Nonsolomodanews ha il piacere di presentare ai propri lettori Petya Bogdanova. Di origine bulgara, Petya vive a Milano e studia all’università economia. Modella con la passione per il cinema e per questo sta pensando di iscriversi a qualche scuola di recitazione. Ringraziamo Petya per questa intervista e auguriamo buona lettura ai nostri lettori.
Ciao, benvenuta su Nonsolomodanews, ti vuoi presentare? “Ciao, mi chiamo Petya Bogdanova. Sono nata in Bulgaria l’11 marzo 1994, ma da sei anni ormai abito a Milano”.
Ciao, come stai affrontando questi ultimi giorni di quarantena da Covid-19? “Mi sento come una bambina durante i giorni prima di Natale. Posso dire che questa quarantena mi è stata utilissima per capire il vero senso della parola libertà”.
A giorni riapriranno tutte le attività, quale sarà la prima cosa che farai? “Farò un giro lunghissimo per tutta Milano e tornerò a visitare quei posti del cuore che non vedo da molto, troppo, tempo”.
Quale idea ti sei fatta in merito alla emergenza sanitaria e del blocco totale che c’è stato? “Onestamente, il blocco totale è stato un gran sacrificio per tutti, in primis per le famiglie. Ma penso sia stato inevitabile e ora i risultati si incominciano a vedere. Del resto, solo con i sacrifici si raggiungono grandi risultati”.
Pensi che la segregazione possa mettere in discussione la salute mentale delle persone? “Sì, penso che questo sia un rischio concreto, soprattutto per la parte più debole della popolazione. Motivo in più, per dimostrare il grande valore della solidarietà e della vicinanza”.
Come trascorri il tempo e come ti stai organizzando, come si svolge la tua giornata tipo ora? “Mi alleno, leggo libri e guardo serie TV. Volendo trovare il lato positivo, è stata l’occasione giusta per ritagliare un po’ di tempo per me stessa”.
Tu quando ti muovi da casa indossi sempre con mascherina e guanti? “Certo, il senso di auto responsabilità è molto importante”.
Come si sono modificati i rapporti con le altre persone? “Purtroppo, questa pandemia ha inevitabilmente influito sui rapporti interpersonali. Ma è proprio nei momenti più bui che si riconoscono i veri amici”.
Tu sei una modella e hai delle origini bulgare, che cosa ti manca di più? “I miei amici e la mia famiglia”.
Hai paura e se si, di che cosa in modo particolare? “Non ho paura di nulla; io penso che quando si ha paura, la situazione peggiora da sé. Non ha senso avere paura; se una cosa deve succedere, succede ugualmente”.
Come sei normalmente di carattere? “Sono una persona molto tranquilla, dolce e per niente aggressiva”.
Tra la condivisione degli spazi e il non poter fare le cose che normalmente facevi prima, quale dei due ti da maggiormente fastidio o lo stai vivendo male? “Mi danno fastidio entrambe queste situazioni; mi sento come una prigioniera senza avere colpa”.
Come fai a stare in contatto in modo particolare con i tuoi amici? “Con i social media”.
Usi la videochiamata per tenerti in contatto con le altre persone e in modo particolare con i tuoi parenti? “Sì, i miei parenti, come già detto, sono tutti in Bulgaria. La videochiamata è l’unico prezioso modo per star loro vicina in un periodo così difficile”.
Tu stai frequentando l’ultimo anno di università. L’insegnamento da distanza come lo hai vissuto? “In questo momento ho trascurato un po’ i miei studi di economia, per seguire il mondo del cinema, dove mi piacerebbe tanto lavorare”.
Pensi che ti laureerai online e non di persona. “Penso di riuscire a laurearmi di persona”.
Sei una persona curiosa? “Sì, la curiosità è donna”.
Quale musica ti piace? “Dipende dalla situazione; in linea di massima ascolto tutto”.
Artista preferito? “Mi piace Robbie Williams”.
Qual è il tuo colore preferito? “Bianco è il colore perfetto”.
Quali sono le tue passioni? “Indubbiamente il cinema; sto pensando di iniziare a studiare recitazione”.
Da donna, pensi che sfilare in costume su una passerella sia lesivo della dignità della donna? “No, anzi penso che il corpo femminile sia una grande opera d’arte. Perché non ammirarlo?”
Come ti sei avvicinata al mondo della fotografia? “Già piccola mi divertivo a stare di fronte all’obiettivo”.
Che cosa ti da maggior soddisfazione in una fotografia? “Sicuramente riconoscere le emozioni che la fotografia trasmette. Ogni foto ha una sua storia”.
Ci racconti la tua prima volta davanti alla macchina fotografica? “Avevo sedici anni e mi sono iscritta in un’agenzia in Bulgaria”.
In una tua fotografia di ritratto che cosa noti immediatamente? “I difetti. Sono una persona perfezionista e mi sembra di poter sempre fare di meglio”.
Quali sono le tue sensazioni quando vieni fotografata? “Sento di amare il mio lavoro”.
Quali sono i generi fotografici che ti piacciono e perché? “Mi piacciono tutti”.
Cosa significa per te femminilità? “La femminilità è eleganza; non sopporto le donne volgari”.
Qual è il capo di vestiario che ami di più e quello di meno? “Dipende dall’occasione in realtà”.
Scarpe basse o tacchi? “Tacchi sempre”.
Un accessorio che non manca mai quando esci da casa? “Il sorriso”.
Qual è il tuo rapporto con la tecnologia? “Non sono brava con la tecnologia; sono una ragazza all’antica”.
Dovessi scegliere tra internet e smartphone, quale dei due scarteresti e perché? “Sono la stessa cosa; in fin dei conti lo smartphone funziona tramite Internet”.
In ordine di preferenza quali sono i tuoi Social preferiti? “Il mio social preferito rimane il contatto face to face”.
La rete in questi periodi è sotto pressione, nel caso non ci fosse più internet, pensi che le relazioni personali migliorerebbero o… “Migliorerebbero, di sicuro”.
Che cosa significa inseguire un sogno per te? “Per me i sogni sono il senso della vita”.
Ultima domanda, che cosa vuoi dire alle persone che in questo momento, a rischio della loro incolumità fisica, stanno lavorando permettendo all’Italia di andare avanti anche se a scartamento ridotto? “Posso dire loro solo un grande e sentito grazie”.
Grazie!
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