Nonsolomodanews ha il piacere di presentare ai propri lettori Giada Bordoni, appassionata di moda e fotografia. Siamo quasi al termine del lockdown duro ma come abbiamo fatto in altre interviste, abbiamo chiesto a Giada di raccontarci come sta trascorrendo questo periodo di quarantena a causa del virus e presentarsi ai lettori. Ringraziamo Giada e auguriamo ai lettori di Nonsolomodanews.
Ciao, benvenuta su Nonsolomodanews, ti vuoi presentare? “Ciao, mi chiamo Giada ho 19 anni e sono nata il 1 ottobre 2000 a Bologna. Le mie misure sono: seno 70, vita 66 e fianchi 87. Sono alta 1.65 m e porto il 38 di scarpe. Ho i capelli lunghi biondo cenere e gli occhi verdi. Sono una ragazza dolce, gentile, tranquilla e sensibile”.
Ciao, come stai affrontando la quarantena da Covid-19? “Quando ti dicono che non puoi più uscire e vedere nessuno è un po’ un trauma ma poi ti rendi conto che è giusto cosi, che è l’unico modo e purtroppo anche se è difficile devi accettare la situazione e il fatto che la vita sia cambiata”.
Quando hai saputo che non potevi muoverti da casa se non per casi urgenti e indifferibili, quale è stato il tuo primo pensiero “Non poter più vedere e abbracciare le persone e fare le cose che solitamente facevo”.
Quale idea ti sei fatta in merito alla emergenza sanitaria? “Penso che non eravamo abituati a un emergenza di questo tipo. E’ la prima volta che succede in Italia”.
Con chi stai condividendo l’esperienza? “Con mia mamma perché vivo con lei”.
Pensi che questa condizione possa mettere in discussione la salute mentale delle persone? “Beh in questo periodo penso un po’ tutti siano più fragili psicologicamente”.
Come trascorri il tempo e come ti stai organizzando, come si svolge la tua giornata tipo ora? “Ascolto musica, guardo i film al computer, sento le mie amiche e faccio gli esercizi per mantenermi in forma”.
Pensi che i provvedimenti del Governo siano sufficienti per affrontare l’emergenza? “Penso stiano facendo il possibile, non è facile gestire una situazione come questa. Anche noi da parte nostra stiamo facendo dei sacrifici, ma sono necessari per salvaguardare la salute di tutti quanti”.
Tu quando ti muovi da casa indossi sempre con mascherina e guanti? “Assolutamente si. Mascherina chirurgica e guanti quando faccio la spesa”.
Chi fa la spesa? ”Io o mia mamma”.
Come si sono modificati i rapporti con le altre persone? “I rapporti sociali con le persone sono cambiati. Naturalmente manca il contatto fisico”.
Tu sei un’aspirante modella, rispetto ai tempi pre corona virus, oltre al fatto di non potersi muovere da casa, che cosa ti manca? “Modella non direi ahah, comunque mi manca la mia quotidianità, poter uscire con le amiche, fare una passeggiata all’ aria aperta…mi mancano anche le cose più semplici, quelle più banali. Sicuramente da questa esperienza impareremo a non dar più nulla per scontato”.
Come ti informi dell’evolvere della pandemia? “Tramite la tv e internet”.
Hai paura e se si, di che cosa in modo particolare? “Un po’ sì, ma penso sia normale”.
Come sei normalmente di carattere? “Sono una persona tranquilla, disponibile, simpatica, mi piace divertirmi e viaggiare”.
Come si sta modificando il tuo umore con il passare del tempo? “Restando sempre chiusi in casa certamente l’umore non è dei migliori. In alcuni momenti mi sento triste e nostalgica”.
Condividere spazi e non poter fare le cose che normalmente facevi prima, che cosa ti manca di più? “Tutto. Mi manca la libertà”.
Come fai a stare in contatto in modo particolare con i tuoi amici? “Whatsapp e videochiamate”.
Usi la videochiamata per tenerti in contatto con le altre persone? “Si”.
Sei una persona curiosa? “Si, molto. Mi piace vedere posti nuovi e diversi”.
Qual è il tuo colore preferito? “Non ne ho uno preferito. I colori mi piacciono un po’ tutti”.
Quali sono le tue passioni? “Mi piace molto ballare (ho fatto per tanti anni danza classica e per due anni hip hop) la moda e la fotografia”.
Quale musica ti piace? Artista preferito? “Ascolto musica pop, rap, reggaeton. Non ho proprio un cantante preferito”.
Da donna, pensi che sfilare in costume su una passerella sia lesivo della dignità della donna? “Assolutamente no. Penso siano altre le cose per cui una donna possa perdere la dignità”.
Che cosa ti da maggior soddisfazione in una fotografia? “Riguardando le foto il fatto di essere venuta bene”.
Ci racconti la tua prima volta davanti alla macchina fotografica? “Quando ho fatto le prime foto ero tesa e mi veniva da ridere perché ero molto imbarazzata. Alla fine mi sono divertita molto”.
In una tua fotografia di ritratto che cosa noti immediatamente? ”Gli occhi e l’espressione”.
Quali sono le tue sensazioni quando vieni fotografata? “A volte all’inizio sono un po’ imbarazzata poi mi sciolgo e mi concentro sulle foto”.
Quali sono i generi fotografici che ti piacciono e perché? “All’aperto con dei bei paesaggi sullo sfondo, elegante e in intimo perché lo trovo molto sensuale. Chiaramente senza mai sfociare nella volgarità”.
Cosa significa per te femminilità? “Per me femminilità vuol dire grazia, finezza e sensualità”.
Qual è il capo di vestiario che ami di più e quello di meno? “Mi piacciono molto i jeans/pantaloni a vita alta e i vestiti. Il capo che mi piace di meno e che non uso è la camicia”.
Scarpe basse o tacchi? “Tacchi. Poi dipende dalle occasioni”.
Un accessorio che non manca mai quando esci da casa? ”Il cellulare e la borsa”.
Qual è il tuo rapporto con la tecnologia? “Come conoscenza della tecnologia non mi ritengo una molto tecnologica”.
Dovessi scegliere tra internet e smartphone, quale dei due scarteresti e perché? “Uno smartphone senza internet vale poco quindi sceglierei internet”.
In ordine di preferenza quali sono i tuoi Social preferiti? “Whatsapp, Instagram e Facebook”.
La rete in questi periodi è sotto pressione, nel caso non ci fosse più internet, pensi che le relazioni personali migliorerebbero o… “Non riuscirei neanche a immaginarmi come sarebbe tutta questa situazione se non avessimo internet. E’ l’unico mezzo che ci permette di restare in contatto con le altre persone e con il mondo esterno”.
Che cosa significa inseguire un sogno per te? “Essere convinti di perseguire quella strada e crederci fino in fondo”.
Ultima domanda, che cosa vuoi dire alle persone che in questo momento, a rischio della loro incolumità fisica, oltre al personale sanitario, stanno lavorando permettendo all’Italia di andare avanti anche se a scartamento ridotto? “Vorrei dirgli grazie davvero per tutto quello che fanno per noi ogni giorno. Li ammiro molto. Spero troveranno un vaccino presto e di lasciarci tutto questo alle spalle”.
Grazie!
Grazie a te!
Bruno Angelo Porcellana
Le immagini sono fornite da Giada Bordoni – I crediti appartengono ai relativi fotografi
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