“Si ritorna a vivere” con questa frase, estrapolata da un colloquio con un espositore, si comprende bene come Pitti, pur nella limitatezza dei presenti causa pandemia, abbia dato il la e fatto pensare a un ritorno alla normalità. Certo, la normalità non è questa e i tamponi fatti per entrare in Fortezza da Basso ne è la tangibile testimonianza ma lo sforzo a ripartire c’è stato tutto e i dati, forniti alla chiusura della manifestazione lo testimoniano.
Dal 30 giugno al 2 luglio, ci sono stati circa 6mila operatori, di questi i buyer sono stati oltre 4mila, con una percentuale complessiva di compratori esteri di poco inferiore al 30%, tutti intervenuti per la centesima edizione di Pitti Uomo cui si è affiancato anche Pitti Bimbo. Sono stati 338 i brand maschili che hanno partecipano sia in Fortezza sia su Pitti Connect; 57 i brand solo sulla piattaforma digitale per un totale di 395 adesioni, di cui il 28% proveniente dall’estero. Sono stati 113 i brand kidswear in totale, di cui 68 provenienti dall’estero, il 60% del totale, 71 i brand che hanno partecipano sia in Fortezza sia su Pitti Connect, 42 i brand solo su Connect. La presenza internazionale è stata adeguata al periodo con brand provenienti dall’Europa ma anche dagli Stati Uniti e dal Canada per non parlare della Turchia. La manifestazione chiude con un lume di speranza che si spera diventi un luce sempre più viva. Arrivederci a Pitti Uomo 101 dall’11 al 14 gennaio 2022.
Testo e Servizio fotografico a cura di Bruno Angelo Porcellana – Le fotografie possono essere utilizzate citando i crediti. Nel caso si vogliano fotografie in HD, inviare email.
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