È stata inaugurata, alla presenza degli artisti Marco Baldassarri, Giulia Maglionico e Pegah Pasyar, la mostra collettiva ECLIPSIS a cura di Francesca Baboni, organizzata da Artesicura in collaborazione con Campogrande Concept presso il Teatro Arena del Sole di Bologna
Il progetto è stato creato con l’obiettivo di coniugare l’arte contemporanea e la sostenibilità ambientale attraverso la ricerca di alcuni artisti contemporanei e l’adozione dei punti 5 (uguaglianza di genere) e 13 (agire per il clima), dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU.
Non è casuale la scelta della data di presentazione di questa piccola collettiva di artisti, è un preludio infatti alle manifestazioni che si stanno per svolgere in vista della Giornata Mondiale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999 ogni 25 novembre.
Il titolo Eclipsis (che significa abbandono, venire meno e decadimento) riguarda il concetto di eclissi in quanto temporaneo oscuramento della ragione, determinato da una violenza che può essere fisica o psicologica, dettata da stererotipi, da una disattenzione verso il mondo, dalla negazione di una libertà e dei diritti.
Ogni artista in esposizione racconta la tematica della violenza e dell’abbandono con la sua cifra stilistica personale, proponendo opere anche inedite, suddivise in una sorta di piccole retrospettive personali.
Aspettando dunque il prossimo 25 novembre il visitatore seguirà un ideale fil rouge che intesse le storie e le immagini degli artisti, e si avvolge attorno a un obiettivo di sensibilizzazione per la drammatica situazione attraverso la potenza delle arti figurative, in grado di toccare le corde più intime dell’anima.
L’esposizione, organizzata dall’azienda Artesicura S.r.l di Reggio Emilia in collaborazione con Campogrande Concept, si sviluppa lungo i tre piani del foyer del Teatro Arena del Sole dal 14 novembre al 4 gennaio e vede la presenza di artisti dal curriculum nazionale e internazionale, : il fotografo Marco Baldassari, Giulia Maglionico, Pegah Pasyar.
Con questa mostra si conclude il ciclo che la stessa Emilia-Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale con Arena del Sole ha dedicato all’Arte per tutto il 2023 grazie alla collaborazione con Campogrande Concept, una successione di mostre che hanno toccato diverse tematiche e che spesso sono diventate cornici di eventi e talk dedicati.
Il lavoro di Giulia Maglionico, artista ironica e dissacrante che si muove tra il linguaggio pop e street, propone una nuova rilettura del fenomeno urgente e di grande attualità della violenza sulle donne, mettendo assieme riferimenti della storia dell’arte, la pubblicità, la favola e l’attualità politica. “Monna Lisa Purple Sunrise”, “Frida Kahlo Vogue” presentano una donna martoriata che ha subito violenza.
L’artista reinterpreta in chiave sarcastica e divertita anche il mondo pubblicitario maschilista anni ’50, in cui il concorso del dado classico Star si trasforma in una lotteria per trovare un vero uomo in chiave femminista, mentre il Mastro Lindo in una gomma che magicamente cancella i brutti ricordi dei propri ex.
Non manca il filone toys e cartoon con Barbie e Ken in versione Pink Revolution e la rivisitazione in chiave Pink Power del celebre cartone animato “Tigerman”.
Ma la violenza sulle donne si esprime anche nel razzismo nei confronti dell’aspetto fisico e dell’età, con un’attempata Barbie Life secrets unboxing e una Wonder Woman matura.
Infine, non manca l’attualità politica contemporanea, con un omaggio alla fotografia della celebre bambina afgana di McCurry che diviene una resiliente Cappuccetto Rosso contemporanea vittima del lupo cattivo talebano.
Il progetto di Marco Baldassari e Pegah Pasyar “Catalizzatore” si rivolge invece alla tematica ambientale, alla mimesi della vita e dell’abbandono, all’eclissi di una modalità di pensiero attivista e propositiva. L’ex fabbrica chimica altamente inquinante ora in degrado, architettura industriale degli anni ’30, viene illuminata dalla presenza dell’intervento pittorico delle miniature dell’artista iraniana, che ripopolano il luogo in rovina con la sua preziosità e raffinatezza. La natura prende il sopravvento dove avviene l’abbandono da parte dell’uomo e torna ad impossessarsi degli spazi attraverso la fotografia, che documenta il passaggio di transizione e l’avvicendarsi dei fatti.
Due culture che si fondono, Oriente e Occidente, con il tramite della tecnica antica del miniare, che catalizza e fonde assieme uomo e natura e al contempo due mondi differenti.
Durante il corso della mostra si terranno eventi collaterali tra cui un’esperienza di arte partecipata di Pegah Pasyar, “Respiro sottoterra” che farà interagire direttamente il pubblico inserendo piccoli semi e piante nella terra, riflettendo tramite uno specchio il gesto dell’inseminazione come genesi di una nuova libertà dalle imposizioni e dall’oscuramento.
Si ringrazia Campogrande Concept per aver compreso da subito la validità e la forza del progetto, collaborando alla definizione delle linee guida affinché il pubblico bolognese potesse apprezzare la sua importanza e le sue molteplici sfaccettature, da permettere un calendario eventi collaterali dedicato.
Eclipsis
a cura di Francesca Baboni
Marco Baldassari
Giulia Maglionico
Pegah Pasyar
14 novembre – 4 gennaio
Teatro Arena del Sole
via Indipendenza 44
Bologna
info : 051.2910910
ORARI : Martedì – Sabato 11 – 14 | 16:30 – 19
Domenica e Lunedì chiuso
EVENTO A CURA DI Artesicura s.r.l.
In collaborazione con Campogrande Concept
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