Interviste Modelle

Laura Opsi, modella pronta alla ripartenza

Nonsolomodanews ha il piacere di presentare ai propri lettori la modella Laura Opsi. Laura ad essere modella è anche studentessa universitaria. Il <<lockdown>> sta per terminare, anche se, è sotto gli occhi di tutti, la situazione non è del tutto rientrata, anzi. L’intervista è stata fatta durante il blocco e le risposte fanno riferimento a quel periodo. Ringrazio Laura per averci concesso questa lunghissima intervista e auguriamo ai nostri lettori buona lettura.

Ciao, benvenuta su Nonsolomodanews, ti vuoi presentare? “Mi presento, sono Laura nata a Lecco il 9 aprile 1999, sono alta 1.75, misure fisiche- seno: 85, vita: 61, fianchi: 87, numero di scarpe: 39, colore capelli: castano chiaro, ricci e lunghi fino alla vita, colore occhi: neri. Mi definisco una ragazza solare, empatica, innamorata della vita, sempre pronta ad aiutare gli altri, d’altro canto sono anche parecchio determinata, puntigliosa e perfezionista per certi aspetti”.

Ciao, come stai affrontando la quarantena da Covid-19? “Purtroppo la quarantena non è facile per nessuno. Sto cercando di affrontarla nel migliore dei modi, facendo tanta attività fisica e mangiando sano. Ogni tanto mi diletto in esperimenti culinari, In questi giorni ho riscoperto le mie passioni senza trascurare l’attività di studio quotidiana. Qualche crollo emotivo capita ma cerco subito di sedarlo parlandone con la mia famiglia”.

 A giorni riapriranno le attività, quale sarà la prima cosa che farai? “Bhè per prima cosa cercherò di dare ulteriore valore e di godermi ogni istante possibile senza darlo per scontato. Appena le attività ce lo consentono vorrei bere un <<banale>> cappuccino con la mia famiglia, ridere e scherzare in maniera più spensierata. Fare una bella passeggiata e assaporare nuovamente un briciolo di libertà ritrovata, ammirando il paesaggio e i colori del cielo. Un’altra cosa di profondo valore per me che vorrei fare, è vedere le mie amiche e trascorrere del tempo con loro”.

Quale idea ti sei fatta in merito alla emergenza sanitaria e del blocco totale che c’è stato? “Un parere puramente personale, penso che avremmo dovuto riscontrare prima l’effettiva gravità del virus. E non prendere il problema “sotto gamba” o renderlo di poco conto. È anche vero che non eravamo ancora coscienti del pericolo che stavamo correndo (che tuttora stiamo correndo). Forse questa manovra preventiva avrebbe evitato diversi contagi e morti. E i focolai sarebbero stati molti di meno. Per non parlare dei nostri poveri medici ed infermieri costretti a turni allucinanti, rischiando la loro stessa vita e non vedendo per molti giorni la famiglia. Ecco il mio pensiero in quasi tutti i giorni dall’inizio dell’Epidemia è rivolto a loro e a tutte le persone malate che stanno lottando con tutte le loro forze. Concludendo penso che nel nostro paese è mancata la tempestività. Si è preso il tutto con troppa leggerezza. Per quanto riguarda il blocco è stata una mossa necessaria che ha causato diversi problemi sia economici che riguardante la salute mentale delle persone coinvolte. Ma per lo meno ci ha permesso di riscoprire i nostri affetti e salvaguardare la salute di noi stessi e degli altri, in aggiunta l’ambiente ne ha beneficiato, regalandoci aria più pulita con l’inquinamento meno presente in diverse città d’Italia. (un grazie speciale a tutte le persone che hanno continuato a lavorare durante il virus garantendoci i rifornimenti e il sostentamento necessario)”.

Pensi che la segregazione possa mettere in discussione la salute mentale delle persone? “Sì certo. Prendendo me stessa come esempio, spesso per evadere dai pensieri e dalle situazioni che mi turbano cerco di uscire e di svagarmi il più possibile. Non potendo più farlo durante il blocco mi sono sentita persa ed arrabbiata per qualche giorno, cadendo nei miei crolli emotivi più volte, oppure ancora peggio mi fissavo su delle cose in maniera maniacale, escludendo tutte le altre. Poi dandomi una scossa mi sono resa conto di dover far fruttare al meglio il mio tempo a disposizione. Facendo riferimento alle tante persone che vivevano la mia stessa situazione mentale (intrappolate dall’emotività e dagli eventi). In sintesi bisogna sempre reagire e non piangersi addosso perché il vero problema continua ad essere là fuori”.

Come trascorri il tempo e come ti stai organizzando, come si svolge la tua giornata tipo ora? “Quando non ho le video-lezioni cerco di alzarmi comunque ad un orario decente per fare una ricca colazione ed iniziare la giornata con il piede giusto. (spesso per colazione alterno yogurt greco con pancake proteici ai frutti di bosco). In seguito analizzo le cose che devo fare o che mi sono prefissata. Studio e rileggo gli appunti in preparazione di un esame e quando mi concedo una pausa faccio uno spuntino, prendo il sole e mi preparo una bella tazza di tè verde. A queste attività alterno allenamenti e ricette culinarie da sperimentare. In più tutti i giorni cerco di sentire le mie amiche tramite videochiamate e messaggi. Dedico una fetta del mio tempo a prendermi cura di me stessa con semplici rituali di bellezza come una maschera per il viso o altro, in modo da sentirmi sempre a mio agio e in forma”.

Tu quando ti muovi da casa indossi sempre con mascherina e guanti? “Sì sempre. Anche se la mascherina spesso mi opprime, ma sono di naturale importanza e vanno indossati accuratamente per proteggere noi stessi e gli altri. Dobbiamo fare tutto il possibile e rendere i nostri sforzi effettivi e duraturi”.

Come si sono modificati i rapporti con le altre persone? “Per quanto riguarda i rapporti con i miei famigliari e amici sono rimasti sempre gli stessi anzi posso affermare che siamo diventati ancora più uniti come se fossimo stretti in un lungo abbraccio. Purtroppo con le persone considerate estranee non posso descrivere la stessa situazione poiché vedo molta diffidenza e paura con il semplice fatto che ora ognuno di noi per l’altra persona è il “nemico”. Poi il fatto del distanziamento sociale non ha giovato ai rapporti purtroppo siamo costretti a scansare le persone come birilli e non possiamo farci nulla ma solo resistere per evitare maggiori contagi e ulteriori gravi conseguenze e perdite umanitarie”.

Tu sei una modella, che cosa ti manca di più? “Può sembrare inusuale ma mi manca molto l’ebbrezza di scendere in passerella come se fosse sempre la prima volta. L’agitazione, l’emozione che ti coglie puntualmente, l’attimo prima mi sento con le gambe fatte di gelatina! Ma poi in uno solo momento quando metto un piede davanti all’altro mi rendo conto di essere consapevole, ricca di sentimenti, lascio andare tutto e la libertà mi invade con la certezza di essere costantemente padrona di me stessa. L’ambiente della moda è come un quadro fatto di tante sfumature colorate e ricco di significati”.

Hai paura e se si, di che cosa in modo particolare? “Sì certo che ho paura, sarebbe difficile negarlo. Temo che la mia famiglia e i miei cari possano essere contagiati, ho paura per il mondo e per il tempo che passa inesorabilmente, per certi versi mi sento totalmente impotente verso questa situazione che stiamo vivendo. Mi sembra come di correre e non raggiungere mai la fine”.

Come sei normalmente di carattere? “Sovra citando la mia descrizione di prima mi considero una persona solare, profonda, genuina, empatica con i piedi piantati per terra. So essere anche parecchio determinata, puntigliosa e permalosa per certi aspetti ma quando sbaglio cerco sempre di rimediare”.

Tra la condivisione degli spazi e il non poter fare le cose che normalmente facevi prima, quale dei due ti da maggiormente fastidio o lo stai vivendo male? “Credo che l’aspetto della condivisone sia stato il meno per me, io e la mia famiglia siamo molto uniti perciò siamo riusciti a gestire i vari spazi personali nel migliore dei modi, garantendo spesso una serena convivenza. Anche se le discussioni non sono mancate! Sento la mancanza costante delle attività che facevo prima della quarantena, infatti i primi giorni ho rimuginato parecchio sulla cosa, ma mi sono resa conto che il benessere e la salute di tutti sono la priorità assoluta. Dobbiamo cercare di preservarlo anche con misure drastiche”.

Come fai a stare in contatto in modo particolare con i tuoi amici? “Per prima cosa cerchiamo di sentirci al telefono il più possibile, restando in chiamata anche fino a tarda sera. Poi ci scambiamo frequentemente messaggi quotidiani. Nonostante tutto, sento la loro vicinanza anche a distanza abbiamo un legame speciale”.

Usi la videochiamata per tenerti in contatto con le altre persone? “Si è davvero un ottimo metodo, perché anche attraverso uno schermo puoi vedere il volto e il sorriso della persona con cui stai parlando”.

Sei una persona curiosa? “Sì mi sono sempre definita curiosa o almeno cerco di esserlo. Mi piace apprendere e scoprire cose nuove in tutti i campi, cerco sempre di imparare. Sono affascinata da chi riesce ad incantarti e a suscitare una sagace curiosità solo con le parole. Penso che la passione di vedere qualcuno raccontare con tanta intensità un tema in particolare, spinga le persone a essere ancora più curiose e con voglia di conoscere”.

Tu che hai sfilato a Milano per la MFW, tempo fa Giorgio Armani ha detto che la moda deve essere ripensata dopo la fine della pandemia, basta con la moda fast…basta con le passerelle con toccata e fuga… che cosa ne pensi? “Penso da sempre che Giorgio Armani sia uno stilista saggio, di immenso valore e prestigio, lo ammiro molto. È sempre diretto è chiaro su quello che pensa. La moda ha da sempre subito diversi mutamenti nel corso degli anni possiamo definirla come un serpente che ad ogni stagione cambia la sua pelle velocemente. Sarebbe bello riscoprire un concetto di moda più <<lenta>> fatta di momenti stanti e collezioni aderenti alle stagioni in corso senza più correre troppo, un tipo di concezione dove il singolo particolare viene notato”.

Cosa ne pensi della chirurgia estetica? “La chirurgia estetica è una scelta. Io personalmente non sono contro poiché se una persona non sta bene con il proprio corpo, a tutto il diritto di cambiare qualche dettaglio che non la soddisfa e la fa sentire a disagio. Ma questo non significa che deve farlo per piacere agli altri ma solo per sentirsi bene con stessa e guardarsi con occhi nuovi. La cosa a cui mi sento di dare il mio disappunto sono gli stereotipi di bellezza che ci vengono propinati, come se dovessero spingere le persone a cambiare per forza per diventare tutti uguali e a detta loro “belli”. Quando secondo me l’essenza della bellezza sta nella diversità scoprire e preservare qualcosa che nessuno ha, ci rende unici e insostituibili. Per questo su me stessa non mi rifarò mai nulla, sono scelte”.

Se avessi la bacchetta magica, quale parte del corpo vorresti modificare? “ Il naso (ma mi rende unica tornando al concetto, quindi non posso considerarlo una vera e propria modifica)”.

Oltre che fare la modella tu stai studiando. Pensi che il mondo della moda possa essere il tuoi mondo per il futuro o hai un piano b? “La strada è ancora lunga essendo che ho in prospettiva di proseguire il percorso facendo la laurea magistrale a ciclo unico di cinque anni. Ci ho riflettuto a lungo perché sono scelte da fare con estrema consapevolezza. Tornando al punto della domanda, spero che il mondo della moda possa continuare ad essere il mio futuro. Vorrei evolvere sempre in meglio. Il mio piano B invece comprende l’Arte che si collega anche con il mio percorso di studi, vorrei diventare un critico d’arte, oppure sono sempre aperta a nuove strade non voglio escludere nulla”.

Quale musica ti piace? “La musica Latina (mi fa impazzire) Ma anche i gruppi musicali pop”.

Artista preferito? “Maluma – J Balvin – Ozuna  (musica Latina) Maroon5 – Coldplay (gruppi pop Inglesi/statunitensi) “

Qual è il tuo colore preferito? “Blu Cobalto e Acquamarina “

Quali sono le tue passioni? “Dipingere, il disegno, scrivere, leggere libri, in particolare tutta l’arte in generale. La danza e i suoi diversi stili anche se prediligo i balli latino americani (tanto che frequento un corso dove una mia amica insegna e spesso mi aiuta ad esercitarmi anche a casa, adesso invece lo facciamo in videochiamata)”.

In passato hai calcato passerelle in concorsi di bellezza? “Una volta a 14 anni ho preso parte ad un concorso al mare, è stata una delle mie prime esperienze “

Da donna, pensi che sfilare in costume su una passerella sia lesivo della dignità della donna? “Anche su questo tema ho sentito opinioni diverse. Molte volte espresse con parecchia discriminazione. Io penso che una donna può sfilare come vuole, il costume non è affatto lesivo alla sua dignità. ma tutto diventa frutto di disparità nel momento in cui qualcuno ne parla in maniera dispregiativa o come se fosse una cosa passatemi il termine “indecente”, a volte direi che c’è questo pudore eccessivo come se il minimo passo o falso o la pelle che si vede possa in qualche modo ledere o rendere la persona meno “rispettabile”. Dobbiamo soverchiare queste convinzioni e cercare di comprendere che le cose non devono più essere viste con velata malizia”.

Come ti sei avvicinata al mondo della fotografia? “Attraverso la visita di diverse mostre fotografiche e tramite una mia amica che ha una forte passione. Poi piano piano sentivo la necessità impellente di sperimentare e provare a stare davanti all’obbiettivo”.

Che cosa ti da maggior soddisfazione in una fotografia? “La forte carica emotiva. Quando guardi con una sola occhiata l’immagine e riesci a carpirne il significato. Un altro aspetto sono i dettagli, penso che siano indispensabili e facciano la differenza”.

Ci racconti la tua prima volta davanti alla macchina fotografica? “La mia prima volta davanti all’obbiettivo me la ricordo bene. Ero impacciata non sapevo come mettermi in posa pensavo solo al fatto che dovevo fare del mio meglio. Non ero sciolta, poi in un secondo momento ho lasciato l’ansia da parte e ho messo in scena la vera me stessa e ho immaginato cosa volessi trasmettere in foto, così mi è sembrato il tutto più naturale questo anche grazie ai suggerimenti del fotografo”.

In una tua fotografia di ritratto che cosa noti immediatamente? “L’intensità dello sguardo e l’espressività”.

Quali sono le tue sensazioni quando vieni fotografata? “Mi sento completamente a mio agio libera di fare ciò che amo”.

Quali sono i generi fotografici che ti piacciono e perché? “Prediligo e preferisco i seguenti generi: ritratto (portrait), Fashion, Glamour e Street photography. Il motivo è perché riescono a far emergere la mia personalità. Sono accattivanti e mi piace Il risultato di “stile” che riesce ad ottenere l’immagine”.

Cosa significa per te femminilità? “Eleganza nei modi e nei gesti”.

Qual è il capo di vestiario che ami di più e quello di meno? “I capi che amo di più sono sicuramente i completi/coordinati gonna e top, talvolta sostituisco la gonna con il pantalone (a zampa preferisco), Senza escludere gli abiti lunghi e corti. In sostanza il capo che mi piace meno sono senz’altro i pantaloni detti <<da ciclista>> che arrivano al ginocchio”.

Scarpe basse o tacchi? “Io opto quasi sempre per i tacchi, mi piacciono un sacco! (scarpe basse per fare sport o lunghe passeggiate. Oppure quando ho i piedi distrutti dai tacchi)”.

Un accessorio che non manca mai quando esci da casa? “Il mascara, anche quando faccio un trucco basico (basic) lo metto sempre”.

Qual è il tuo rapporto con la tecnologia? “Ho un buon rapporto per quanto riguarda l’aspetto tecnologico ma cerco sempre di usarla con una certa moderazione e diligenza”.

Dovessi scegliere tra internet e smartphone, quale dei due scarteresti e perché? “Lo smartphone con qualche dubbio. Ma molte volte credo che disintossicarsi sia meglio, poiché mi capita di guardarlo parecchie volte al giorno, (anche per lavoro), e spesso mi distraggo non godendomi a pieno gli attimi quotidiani. Poi avendo tutto a portata di clik è facile <<perderci>> molte ore sia per un motivo che per un altro”.

In ordine di preferenza quali sono i tuoi Social preferiti? “Instagram – Facebook (Sono quelli che utilizzo maggiormente)”.

La rete in questi periodi è sotto pressione, nel caso non ci fosse più internet, pensi che le relazioni personali migliorerebbero o… “Credo le interazioni interpersonali siano fondamentali e dipendono molto dalle nostre azioni e da come vogliamo costruirle. Quando esco con una persona, io non guardo mai il telefono non mi viene neanche voglia, mi concentro completamente sul mio interlocutore e spesso passano le ore così, penso che i movimenti della labbra, le emozioni, il sorriso lo puoi vedere anche attraverso lo schermo di un cellulare ma quando lo vedi dal vivo è tutta un’altra storia, a volte forse tendiamo ad usare internet anche durante le conoscenze più disparate perché permette un botta e risposta “fast “, un preludio dove puoi studiare e riflettere che cosa scrivere, invece nel faccia faccia magari sei in imbarazzo, oppure non ti vengono in quel momento le parole che vorresti usare. Penso che sia tutto molto vero e genuino. Con questo non voglio condannare le chat e internet anzi in questi momenti di quarantena sono state il nostro metodo di comunicazione più frequente e ci ha permesso nonostante tutto, di restare vicino alle persone che amiamo e di ascoltare le notizie in tempo reale”.

 

Che cosa significa inseguire un sogno per te? “Per me significa mettere tutta me stessa, anima e corpo per raggiungere il mio sogno, aggrapparmi e stringerlo. Senza calpestare gli altri, penso che la chiave sia l’umiltà”.

Ultima domanda, che cosa vuoi dire alle persone che in questo momento, a rischio della loro incolumità fisica, stanno lavorando permettendo all’Italia di andare avanti anche se a scartamento ridotto? “Un immenso, enorme GRAZIE a quegli uomini e donne straordinari, che ci hanno permesso di vivere e non di sopravvivere. Garantendoci sostentamento e aiuto a rischio della loro stessa vita. Sembra poco un grazie ma è la parola che racchiude un cerchio composto dai loro sacrifici e dalla paura, dove nonostante tutto questo hanno continuato a fare <<il proprio lavoro>> (e di più) per noi. Esprimo la mia immensa gratitudine e spero che venga a loro sempre riconosciuta”.

Grazie!

Bruno Angelo Porcellana

Le fotografie sono fornite da Laura Opsi – I diritti appartengono ai relativi fotografi.
Tutti i diritti riservati © 2020– Email: nonsolomodanews@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

 

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