Boucle è scattata dall’Italia, precisamente da Firenze.

Alberto Bettiol

Sono state tre e mezza le tappe nel nostro Paese, tutte dedicate ad un campione leggendario del ciclismo: si è iniziato da Gino Bartali, passando per Marco Pantani e finendo con Fausto Coppi. La grand départ è stata fatta da Firenze e per una settimana si è tinta di giallo. Anche Pitti Immagine con BECYCLE (pittimmagine.com) ha voluto partecipare con una manifestazione dedicata alle due ruote. Una cosa importante da osservatore esterno, il Tour de France, quinto avvenimento sportivo per importanza, non è solo sport. L’impegno delle Regioni Toscana, Emilia-Romagna e Piemonte ha permesso che quello che poteva essere solo sognato fino a non molti anni fa si realizzasse. Il 27 giugno è stato molto bello vedere partire da Palazzo Vecchio i corridori delle 22 formazioni presenti al tour ed essere presentate sul piazzale Michelangelo con la città di Firenze sullo sfondo.  Pochi gli italiani in gara e tra questi il fresco campione italiano Alberto Bettiol.

Da residente in Emilia-Romagna devo sottolineare come l’ex presidente della Regione ed ora parlamentare europeo Stefano Boncaccini abbia fatto molto nel campo sportivo. Infatti, a seguito della pandemia del 2020, è riuscito a portare in Emilia eventi che senza il suo impegno non si sarebbero svolti, primi su tutti il campionato di ciclismo e il ritorno della Formula 1 a Imola. Ritornando al Tour de France, ecco le tappe italiane con i relativi vincitori:
Firenze – Rimini (29 giugno): Una tappa che ha toccato le regioni italiane Toscana, Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino. Il percorso è stato movimentato con continui saliscendi e una particolare attenzione alla salita di San Marino. Vincitore di tappa e prima maglia gialla Romain Bardet corridore della DSM-Firmenich PostNL.
Cesenatico – Bologna (30 giugno): Una tappa dedicata a Marco Pantani, che ha attraversato la Romagna e l’Emilia-Romagna. Vincitore di tappa Kevin Vauquelin, corridore della Arkea-B&B Hotels. La frazione di 199 km, che ha attraversato il colle di San Luca due volte, ha premiato la fuga di Vauquelin, partita nelle prime fasi di corsa. Il francese ha trionfato in solitaria in via Irnerio, dando alla Francia il secondo successo di filAl termine della tappa, è stato lo sloveno Pogacar a indossare la maglia gialla, simbolo del leader della classifica generale. Tuttavia, lo stesso tempo è stato registrato dal danese Vingegaard, rendendo la competizione ancora più avvincente.
Piacenza – Torino. Una tappa dedicata a Fausto Coppi che ha attraversato le provincie di Pavia, Alessandria, Cuneo e Torino. Vincitore di tappa Biniam Girmay  correidore della Intermarché Wanty. Girmay è il primo corridore eritreo a vincere una tappa al tour del France. L’eritreo ha così doppiato il successo colto a Jesi al Giro d’Italia 2022 nell’anno in cui conquistò anche la Gand-Wevelgem. Maglia Gialla Richard Carapaz.
Pinerolo – Valloire (2 luglio): Questa tappa è partita da Pinerolo e ha raggiunto la Francia2. Tadej Pogacar corridore della Uae Emirates ha vinto la quarta tappa, la Pinerolo-Valloire, di 139,6 chilometri: il ciclista sloveno ha staccato tutti i principali rivali sul colle del Galibier e si è ripreso anche la maglia gialla, strappandola al colombiano Richard Carapaz.
Nonsolomodanews ha avuto la possibilità di seguire il Tour de France a Firenze, Rimini e Bologna e di questo dobbiamo ringraziare Amaury Sport Organisation, organizzatore del Tour de France e molti altri avvenimenti, per averci concesso l’accredito al Tour de France. Da appassionato delle due ruote poter vedere da vicino campioni del calibro di Tadej Pogacar (vincitore dell’ultimo giro d’Italia), il campione del mondo in carica Mathieu Van der Poel e moltissimi altri e poterne far parte in qualità di inviato e fotografo è stato un privilegio che non dimenticheremo mai.

Bruno Angelo Porcellana

Crediti fotografici Bruno Angelo Porcellana
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