Fiere Salone del Mobile

63° Salone del Mobile.Milano: la design industry al centro del Mondo

Paolo Sorrentino

Dall’8 al 13 aprile, negli oltre 169.000 mq di superficie espositiva sold out, l’edizione numero 63 del Salone del Mobile.Milano è pronta ad accogliere più di 2.100 espositori, di cui – a conferma della natura dinamica della Manifestazione – 168 brand per la prima volta al Salone e 91 di ritorno, con una presenza sempre più consistente dall’estero. Stessa tendenza per i decisori, buyer, progettisti, investitori in arrivo a Fiera Milano, Rho da più di 150 Paesi. Un risultato reso possibile grazie all’impegno di Salone nell’ideare format ed esperienze che alimentano processi creativi, visione strategica, modelli di produzione e distribuzione, in un dialogo aperto tra la design industry e l’immaginario dei protagonisti di un Programma Culturale di primissimo piano, volto a stimolare una visione strategica sempre più ampia, multidisciplinare, connessa al futuro.

Con numeri che ne consolidano il successo, nel segno di un costante percorso di evoluzione, la 63a edizione del Salone del Mobile.Milano si annuncia, ancora una volta, evento leader internazionale di settore per DNA storico, numero di operatori, fatturato complessivo e qualità della proposta di una manifattura industriale che, grazie ai riflettori del Salone, entra in connessione con il Mondo con un’offerta senza uguali, in termini di estetica, innovazione funzionale e tecnologica, ricerca sui materiali, attitudine nel trasformare le sfide della sostenibilità in vantaggio competitivo.

Quattro i Progetti Speciali del Programma Culturale 2025: due in città, due nei Padiglioni del Salone. Il primo a inaugurare al pubblico, il 6 aprile, in un ponte ideale con Art Week, sarà l’installazione Robert Wilson. Mother, al Museo della Pietà Rondanini – Castello Sforzesco, un’“opera totale” dedicata al capolavoro di Michelangelo, riconosciuto, insieme all’Ultima Cena di Leonardo, come l’opera d’arte più iconica di Milano. L’ultimo annunciato è Library of Light dell’artista britannica Es Devlin, una potente esperienza performativa allestita nel Cortile d’Onore della Pinacoteca di Brera: un “faro di sapere”, con oltre 2.000 volumi selezionati e donati da Feltrinelli per celebrare il valore della conoscenza. Due le installazioni in fiera, dove ai Pad. 22-24, lo sguardo visionario del regista premio Oscar Paolo Sorrentino, affiancato dalla scenografa Margherita Palli e dal tessuto sonoro di Max Casacci, porgerà un tributo a un sentimento universale: l’attesa, il momento più sincero della vita, scandito dal battito di un cuore misterioso. Mentre è a Pierre-Yves Rochon, protagonista assoluto dell’hotellerie internazionale più esclusiva, che Salone ha voluto affidare il compito di dare forma a un’idea d’interior, che reinterpreta il lusso nella sua dimensione atemporale: Villa Héritage (Pad. 13- 15), un omaggio alla Venezia di Luchino Visconti, alle note di Gustav Mahler, al talento di progettare stanze che diventano mondi dove l’héritage non è vincolo ma un atto di libertà.

Dopo il successo dell’edizione The City of Lights (2023), il 2025 è anche l’anno di Euroluce – 306  espositori, tra i migliori brand del settore, 45% dei quali dall’estero. La Biennale restituirà, ancora una volta, un focus internazionale sull’evoluzione della luce negli spazi domestici indoor e outdoor, così come nel landscape urbano. Grande attesa per la prima edizione di The Euroluce International Lighting Forum, confronto a più voci sui grandi temi della progettazione della luce: 2 intense giornate di masterclass, tavole rotonde e workshop con 20 relatori da tutto il mondo, dalla solar designer Marjan van Aubel a Stefano Mancuso, neurologo delle piante, al grande antropologo britannico Tim Ingold.

Dopo aver festeggiato nel 2024 i suoi primi 25 anni, SaloneSatellite torna più forte che mai con 700 progettisti da 36 Paesi e 20 Scuole e Università di design internazionali. Tema della  nuova edizione: NUOVO ARTIGIANATO: UN MONDO NUOVO//NEW CRAFTSMANSHIP: A NEW WORLD,

un invito a re-immaginare l’universo del fatto a mano. Una riflessione che alimenta non solo l’immaginario dei talenti under 35 ma contribuisce a ridiscutere i perimetri progettuali dell’intera design industry che al SaloneSatellite ha intercettato, negli anni, sia un inesauribile vivaio di giovani talenti sia nuovi stimoli per esplorare e comprendere meglio urgenze e sfide dalle nuove generazioni di designer.

Grande attenzione, infine, per la sostenibilità. Grazie a un percorso misurabile, dal 2023 Salone è certificato ISO 20121 per la gestione sostenibile dell’evento, parallelamente, all’impegno costante nell’incoraggiare le aziende espositrici a progettare e realizzare allestimenti seguendo Linee Guida Green sempre più sfidanti secondo i principi che la Manifestazione si dà nella propria Politica di Sostenibilità.

Commenta Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano: Dal 1961, Salone del Mobile è un ecosistema che unisce business, cultura e networking, generando valore concreto per la manifattura industriale in una dimensione dinamica, che riflette la trasformazione del design, dell’abitare, della cultura di impresa e del progetto. Ogni edizione è il punto di partenza per nuove sfide, rese possibili grazie alla fiducia di una filiera che riconosce nel Salone un partner strategico per l’internazionalizzazione.  Dall’8  aprile,  avremo  un  Salone  con  oltre  2.100  espositori  da  37  Paesi  e un’Euroluce che si conferma appuntamento globale di riferimento per l’illuminazione con un 45% di espositori dall’estero. Il punto di forza della Manifestazione è il suo pubblico qualificato da 150 Paesi, che ne determina il successo con un impatto che si estende lungo tutta la catena del valore. È per questo motivo che – in uno scenario complesso come quello attuale – quest’anno ci siamo impegnati più di prima per attrarre operatori da mercati consolidati ed emergenti, stimolando elementi competitivi fondamentali come la sostenibilità e un’offerta culturale che stimola nuove riflessioni sul futuro”. Prosegue Maria Porro: “Ad accoglierci in fiera, saranno lo sguardo d’eccezione di Paolo Sorrentino e il talento di Pierre-Yves Rochon, i talk e le tavole rotonde di Drafting Futures e la prima, attesa edizione di The Euroluce International Lighting Forum. Salone sarà anche in città, con due progetti d’eccezione: un omaggio alla conoscenza, con Es Devlin. Library of Light alla Pinacoteca di Brera, un dialogo con la luce nell’installazione di Robert Wilson al Museo della Pietà Rondanini – Castello Sforzesco. È insieme a tutti queste voci, ai 700 giovani talenti del SaloneSatellite, che ogni anno aggiungono nuovi significati al verbo progettare, alla sua grande design community, che Salone accenderà, ancora una volta, quella scintilla che trasforma Milano nella Capitale mondiale del progetto. Questo è il nostro impegno, tangibile e intangibile. Ma anche il nostro messaggio: un invito a progettare un mondo dove design è – come suggerisce la Campagna di Comunicazione 2025 – “Thought for Humans”. Ovvero scegliere con responsabilità, individuale e collettiva, quale sia la giusta traiettoria per il futuro”.

Afferma Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo: “Si avvicina, in un clima internazionale davvero complesso e incerto, la settimana più impegnativa e sfidante per l’industria del design Made in Italy e la filiera che ne è motore propulsore. Eppure, la storia del nostro settore ci ha dimostrato che nei momenti di difficoltà emerge in maniera ancor più decisa la capacità di innovare e trasformare le crisi in opportunità. Ed è questo il messaggio che arriverà forte e chiaro dai padiglioni del Salone del Mobile.Milano dove il top del design italiano confermerà ancora una volta la sua leadership mondiale con prodotti che non sono solo prodotti, ma visioni per il futuro, grazie a soluzioni che combinano stile, sostenibilità, ricerca e innovazione. Tuttavia, non possiamo ignorare le sfide che il legno-arredo e il design stanno affrontando: i dati di settore ci ricordano che l’export, da sempre motore della nostra crescita, sta vivendo un rallentamento che impatta sui principali mercati di riferimento, a partire da Germania e Francia e i venti che soffiano dagli USA con i dazi di Trump, non sono rassicuranti. A questo si aggiunge una domanda interna che stenta a riprendersi. Motivi per cui, la 63a edizione del Salone del Mobile. Milano sarà ancor di più un potente strumento di politica industriale e un apripista verso mercati emergenti. Il Salone del Mobile e le aziende che negli anni lo hanno reso unico, sapranno ancora una volta, rispondere alle aspettative e indicare la rotta come si addice a un vero leader. Fondamentale in tal senso anche il lavoro che, come Federlegno Arredo, portiamo avanti ogni giorno, grazie all’individuazione di politiche industriali che valorizzino il comparto e di misure efficaci per l’internazionalizzazione”.

Le Manifestazioni Annuali

Quattro le Manifestazioni annuali in scena a Fiera Milano, Rho: Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0, S.Project, per un’esperienza di visita sempre più integrata e trasversale che abbraccia un’idea di design che diventa esperienza, un sistema in continua evoluzione, in cui arredi, complementi, tessuti e soluzioni per l’abitare si intrecciano per rispondere alle nuove esigenze del contract, dell’home office e dell’hospitality, offrendo ispirazione per creare ambienti sempre più funzionali e flessibili, soluzioni versatili con un outdoor che assume un ruolo sempre più centrale, grazie a una ricerca avanzata su texture, finiture e prestazioni. In questa edizione, emerge una visione dell’abitare sofisticata, dove il comfort si fonde con l’espressione personale. Le forme si ammorbidiscono, evocando la natura e l’organico, mentre materiali pregiati come pelle, legno intagliato, vetro decorato e tessuti sartoriali raccontano storie di qualità e ricerca. La modularità è protagonista: ogni elemento è pensato per adattarsi agli spazi e ai desideri di chi vive l’ambiente, offrendo infinite possibilità compositive. L’illuminazione integrata, le finiture personalizzabili e i dettagli funzionali esaltano l’idea di un design intelligente e mai convenzionale. Il risultato è un’estetica che bilancia leggerezza visiva, innovazione tecnologica e calore emotivo, trasformando lo spazio in un racconto intimo e dinamico.

Nei padiglioni 13-15, a tracciare ulteriori nuove visioni, sarà Villa Héritage, progetto di interni a firma di Pierre-Yves Rochon, architetto francese autore tra gli indirizzi più esclusivi dell’ospitalità internazionale, non ultimo il Waldorf Astoria di New York. Un’installazione che integra, attorno a un giardino d’inverno ispirato alle antiche serre italiane, opere d’arte, arazzi fiamminghi, pezzi unici o  di serie (40 i brand espositori coinvolti) in omaggio alla capacità di creare oggetti senza tempo della manifattura di settore, a cui Salone 2025 ha dato un nome: A Luxury Way, percorso che introduce a una rilettura del classico contemporaneo. Mentre all’ingresso dei Padiglioni 22-24, ad accogliere i visitatori sarà un progetto di forte impatto emotivo: La dolce attesa, installazione site-specific a firma del premio Oscar Paolo Sorrentino in collaborazione con la scenografa Margherita Palli su tappeto sonoro di Max Casacci.

Per il terzo anno consecutivo, l’Arena di Formafantasma ospiterà Drafting Futures. Conversations about Next Perspectives (pad. 14) a cura di Annalisa Rosso, Editorial Director & Cultural Events Advisor: 5 giorni di conversazioni che vedranno la partecipazione di pensatori e progettisti come, l’Artista britannica Es Devlin (8 aprile), Valeria Segovia (9 aprile), Direttrice e Design Director di Gensler a Londra, il più grande studio di architettura al mondo per fatturato e numero di architetti con clienti  in  oltre  100  Paesi,  l’architetto  Bjarke Ingels  (10 aprile),  che  ci  inviterà  a  riflettere  su  come materialità, tecnologia e interazione umana possono ridefinire il futuro dell’urbanistica, Lesley Lokko (11 aprile), Fondatrice dell’African Futures Institute nonché Curatrice della 18a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia e il premio Oscar Paolo Sorrentino (12 aprile). Mentre protagonisti delle Tavole Rotonde pomeridiane saranno panel internazionali di esperti di settore, invitati a condividere punti di vista autorevoli su sfide e opportunità in tema di “Business of Design” e “Business of Hospitality”.

Euroluce

Dopo il successo nel 2023 di The City of Lights, è grande attesa per il ritorno di Euroluce con 306 espositori, di cui 45% dall’estero. La Biennale, ancora una volta, si annuncia come la piattaforma internazionale di riferimento per il design dell’illuminazione, grazie a un contenuto espositivo di qualità, in grado di condividere una visione chiara dei progressi del settore, guidati da tecnologia, sostenibilità e innovazione, sistemi intelligenti,  integrazione  dell’IA,  design  biofilico  e  un maggiore controllo da parte degli utenti, che potranno creare atmosfere e ambienti su misura. Le forme si fanno scultoree, evocative e spesso ispirate alla natura, come nelle lampade che richiamano elementi botanici, flussi d’acqua o fenomeni celesti. La luce diventa materia da modellare: soffusa, direzionabile, modulabile attraverso comandi tattili, sensori o telecomandi, fino a veri e propri sistemi dinamici. La modularità è un tema chiave, con corpi luminosi componibili o trasformabili, ideali per creare atmosfere su misura. Ampio spazio è dedicato all’uso di materiali nobili e riciclati — vetro soffiato, metalli lavorati a mano, termoplastiche rigenerate — in un connubio tra artigianalità e innovazione. La portabilità e l’indipendenza dai cavi, grazie a batterie ricaricabili, rendono l’illuminazione più libera e versatile, adatta sia agli spazi interni che a quelli outdoor. Il risultato è una luce poetica, sensoriale, funzionale, che veste gli ambienti con carattere e personalità.

Nell’anno di Euroluce, a inaugurare Salone del Mobile.Milano, sarà Robert Wilson. Mother, al Museo della Pietà Rondanini – Castello Sforzesco, dove dal 6 aprile, in un ponte ideale con Milano Art Week, il celebre artista americano dialogherà con il non finito dell’ultimo capolavoro di Michelangelo, su musiche di Arvo Pärt (in collaborazione con Comune Milano | Cultura, fino al 18 maggio). Mentre dal 7 aprile sarà il turno di Es Devlin: Library of Light, metafora della conoscenza, è un progetto di Salone in collaborazione con Pinacoteca di Brera e il contributo di Feltrinelli. Un viaggio tra scienza, filosofia e spiritualità per riportare la luce al centro della narrazione. Uno straordinario dono alla città.

Altra novità 2025 è la prima edizione di The Euroluce International Lighting Forum (10-11 aprile, pad. 2): due giorni di masterclass, tavole rotonde e workshop a cura di Annalisa Rosso, Editorial Director & Cultural Events Advisor, in collaborazione con APIL. Protagonisti – sotto il titolo Light for Life. Light for Spaces – oltre 20 relatori internazionali tra lighting designer, architetti, artisti, scenografi, scienziati, biologi, antropologi, astronomi, psicologi invitati a condividere visioni, intuizioni, pratiche di ricerca e progetto con l’obiettivo di stimolare con sguardo multidisciplinare una più profonda comprensione del futuro del lighting. A ospitare il forum, uno spazio d’eccezione: l’Arena The Forest of Space firmata dall’architetto giapponese Sou Fujimoto, tra gli architetti più affermati negli ultimi dieci anni, ideatore del Grand Ring, struttura in legno con circonferenza di 2km che circonderà i padiglioni nazionali dei Paesi presenti a Expo 2025 Osaka.

Commenta Carlo Urbinati, Presidente di Assoluce di FederlegnoArredo: “Con l’edizione 2025 di Euroluce proseguiamo il percorso di rinnovamento avviato con successo nel 2023, quando abbiamo deciso di mettere il visitatore al centro della nostra visione e creando, fra l’altro, un layout che gli consentisse di avere uno sguardo d’insieme ampio e al contempo meno dispersivo. Quella di quest’anno sarà un’edizione di altissimo livello che vuole offrire un’immagine completa dell’intero settore a buyer e addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo. Per un settore come quello dell’illuminazione, che esporta oltre l’80 % dei suoi prodotti, il Salone del Mobile è uno strumento di business ineguagliabile che si dimostra ancor più strategico in un quadro economico complesso come l’attuale. Al Salone le aziende avranno infatti l’opportunità di presentare i nuovi prodotti frutto di ricerca e innovazione che nel settore dell’illuminazione spesso esplorano e stabiliscono nuovi limiti espressivi e tecnologici. Anche sui temi della sostenibilità negli ultimi 15 anni, più di ogni altro settore abbiamo affrontato un cambiamento paradigmatico, passando dall’elettricità all’elettronica, consentendo di abbattere i consumi potenziali fino al 50% rispetto alle tecnologie precedenti”.

Salone in città

Da Fiera Milano Rho, Salone abbraccia la città con un Programma Culturale di respiro internazionale. Due gli eventi imperdibili: Robert Wilson. Mother, al Museo della Pietà Rondanini, in collaborazione con Comune Milano | Cultura (dal 6 aprile al 18 maggio) ed Es Devlin. Library of Light nel Cortile d’Onore della Pinacoteca di Brera (dal 7 al 21 aprile, con apertura serale fino alle ore 21 e un public programme con 3 appuntamenti esclusivi).

Per il quinto anno consecutivo, Salone rinnova il suo legame con Fondazione Teatro alla Scala. A curare la serata di inaugurazione della 63a edizione della Manifestazione al Teatro alla Scala sarà Robert Wilson che, con The Night Before: Chairs, Objects, Opera, offrirà un viaggio in alcuni dei più celebri brani del repertorio operistico che lo hanno visto alla regia nel corso degli anni. A eseguirli l’Orchestra del Teatro alla Scala, diretta da Michele Spotti, con la partecipazione del soprano Marina Rebeka. In scena, una selezione di “object” e “chair” provenienti da allestimenti storici di Wilson.

Torna, sempre in Piazza della Scala, Design Kiosk (1-13 aprile), il landmark del Salone del Mobile affidato a Corraini Edizioni (progetto di DWA-Design Studio), anche quest’anno punto di ritrovo per un ciclo di conversazioni. Tra i protagonisti: Piero Lissoni, Federica Biasi, Alessandro Valenti, Aldo Cibic, Stephen Burks, Olimpia Zagnoli. Mentre in via Dante, la mostra fotografica Vernissage (fino al 15 aprile) esplora il tema centrale della campagna di comunicazione del Salone 2025, Thought for Humans., realizzata dal fotografo statunitense Bill Durgin: la relazione inscindibile tra uomo e prodotto, un legame che definisce il design di qualità e il suo impatto sulla vita delle persone. Una selezione di scatti artistici, nel cuore della città, con l’idea di stimolare la riflessione sui valori fondamentali della nostra epoca: la centralità dell’essere umano, la celebrazione delle diversità e il contributo del design nel migliorare la qualità della vita.

E ancora: otto gli interventi di grafica in giro per la città di Milano, in prossimità di alcune tra le icone di design più importanti, volti a celebrare il ruolo della cultura del progetto e a dimostrare come il design sia presente e accessibile a tutti. Tra queste, il corrimano della Metro Milano M1/M2, design di Franco Albini e Franca Helg; le pensiline degli autobus ideate da Norman Foster; il panettone in cemento progettato da Enzo Mari.

In ultimo, anche quest’anno, più dello scorso anno, Salone in città: saranno oltre 100 gli showroom dei brand espositori delle Manifestazioni Annuali e di Euroluce che si uniranno, nella guida di Fuorisalone.it, alla grande festa del design, aprendo le porte ai design lover. Con l’obiettivo di coinvolgere cittadini e visitatori, anche quest’anno, Salone promuoverà Progetto Accoglienza, in collaborazione con Comune di Milano, Fondazione Fiera Milano, NABA, Nuova Accademia delle Belle Arti, IED Istituto Europeo di Design, Politecnico di Milano – Scuola del Design e Domus Academy. Coinvolti, oltre 100 studenti che forniranno al pubblico informazioni sul Salone e sui principali eventi in città. A renderli visibili e riconoscibili, le work jacket realizzate in collaborazione con Ethicarei, prima filiera etica del Made in Italy. Un’uniforme che è dichiarazione d’intenti: innovazione, sostenibilità, etica. I valori di questa partnership sono gli stessi che disegnano, oggi, una nuova traiettoria per il design — un futuro consapevole, costruito sulle solide radici della tradizione artigianale italiana, proiettato verso un domani più giusto, più umano.

Giuseppe Sala, Sindaco di Milano: “Il Salone del Mobile è uno degli eventi in cui si riflettono meglio la capacità e la volontà di innovare, di sperimentare e di aprirsi al mondo della nostra città. Grazie alla strategica  vetrina  offerta  dal  Salone,  a  Milano  il  design  alimenta  di  creatività,  studio  e  ricerca  un ecosistema interessante in grado di richiamare flussi importanti di persone – a cominciare da creativi, designer, architetti e addetti ai lavori, ma anche turisti e appassionati – e di generare valore per la città, il territorio e lintero Paese. Lalta qualità delle proposte presentate durante la settimana della rassegna e il programma di iniziative culturali e di incontri in cui si articola sono gli elementi fondamentali del successo di una manifestazione che Milano è orgogliosa di ospitare, contribuendo alla sua crescita, da 63 edizioni”.

Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia: “Il Salone del Mobile è una piattaforma di creatività e idee, al servizio dello sviluppo. Voglio sottolineare in particolar modo la straordinaria apertura di questa Manifestazione e la sua capacità di evolvere, senza mai tradire la sua essenza di motore di crescita culturale, economica e sociale. Il programma di quest’anno non può che confermare queste caratteristiche. Regione Lombardia continuerà a sostenere l’evento, convinta della importanza della valorizzazione di iniziative che favoriscono la crescita e lo sviluppo del territorio”.

Partner

Anche quest’anno, Agenzia ICE ha messo a disposizione un supporto importante per accompagnare Salone del Mobile.Milano nelle missioni internazionali. Ad aprile, l’impegno di ICE si rinnova con l’obiettivo di portare a Milano il maggior numero di operatori esteri qualificati in arrivo da 50 Paesi. Ad accoglierli, la IBL– International Business Lounge (pad. 13 e 15). Tra le delegazioni europee in arrivo quelle da Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, mentre dal mondo sono attesi operatori da Arabia Saudita, Australia, Azerbaijan, Canada, Cile, Cina, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Giappone, India, Messico, Qatar, Singapore, Stati Uniti, Sudafrica.

Matteo Zoppas, Presidente Agenzia ICE: “Il Salone del Mobile è un appuntamento riconosciuto a livello globale, dimostrandosi un vero polo di attrazione anche all’estero nelle sue attività di internazionalizzazione. L’importanza di intercettare gli operatori non solo in Italia ma anche all’estero è una strategia oggi premiante. Agenzia ICE sta lavorando molto sulla promozione del Salone a partire da alcuni mercati focus: Usa, Cina, India e Arabia Saudita. Obiettivo dell’edizione 2025 è favorire sempre più la partecipazione alla Manifestazione di operatori target. È previsto un incoming di 350 operatori: circa 190 giornalisti chiave dei principali mercati e oltre 160 buyer esteri selezionati tra i più importanti studi di architettura, interior design, real estate e developer da 50 paesi di tutti i continenti. La Filiera del Legno-Arredo nel 2024 ha vissuto una fase di consolidamento, con l’export – che rappresenta il 38% del fatturato totale del settore – attestarsi a 19,4 miliardi di euro (-2,3% rispetto al 2023), con alcune importanti eccezioni come gli Stati Uniti a +3,5% e un’ottima performance, ad esempio, degli EAU in crescita di oltre il 20%. Agenzia ICE continua a sostenere il comparto con iniziative promozionali globali per stimolarne la crescita”.

 

Per l’edizione 2025 sono a fianco del Salone anche: Intesa Sanpaolo, partner istituzionale dal 2017, che supporta il settore dell’arredo e del design italiano, promuovendo la crescita sostenibile delle imprese della filiera; Aesop, Official Sensory Patron, Panerai, Official Time Keeper, Piquadro, Ca’ del Bosco, S.Bernardo, illycaffè, Frecciarossa, Radio Deejay, Radio Capital e m2o.

Quest’anno, nel segno della responsabilità sociale, il Salone del Mobile.Milano affianca Fondazione AIRC, che celebra 60 anni di impegno a sostegno della ricerca indipendente sul cancro. Al centro dell’iniziativa c’è un’edizione speciale di Love Design®, progetto che unisce il mondo del design con quello della scienza, della speranza, della cura. In agenda il 12 aprile, alle 12.30, l’asta internazionale online dall’Arena disegnata da Formafantasma. In questo lotto ci saranno oggetti che portano con sé più di una firma o una forma, frammenti di storie, visioni di chi li ha pensati mettendo al centro la vita. A partecipare, alcuni tra i brand più visionari e generosi del panorama internazionale del design – Arper, Artemide, Bosa, Edra, Kartell, Magis, Martinelli Luce, Porro, Venini, Visionnaire – pronti a mettere in gioco il valore profondo delle loro creazioni per una causa che ci riguarda tutti. Un’occasione straordinaria per tutti gli appassionati per provare a conquistare una delle proposte esclusive messe a disposizione dai marchi leader del settore che hanno scelto di sostenere Fondazione AIRC per contribuire alla crescita e la formazione di tanti giovani talenti della ricerca oncologica. Perché il design, quando è vero, trasforma le vite.

Merchandising

Dopo oltre cinque anni di assenza, torna in scena il merchandising ufficiale del Salone del Mobile.Milano con una nuova capsule collection pensata come segno d’appartenenza a una comunità creativa che ogni anno si dà appuntamento alla Manifestazione di aprile. Abbigliamento   e accessori si intrecciano in un equilibrio visivo che unisce l’identità istituzionale del Salone e la campagna fotografica 2025, dando vita a pezzi da indossare o collezionare. In edizione limitata, la collezione sarà disponibile in un pop-up store allestito in Fiera Milano, Rho e al Design Kiosk in Piazza della Scala.

Salone digital

Il Salone del Mobile.Milano è al centro dell’attenzione internazionale anche grazie a una piattaforma digitale rinnovata e interattiva. Il nuovo redesign del sito internet garantisce un’esperienza intuitiva, accessibile e personalizzata, arricchita da strumenti come mappe interattive e contenuti esclusivi. Per gli espositori sono stati implementati nuovi servizi digitali e di comunicazione per promuovere  in modo efficace la propria presenza, strumenti di matchmaking  e prenotazione di appuntamenti    in stand. Ai visitatori, sito e APP offrono ticketing online, mappa interattiva e wayfinding, una overview dell’agenda eventi, pianificazione appuntamenti e uno showreel personalizzato con il riepilogo degli stand visitati inviato via e-mail.

Mobilità e accoglienza

A supporto della mobilità sostenibile, dall’8 al 13 aprile 2025, Salone in collaborazione con BusForFun promuoverà nuovamente il servizio gratuito di navette da/verso Milano Malpensa. Frecciarossa è Treno Ufficiale del Salone del Mobile e mette a disposizione fino a 24 collegamenti giornalieri da/per Rho Fiera per raggiungere direttamente il cuore della fiera. Sul fronte dell’ospitalità, Salone del Mobile.Milano ha rinnovato la collaborazione con MiCodmc, offrendo un servizio esclusivo per individuare gli hotel dove alloggiare durante la Manifestazione, dall’8 al 13 aprile (prenotazioni disponibili sul sito del Salone). Mentre per il primo anno, Salone supporterà, con Fuorisalone.it, la piattaforma Mito Design Connection (mitodesignconnections.it), promossa da Unione Industriali Torino e Camera di Commercio di Torino per promuovere le relazioni tra imprese di Torino e Milano e fornire supporto logistico e di ospitalità per espositori e visitatori. La piattaforma offre prenotazioni alberghiere e supporto nell’organizzazione degli spostamenti tra Torino Porta Susa e Rho Fiera.

Conclude Maria Porro: “Ora che il Salone è pronto ad accogliere il mondo, non posso che ringraziare chi ci ha accompagnato in questi mesi. Agenzia ICE, che ci affianca nelle attività di promozione all’estero, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che ci supporta da sempre. Il Governo e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy che ci hanno accompagnato a gennaio alla firma del Memorandum  con  l’Arabia  Saudita.  E,  ancora:  Comune  di  Milano,  con  l’Assessorato  allo  Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro e l’Assessorato alla Cultura e Regione Lombardia, con l’Assessorato Turismo, Marketing territoriale e Moda, che, anche quest’anno, sono stati al nostro fianco, anche nelle attività di ricerca confluite nel primo Annual Report dell’Osservatorio del Salone, già pronto ad analizzare, con la supervisione scientifica di Politecnico di Milano, l’evento del prossimo aprile e l’impatto su Milano. Una magia resa possibile grazie all’eccellenza di una manifattura industriale che sa fare squadra, innovare, costruire mondi, disseminando energia vitale in tutta la città. Grazie a Fondazione alla Scala, Castello Sforzesco, Pinacoteca di Brera – La Grande Brera, Feltrinelli e a tutte le altre istituzioni e organizzazioni, pubbliche e private, che contribuiranno ancora una volta al successo di questa edizione”.

Numeri

Salone del Mobile.Milano in numeri

Salone del Mobile.Milano 2025

Superficie monoplanare netta occupata

Oltre 169.000 mq

Espositori

2.103, 38% dall’estero *

* Nella percentuale sono esclusi gli espositori del SaloneSatellite

Paesi

37

Area di provenienza

73% degli espositori provengono da Paesi dell’Unione Europea

Top Ten Paesi di provenienza

Spagna Portogallo Belgio Germania Brasile Francia Romania Turchia Olanda Thailandia

Nuovi ingressi e ritorni

168 espositori per la prima volta al Salone del Mobile.Milano (68% dall’estero) 91 espositori di ritorno al Salone del Mobile.Milano (55% dall’estero)

Fatturato Espositori Italia

9.925.095.938,99 euro fatturato complessivo

Pari al 34% del fatturato complessivo del Macro Sistema Arredo italiano (27,5 miliardi di euro, più di 21.000 aziende – Centro Studi FederlegnoArredo)

Fatturato Espositori Estero

7.572.904.037,80 euro fatturato complessivo

Quote Export Espositori Italia ed Estero

52,9% quota esportazioni aziende italiane su fatturato complessivo 54,5% quota esportazioni aziende estere su fatturato complessivo

Salone Internazionale del Mobile,

Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0, S.Project

Superficie monoplanare netta occupata

Circa 130.000 mq

Espositori

1.097 espositori (37,5% dall’estero)

Paesi

33

Nuovi Ingressi e Ritorni

126 espositori per la prima volta alle Manifestazioni Annuali (75% dall’estero) 52 espositori di ritorno alle Manifestazioni Annuali (58% dall’estero)

Presenze espositori

5,8% espositori italiani ed esteri presenti da più di 50 anni edizioni delle Manifestazioni Annuali 59,4% espositori italiani ed esteri presenti nelle ultime 10 edizioni delle Manifestazioni Annuali

Euroluce

Superficie monoplanare netta occupata

32.390 mq

Espositori

306 espositori da 25 Paesi (45% dall’estero)

Nuovi Ingressi e Ritorni

42 espositori per la prima volta alla Biennale Euroluce (48% dall’estero) 39 espositori di ritorno alla Biennale Euroluce (51% dall’estero)

Presenze Espositori

8,3% espositori italiani ed esteri presenti da più di 25 anni edizioni della Biennale Euroluce 54,6% espositori italiani ed esteri presenti nelle ultime 5 edizioni della Biennale Euroluce

SaloneSatellite

Superficie monoplanare netta occupata

Oltre 7.000 mq

Designer e Scuole e Università di design

700 creativi under 35 da 36 Paesi; 20 Scuole e Università di design da 14 Paesi

Fonti dati: Salone del Mobile.Milano; brand espositori (formulari domanda di partecipazione Salone del Mobile.Milano 2025); Centro Studi FederlegnoArredo.

 

Programma Culturale

Programma Culturale

Progetti speciali

Robert Wilson. Mother

8 aprile – 18 maggio

Museo della Pietà Rondanini – Castello Sforzesco

Progetto a cura di Franco Laera. Produzione Change Performing Arts

Un evento di Salone del Mobile.Milano in collaborazione con Comune di Milano | Cultura Ingresso su prenotazione a orario programmato

Ore 10.00 – 17.30 (ultimo ingresso ore 17.00). Lunedì chiuso Biglietto e prenotazione www.museicivicimilano.vivaticket.it 6 aprile ingresso gratuito in occasione di Milano Art Week

Es Devlin. Library of Light

  • – 21 aprile

Pinacoteca di Brera – Cortile d’Onore

Un evento di Salone del Mobile.Milano in collaborazione con Pinacoteca di Brera e La Grande Brera Con il contributo di Feltrinelli

Ingresso libero. Ore 9.00 – 21.00

Paolo Sorrentino. La dolce attesa

  • – 13 aprile

Fiera Milano, Rho – Pad. 22-24

Ingresso su prenotazione su www.salonemilano.it

 

Pierre–Yves Rochon. Villa Héritage

8 – 13 aprile

A Luxury Way, Fiera Milano, Rho – Pad. 13-15

 

The Euroluce International Lighting Forum Light for Life. Light for Spaces

Diretto da Annalisa Rosso, in collaborazione con APIL 10 – 11 aprile

Arena The Forest of Space by Sou Fujimoto Euroluce. Fiera Milano, Rho – Pad. 2

 

10 aprile

Light for Life

Modera Ed Stocker, Europe Editor at Large Monocle

SALUTI INTRODUTTIVI

Ore 10.15

Maria Porro, Presidente Salone del Mobile.Milano

Carlo Urbinati, Presidente Assoluce di FederlegnoArredo

 

MASTERCLASS

Ore 10.30, in inglese

Sunlighted

Marjan van Aubel, Solar Designer

Ore 11.15, in italiano (con traduzione simultanea in inglese)

Nutrirsi di luce

Stefano Mancuso, Neurobiologo delle piante, Direttore Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale, Università degli Studi Firenze

Ore 12.15, in inglese

Creativity and the Transformative Power of Design Robert Wilson, Artista

Maria Porro, Presidente Salone del Mobile.Milano

TAVOLA ROTONDA

Ore 14.00, in inglese

Nicholas Belfield, Partner dpa lighting consultants

Piero Benvenuti, Professore Emerito di Astrofisica, Università degli Studi di Padova

Rogier van der Heide, Lighting Designer

Shelley James, Lighting Strategy Consultant, Director Age of Light Innovations

Manuel Spitschan, Research Group Leader, Max Planck Institute for Biological Cybernetics & Professor of Chronobiology & Health, Technical University of Munich

WORKSHOP

Ore 15.45, in inglese (su invito)

Transparency, Flexibility and Sustainability

Adrien de Lassence, Associate Director Sou Fujimoto Atelier Paris

 

11 aprile

Light for Spaces

Modera Ed Stocker, Europe Editor at Large Monocle

SALUTI INTRODUTTIVI

Ore 10.15

Maria Porro, Presidente Salone del Mobile.Milano

Carlo Urbinati, Presidente Assoluce di FederlegnoArredo

MASTERCLASS

Ore 10.30, in inglese

The Role of Light and Shadow in Architecture Kaoru Mende, Lighting Designer

Ore 11.15, in francese (con traduzione simultanea in inglese)

LIGHT. An Instrument of Life and Revelation Patrick Rimoux, Light Sculptor

Ore 12.15, in inglese

Uniting People through Light and Motion Lonneke Gordijn, Artista, Co-Founder DRIFT

 

TAVOLA ROTONDA

Ore 14.00, in inglese

Susanna Antico, Architetto, Lighting Designer

Hervé Descottes, Lighting Designer, Founder L’Observatoire International

Mariel Fuentes, Lighting Designer, Co-Founder MMAS Lighting

Tim Ingold, Emeritus Professor of Social Anthropology, University of Aberdeen

Elisa Orlanski Ours, Chief Planning, Design Officer Corcoran Sunshine Marketing Group

Carla Wilkins, President-Elect IALD, Senior Partner Lichtvision design

WORKSHOP

Ore 15.45, in inglese (su invito)

Temporary Light in Permanent Space: Creative Lighting Solutions for Museums and Exhibitions

A.J. Weissbard, Lighting Designer

 

Workshop Espositori Euroluce

Area Workshop, Arena The Forest of Space by Sou Fujimoto Euroluce. Fiera Milano, Rho – Pad. 2

Martedì 8 aprile

Ore 11.15, in inglese

Czech lighting brand introduces an innovative material using upcycled waste shards from their glassworks production

Václav Mlynář, Direttore Creativo di Bomma A cura di Bomma

Ore 12.15, in inglese

Light builds life

Mesura, Studio di Architettura

Till Armbrüster, Head of Product Design, Licht Kunst Licht

Naiara Caballero, Lighting Designer e Head of Design, LKL Design Hub Barcelona

Jaume Ramírez, Product Designer A cura di Marset

Ore 14.30, in inglese

Dare to Shine: unlock the potential of light in hospitality & private spaces Alex Romero, Sales Manager Spagna / Portogallo

A cura di AQForm

Ore 15.30, in inglese

Use of diffused light surfaces in modern architecture Alessio Cavezzan, Direttore Commerciale, FOLIO

A cura di Cifralluminio

Mercoledì 9 aprile

Ore 10.15, in inglese

Designing for Longevity: Innovation, Precision, and Sustainability James Bassant, Co-Founder e Chief Designer

Michael Mould, Head of R&D

introduce il workshop David Ribbons, CCO Astro Lighting A cura di Astro Lighting

Ore 11.15, in inglese

Lighting the way for sustainability − circular change in lighting industry David Einsiedler, CEO Midgard

Stefan Diez, Designer A cura di Midgard

Ore 12.15, in inglese

Decorated of luminous surfaces in interior design Alessio Cavezzan, Direttore Commerciale, FOLIO

A cura di Folio

Ore 14.30, in inglese

The Future of Acoustic Lighting: Luxxbox Innovations and Advancing Wellness in Public Spaces Jason Bird, Managing e Creative Director, Luxxbox

A cura di Panzeri

Ore 16.30, in inglese

Light matters, but do we?

Andrea Hartranft, Past President IALD

Giorgia Brusemini, Ambassador Italia – Women in Lighting

Alvaro Coello de Portugal, President APDI Akari-Lisa Ishii, Vicepresident ACE Patrizia Stella De Masi, President AILD Barbora Nacarova, Board Member APIL

A cura di APIL

Drafting Futures.

Conversations about Next Perspectives

A cura di Annalisa Rosso

Arena Drafting Futures by Formafantasma Fiera Milano, Rho – Pad. 14

TALK

Martedì 8 aprile Ore 14.30, in inglese Es Devlin, Artista

in conversazione con Sarah Douglas, Consultant, Advisor e Design Agent

Mercoledì 9 aprile

Ore 11.00, in inglese

Valeria Segovia, Principal, Design Director Gensler London

in conversazione con Massimo De Conti, Architetto, Giornalista

Giovedì 10 aprile

Ore 11.00, in inglese

Bjarke Ingels, Architect, Founder and Creative Partner Bjarke Ingels Group in conversazione con Oliva Sartogo, Co-Founder & Architect Lead VIV Arts

Venerdì 11 aprile

Ore 11.00, in inglese

Lesley Lokko, Founder, Chair African Futures Institute

in conversazione con Manuela Lucà-Dazio, Executive Director The Pritzker Architecture Prize

Sabato 12 aprile

Ore 11.00, in italiano (con traduzione simultanea in inglese)

Paolo Sorrentino, Regista Premio Oscar

in conversazione con Antonio Monda, Giornalista

TAVOLE ROTONDE

Mercoledì 9 aprile

Ore 14.30, in italiano

Eccellenze manifatturiere e Italian Style nel mondo: esperienze a confronto per la crescita sui mercati internazionali

A cura di Intesa Sanpaolo

Stefania Trenti, Responsabile Industry e Local Economies Research Intesa Sanpaolo Fiorenzo Bandecchi, Socio e Amministratore Delegato, Yachtline Arredomare 1618 Alexander M. Bellman, Architetto

Maurizio Riva, Titolare Riva1920

Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo Modera Giusi Legrenzi, Giornalista RTL 102.5

Mercoledì 9 aprile

Ore 16.00, in inglese

The Business of Design: Global Perspectives on Trade, E-Commerce, and Distribution Nivangi Davda, Head Interior Design JSW Realty

Dawei Wang, Founder, President Classic Living Group

Gilles Massé, Design Curator, WallpaperStore*, Frankbros, The Level Group Mohammed Habbas Al Mutairi, Owner, General Manager Gallery Design Claudio Spotti, Spotti Milano

Stephan Weishaupt, Founder Weishaupt Design Group

Modera Anne-France Berthelon, Giornalista e Consulente Creativa

Giovedì 10 aprile

Ore 16.00, in inglese

The Business of Hospitality: Where Design Meets Functionality Pierre-Yves Rochon, Founder e Global Design Director, PYR

Elisa Orlanski Ours, Chief Planning, Design Officer Corcoran Sunshine Marketing Group

Andrea Obertello, General Manager Four Seasons Hotel Milano

Dino Michael, Senior Vice President & Global Head Hilton Luxury Brands Modera Christele Harrouk, Editor in Chief Archdaily

SaloneSatellite  Arena SaloneSatellite Fiera Milano, Rho – Pad. 7

 

PREMIAZIONE

Mercoledì 9 aprile

Ore 15.00

SaloneSatellite Award – 14a edizione

TALK

Giovedì 10 aprile

Ore 15.00

Visita e saluto di Robert Wilson ai designer del SaloneSatellite 2025 Robert Wilson, Artista

Giovedì 10 aprile

Ore 15.30

La costruzione della bellezza fatta a mano

Alberto Cavalli, Direttore Generale della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte di Milano e Curatore generale “Homo Faber. Crafting a more human future”

 

Salone per Love Design®

Arena Drafting Futures by Formafantasma Fiera Milano, Rho – Pad. 14

Sabato 12 aprile

Ore 12.30

Presentazione asta internazionale

A sostegno della Fondazione AIRC

Con la generosa partecipazione di: Arper, Artemide, Bosa, Edra, Kartell, Magis, Martinelli Luce, Porro, Venini, Visionnaire

 

In Città

Talk. Library of Light

A cura di Annalisa Rosso

Pinacoteca di Brera – Cortile d’Onore

Martedì 8 Aprile

Ore 19.00, in inglese

Intessere l’Arte Indiana

Malika Verma, Brand Strategist e Vocal Craft Advocate, Fondatrice Border&Fall Urmila Chakraborty, Professoressa e Scrittrice, Esperta di Patachitra Folk Art Vinita Chaitanya, Interior Designer

Modera Cristina Kiran Piotti, Giornalista italo-indiana e Consulente

 

Mercoledì 9 Aprile

Ore 19.00, in italiano

C’era una volta il corpo

Walter Siti, Scrittore, Critico Letterario e Saggista A cura di Feltrinelli

Giovedì 17 Aprile

Ore 18.00, in italiano

Thought for Humans

Matilde Cassani, Artista e Designer Luca Cipelletti, Architetto e Museografo Margherita Palli, Scenografa

Modera Annalisa Rosso, Editorial Director e Cultural Events Advisor, Salone del Mobile.Milano

 

Design Kiosk

1 – 13 aprile

Ore 10.00 – 19.00

Piazza della Scala

Selezione editoriale a cura di Corraini Edizioni Design by DWA-Design Studio

Martedì 1 aprile

Ore 18.30, in italiano

Piero Lissoni in conversazione con Serena Scarpello

Giovedì 3 aprile

Ore 18:00, in italiano

Federica Biasi in conversazione con Serena Scarpello

Sabato 5 aprile

Ore 18:30, in italiano

Alessandro Valenti in conversazione con Giulia Ricci

Lunedì 7 aprile

Ore 18:30, in italiano

Aldo Cibic in conversazione con Serena Scarpello

Giovedì 10 aprile

Ore 18:30, in inglese

Stephen Burks e Malika Leiper in conversazione con Serena Scarpello

Venerdì 11 aprile

Ore 18:30, in italiano

Olimpia Zagnoli in conversazione con Pietro Corraini

Vernissage

Mostra fotografica

Via Dante

25 marzo – 15 aprile Aperto h24

In collaborazione con FLA Plus, FederlegnoArredo

Pierre-Yves Rochon.

Villa Héritage

Pierre-Yves Rochon. Villa Héritage

La Venezia di Luchino Visconti, le note di Gustav Mahler, un giardino d’inverno ispirato alle maestose serre del XIX secolo. Villa Héritage è un’idea d’interior che ci interroga sul valore della bellezza e del tempo. Perché “eredità” non è un vincolo ma fonte di libertà.

Villa Héritage – che si inserisce nel nuovo percorso espositivo A Luxury Way dei padiglioni 13-15 – riflette sul progetto come linguaggio universale in grando di connettere tradizione e innovazione, promuovendo il dialogo tra passato e futuro. Più di un semplice spazio, più di un’installazione, Villa Héritage è un rifugio nel cuore del Salone pensato per invitare alla riflessione sul significato dell’abitare e della creazione artistica. Perché alcune forme e proporzioni continuano a risuonare nel tempo? Cosa rende un oggetto un’icona senza età? Come si progettano ambienti capaci di emozionare e imprimersi nella memoria collettiva? Qual è il rapporto tra arte, design e materia? La risposta prende forma in una scenografia multisensoriale, dove luce, colori, volumi e materiali trasformano il design in un codice percettivo, in una traccia viva che attraversa il tempo e modella le nostre esperienze. Villa Héritage non si osserva soltanto: si vive, si respira, si ascolta.

Commenta Pierre-Yves Rochon: “L’eredità non è un vincolo; è una fonte di libertà. Comprendere e padroneggiare il lascito del nostro mestiere ci fornisce gli strumenti per reinventare e superare i confini del design. Villa Héritage celebra questa dinamica tra storia e creatività contemporanea e coinvolge tutti i sensi, offrendo un’esperienza in cui luce, texture e suono si uniscono per creare emozione. L’arte è la nostra eterna fonte di ispirazione, elevando il design a un dialogo senza tempo con l’umanità”.

Ingresso

L’ingresso di Villa Héritage definisce il tono dell’intero percorso espositivo: un dialogo tra architettura, materialità e sguardo contemporaneo. A segnare il passaggio, una scultura femminile contemporanea, presenza silenziosa ma eloquente, che richiama il ruolo centrale della figura umana negli spazi costruiti. Poco oltre, le grandi fotografie di Massimo Listri catturano l’anima dei palazzi italiani, restituendone la solennità e la simmetria, il gioco sottile tra luci e ombre, la poesia delle superfici. L’atmosfera è un equilibrio tra terracotta e pietra serena, matericità e raffinatezza senza artifici, tradizione e interpretazione moderna. Questo spazio non è solo un punto di accesso, ma una dichiarazione d’intenti: come influenzano gli ambienti  la nostra  percezione,  il  nostro movimento, le nostre emozioni?

Salone (Rosso)

Il Salone Rosso esplora il legame tra opera e design, ponendo la teatralità al centro dello spazio. Il rosso profondo, onnipresente, evoca la scena, i sipari, l’intensità drammatica propria dei grandi teatri d’opera italiani. È uno spazio di emozione trattenuta, che richiama l’architettura delle sale storiche e la tensione silenziosa che precede l’apertura del sipario. Al centro della scena, un abito iconico de La Traviata, concepito da Luchino Visconti e indossato da Maria Callas, riprende vita sotto le dita esperte degli allievi dell’Accademia della Scala. Alcuni tessuti firmati Luigi Bevilacqua del XVIII secolo  e altri realizzati oggi sugli stessi telai  testimoniano la continuità del savoir-faire veneziano.  Il salone afferma una sensibilità che oltrepassa le epoche, con un arredo contemporaneo la cui eleganza rigorosa dialoga con pezzi museali.

Sala da pranzo (Blu)

Qui il design si fa linguaggio di ospitalità, un ponte tra culture e storie intrecciate nel tempo. Il blu profondo avvolge l’ambiente, evocando il mare, il movimento, l’altrove. È un colore che porta con sé il respiro delle rotte commerciali, le influenze di terre lontane come l’Asia e l’India, reinterpretate nei secoli nel mobilio e nelle arti decorative europee. Al centro della sala, un arazzo fiammingo del XVII secolo è punto di riferimento visivo e narrativo. Le sue decorazioni lussureggianti, ispirate a una natura idealizzata, trovano eco nelle chinoiserie e nei motivi esotici che arricchiscono mobili e oggetti d’arte. Ogni dettaglio racconta di incontri, contaminazioni e scoperte. Come un carnet de voyage, questa sala celebra un’estetica che si evolve attraverso il dialogo tra mondi diversi.

Biblioteca (Prugna)

Nella biblioteca dai toni prugna, l’attenzione si concentra sulla trasmissione dei saperi e dei gesti. Anche qui è esposto un abito, disegnato da Lila De Nobili e indossato da Maria Callas nella Traviata diretta da Luchino Visconti, e oggi riprodotto dagli allievi dell’Accademia del Teatro alla Scala. L’abito incarna un savoir-faire vivo, in cui il costume diventa veicolo di memoria quanto di apprendimento. Intorno a esso, figurini originali, fotografie d’atelier ed elementi tessili raccontano il processo creativo, dal disegno alla confezione. Le tecniche si evolvono senza rinnegare la loro anima. La Biblioteca, dove il libro e il tessuto si incontrano, è un omaggio a quei saperi che sopravvivono perché sanno rinnovarsi

Bagno

Un gioco di specchi trasforma la sala da bagno in un luogo sospeso tra realtà e percezione. Una grande parete di specchi firmata Arte Veneziana frammenta lo spazio, moltiplicando i punti di vista e modulando la luce in una coreografia di riflessi. L’effetto è quasi onirico: un senso di infinito, una dimensione in continuo mutamento. Al centro della scena, una vasca da bagno ispirata agli anni ’30 premiata per la sostenibilità di realizzazione, è in equilibrio perfetto tra funzionalità e scultura, evocando un lusso senza tempo.

Camera da letto (Bianco)

In questa stanza, il colore è protagonista, diventa architettura invisibile, modella lo spazio e gli oggetti che lo abitano. Il bianco si rivela un elemento che esalta, e non sottrae. Lontano dall’essere neutro o silenzioso, dialoga con pezzi di epoche diverse, dai più opulenti ai più essenziali, dando respiro a ogni materiale e dettaglio. Alle finestre, il Lido di Venezia si anima attraverso le immagini di Morte a Venezia di Luchino Visconti. Il racconto cinematografico si intreccia con l’architettura. L’Adagio di Mahler avvolge l’ambiente, aggiungendo una dimensione sonora che amplifica l’esperienza. Un lampadario in porcellana cattura la luce e la rifrange, introducendo una materialità inaspettata.

Giardino d’inverno

Ispirato alle maestose serre del XIX secolo e omaggio ai paesaggi italiani, il Giardino d’inverno, ne reinventa la funzione, trasformando lo spazio in luogo di connessione profonda tra architettura e natura. Qui, le passamenterie, applicate alle pareti come decoro strutturale, trasformano la matericità tessile in un linguaggio che definisce lo spazio. Al centro, un lampadario in vetro di Murano, che narra di mondi vegetali. I divani classici, rivestiti con tessuti dai motivi contemporanei, incarnano il dialogo tra tradizione e creazione attuale. Ogni dettaglio, ogni finitura è testimonianza di un savoir-faire che qui trova nuova espressione.

Salone della Musica

Nel cuore del percorso espositivo, il Salone della Musica si apre come una pausa di respiro, un luogo in cui architettura, suono e materia entrano in dialogo. Qui, la musica non è solo ascolto, ma esperienza spaziale, vibrazione che prende forma nell’ambiente. A dominare il soffitto, l’imponente cupola del Pantheon di Roma, immortalata dall’obiettivo di Massimo Listri, radica lo spazio in una dimensione di grandiosità architettonica. Dall’alto, calde tonalità brune discendono avvolgendo la sala in un’atmosfera ovattata, ideale per l’ascolto e la contemplazione. Le opere di Amy Thai, dedicate al legame tra pietra, natura e gesto artistico, dialogano con il suono, mentre la musica si fa oggetto attraverso due strumenti simbolici: un’arpa, emblema della tradizione, e un pianoforte Alpange, che ridefinisce l’arte sonora attraverso l’innovazione tecnologica.

Al centro del Salone della Musica, il pianoforte Alpange è protagonista di un’esperienza sonora senza precedenti. Suonato da due maestri interpreti, Anne Lovett e Michael G. Jennings, accompagnerà i visitatori con una serie di concerti esclusivi durante le giornate di Salone. Scelto per la sua capacità di unire tecnologia e sensibilità acustica, l’Alpange riproduce la ricchezza armonica e la profondità di un gran coda grazie a un avanzato sistema digitale capace di restituire ogni sfumatura del suono con precisione assoluta. Il suo design, elegante e contemporaneo, si integra perfettamente con la filosofia di Villa Héritage, dove il passato e il futuro si incontrano in un dialogo continuo. La sua presenza non è casuale: qui, dove l’architettura incontra il suono, l’Alpange diventa il simbolo di un’arte in costante evoluzione, un ponte tra la tradizione pianistica e le infinite possibilità della tecnologia.

Pierre-Yves Rochon. Villa Héritage

8-13 aprile 2025

A Luxury Way. Fiera Milano, Rho – Pad. 13-15

Brand espositori a Villa Héritage

ANNIBALE COLOMBO | 13 | C02 C04 ARGENTERIA SCHIAVON | 15 | A30 ARTE VENEZIANA | 15 | B16 BAROVIER & TOSO | 06 | A23 B18 BAROVIER & TOSO ARTE

BELLOTTI EZIO | 15 | B35 BELTRAMI | 15 | A40 BIANCOPERLA | 15 | A55 CG CAPELLETTI | 13 | C32 CASAMILANO | 15 | A27 DEVON & DEVON

FRANCESCO MOLON | 15 | B21

MONZIO COMPAGNONI | 15 | A 57

  1. MOSCATELLI | 04 | C32 GALLOTTI & RADICE | 09 | E11 F10 GHIDINI 1961 | 15 | A21 A25 GOLRAN | 22 | B27

IBIAGI | 15 | B45 IDOGI | 15 | A11 ILLULIAN | 24 | C28 JANSEN | 15 | A51 L’OPIFICIO | 13 | D51

LORIS ZANCA | 13 | C24

MEDEA | 13 | C19

MINOTTI | 11 | E15 E27 G12 G16 G22

MOSCATELLI | 04 | C32

ONIRO GROUP | 13 | C01 C03 C27 D03

POZZOLI | 15 | B24 C25

PINETTI | 15 | A19

ERCUIS & RAYNAUD | 13 | D37 RIVOLTA CARMIGNANI | 13 | D29 ROBERTO GIOVANNINI | 15 | B42 SAINT LOUIS CRISTAL | 10 | C25 D22 SALDA | 13 | C28

THG

VENINI | 04 | C19

VETRERIE DI EMPOLI | 15 | A16

VILLARI | 13 | C14

VISTA ALEGRE | 15 | A10

ZANABONI | 13 | D05 D09

Con la generosa partecipazione di:

Alpange, Bianco Bianchi, Ceramiche Ceccarelli, Dedar, Galleria Frilli, Tessitoria Luigi Bevilacqua, Mario Consolo, Massimo Listri Fotografo, Papier de Paris, Rubelli, Sahrai, Samuel&Sons, Tassinari & Chatel Lelievre, Accademia Teatro alla Scala e Teatro alla Scala.

Paolo Sorrentino. La dolce attesa

Paolo Sorrentino. La dolce attesa

Affiancato dalla scenografa Margherita Palli e dal tessuto sonoro di Max Casacci, il regista premio Oscar porge un tributo a un sentimento universale: l’attesa. Non un intervallo ma il momento più sincero della vita. A scandirla, il battito di un cuore, nascosto, misterioso.

La dolce attesa (pad. 22-24), il progetto-installazione del regista Paolo Sorrentino per il Salone 2025 è un’esperienza che trasforma lo spazio in un controcampo di emozioni sospese, in un limbo di suggestioni visive e sonore, giocando sul confine tra due verbi. Ce n’è uno, attendere, che non significa stare fermo. Attendere è volgere lo sguardo, tendere verso. Inseguire, senza correre. E c’è l’altro, quello sbrigativo, perentorio: aspettare. Che mette ansia. Il piede che batte nervoso, l’occhio sull’orologio, il tempo che non passa. Aspettare è lo stato d’animo dell’insofferenza. L’attesa, invece, è una dimensione. Un luogo in cui qualcosa può accadere. Un tempo di transizione. Per questo (forse) il regista la chiama “dolce”. Perché l’attesa non è passiva. È sì lenta, ma fertile. Incubatrice. Le serve tempo. Il tempo di trasformare il caos – quello fuori e dentro di noi quando aspettiamo in una clinica – in qualcosa di riconoscibile. Non subito. Al momento giusto. Bisogna saperci stare, nel vuoto di quella sala. E allora come quello spazio viene progettato e realizzato può fare la differenza.

Spiega Paolo Sorrentino: “Con “La dolce attesa” parliamo dellattesa di un responso medico. Quel tipo di attesa diventa una sospensione. Rimaniamo appesi. Fermi, tesi, nervosi. E angosciati. E la sala d’attesa, così come è stata concepita fino a oggi, è solo un’amplificazione dell’angoscia. Tra pareti bianche, sedie scomode, monitor che proiettano numeri, impiegati scontrosi, si finisce per accanirsi ossessivamente sullo smartphone. Forse, allora, dovremmo ripensare l’attesa. Ingannarla. Viaggiare e perdersi nel viaggio come in un vago senso di ipnosi. Così, forse, aspettare può diventare meno penoso. Perché diventa altro. La nostra sala d’attesa vuole essere un’altra cosa. Non ti costringe a star fermo, ma ti lascia andare. Un piccolo viaggio, come da bambini, su giostre rassicuranti. Da adulti, i cavallucci sono diventati poltrone come gusci, come ventri materni. Gli impiegati riluttanti sono sostituiti da uomini e donne che ti riconciliano con un’idea di tranquillità. Ti sorridono e sanno regalare una carezza paterna. La vista si concentra su un coacervo di vetri smerigliati che occultano, deformano, l’unico elemento che, se continua a battere, ci allunga la vita. È il cuore. Nascosto, misterioso, eppure lui è lì, a ricordarci che non è ancora finita”.

Nell’epoca della velocità e del “tutto subito”, riscoprire il senso dell’attesa significa approcciarsi ad essa cogliendo l’opportunità di osservarsi e ascoltarsi. L’attesa come il momento prima dell’alba. Per riempire questo buio, Paolo Sorrentino ha scelto Margherita Palli – scenografa con quarant’anni di carriera, costellati dalle collaborazioni con registi come Luca Ronconi, Liliana Cavani, Mario Martone, Alexander Sokurov e coreografi come Yang Jiang, Daniel Ezralow, e da moltissimi premi, tra cui sei Premi UBU. Lei, che al primo appuntamento con il regista non sapeva cosa aspettarsi, racconta: “Faccio il set designer, mi occupo di opera lirica, di prosa, mostre ed eventi; con il mio collaboratore Marco Cristini ho l’arrivo di Sorrentino; cosa voleva da me, cosa dovevo fare, un’attesa ansiosa del tema da svolgere. Con poche parole ma con un’idea precisa ci ha raccontato la “sua” attesa e ci ha chiesto di pensare a un luogo che la renda più dolce e a un caleidoscopio che nasconde un cuore. Quando è andato via, ho pensato che dovessi procedere come faccio di solito, creare la scenografia di uno testo di un’opera lirica; muovermi dentro un edificio effimero con un senso dell’orientamento e attenzione a segni, simboli e significati, rispettando le richieste. Un Teatro è un grande spazio per lo più situato al centro delle città. I grandi Teatri sono chiamati Opera, mentre i piccoli Teatri possono essere chiamati “La dolce attesa” ed essere dentro un padiglione della fiera a Rho”.

Se l’attesa è uno spazio sospeso, il suono deve saperla colmare mentre ne racconta il ritmo. Per questo, Paolo Sorrentino ha affidato a Max Casacci la creazione di un tessuto sonoro che ne scandisce lo scorrere. Un battito sommerso, pulsante, che accompagna l’esperienza immersiva dell’installazione senza imporsi, ma penetrando nel respiro di chi la vive. Musicista, produttore e ingegnere del suono, Casacci è noto per essere il fondatore e chitarrista dei Subsonica, una delle band più influenti della scena musicale italiana. La sua ricerca sonora lo ha portato oltre i confini della musica tradizionale, sperimentando con i suoni dell’ambiente e trasformando il quotidiano in composizione. Recente la sua collaborazione con Michelangelo Pistoletto, con cui ha realizzato Watermemories, un’opera sonora nata dai suoni dell’acqua di Biella. È stato direttore del Traffic Torino Free Festival, uno dei principali festival rock italiani e nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Italiano della Musica e l’MTV Europe Music Award come miglior artista italiano. Il suono che ha creato per La dolce attesa è una presenza che vibra, si dilata e si contrae, proprio come il tempo dell’attendere. Casacci costruisce un paesaggio acustico che avvolge il visitatore, evocando la tensione e la magia dell’attesa: “Una musica senza strumenti musicali che, intonando esclusivamente rumori e canti del mare, suoni delle foreste, respiri del vento e trasparenze di cristallo, si immerge nel battito di un’attesa” racconta il musicista.

L’attesa non è silenziosa, è un ritmo interiore che pulsa sotto la superficie. E in questo viaggio ipnotico e stordente, il suono di Casacci diventa il battito nascosto di quel tempo che scorre, insegnandoci ad ascoltare l’attesa con cuore e orecchie nuove.

Paolo Sorrentino. La dolce attesa

8 – 13 aprile 2025

Fiera Milano, Rho – Pad. 22-24

Ingresso su prenotazione su www.salonemilano.it

Es Devlin. Library of Light

Es Devlin. Library of Light

Library  of  Light è metafora della conoscenza, un  progetto di  Salone in collaborazione con Pinacoteca di Brera e La Grande Brera e con il contributo di Feltrinelli. Un viaggio tra scienza, filosofia e spiritualità per riportare la luce al centro della narrazione. Uno straordinario dono alla città 

Nell’anno di Euroluce, il Salone del Mobile abbraccia un altro luogo simbolo di Milano dopo il Castello Sforzesco: il Cortile d’Onore della Pinacoteca di Brera, che si trasforma in una potente esperienza immersiva e performativa grazie a Library of Light dell’artista britannica Es Devlin, celebre per le sue installazioni luminose. Incontro perfetto tra design, arte e tecnologia, l’opera ridefinisce il concetto di biblioteca come luogo di sapere e connessione: la luce, metafora di conoscenza, richiama il valore custodito nei libri, creando un legame simbolico tra eredità e innovazione. L’installazione è il riflesso di una frase di Umberto Eco che torna alla mente dell’artista mentre scala le alte scaffalature della Biblioteca Nazionale Braidense: I libri sono la bussola della mente, indicano innumerevoli mondi ancora da esplorare.

Library of Light trova spazio al centro del Cortile d’Onore del XVII secolo, che collega la Pinacoteca di Brera, la Biblioteca Nazionale Braidense e l’Accademia di Belle Arti. È una straordinaria scultura, un “faro di sapere” dalla forma circolare (diametro di 18 metri), formata da scaffali luminosi contenenti oltre 2000 volumi. La grande struttura, caratterizzata da un pavimento rotante e da ripiani luminosi, è posizionata leggermente fuori asse rispetto al centro del cortile, creando un impianto simile a quello di una meridiana. Durante il giorno, mentre la struttura ruota proprio come una bussola, la luce del sole, riflessa dagli specchi inclinati che chiudono la libreria, illumina le colonne, le statue del porticato e punti dell’edificio mai raggiunti prima dai raggi del sole. Di notte, la sua struttura luminosa disegna suggestivi giochi di ombre sulle pareti del cortile. La titanica libreria progettata da Devlin sovrappone al rigore geometrico del Cortile una nuova armonia, non più lineare ma circolare, un movimento che scompagina e rinnova la percezione dello spazio. I visitatori sono invitati a seguirne il movimento, camminandovi lentamente attorno, seguendo la scia di parole che si dipanano lungo una linea orizzontale in continuo divenire mentre al suo interno si celebrano incontri, letture e performance che uniscono luce, suono, letteratura e riflessioni collettive.

Racconta Es Devlin: “Camminando tra le statue dei grandi studiosi del passato, ho trovato solo una figura femminile: Maria Gaetana Agnesi. Una mente straordinaria, una pioniera della matematica, che ha lasciato un segno indelebile nel sapere, eppure fino a quel momento non sapevo della sua esistenza. Agnesi studiava la propagazione della luce e il flusso delle onde elettromagnetiche, tracciando una curva matematica che la storia ha ribattezzato erroneamente ‘la strega di Agnesi’. Ma lei non era una strega: era una visionaria. Library of Light è un omaggio a questa donna che ha saputo illuminare il proprio tempo, navigando tra scienza, filosofia e spiritualità: questa installazione vuole riportare la sua luce al centro della narrazione.”

Il cuore pulsante dell’installazione è la lettura, intesa come esperienza corale: le parole di Maria  Gaetana Agnesi risuonano attraverso la voce di Devlin, intrecciandosi con quella dell’attore inglese Benedict Cumberbatch, che restituisce al pubblico le riflessioni del fisico teorico Carlo Rovelli sul concetto di tempo. E attorno a queste voci, un firmamento di oltre 2.000 volumi selezionati e donati da Feltrinelli sul tema Thought for Humans., scelto dal Salone del Mobile come filo rosso dell’edizione 2025. I visitatori possono ascoltare letture “recitate” dalla libreria stessa mentre ne seguono il testo lungo un display LED che scorre orizzontalmente. Contemporaneamente, fasci di luce illuminano delicatamente i bordi delle pagine. I visitatori  possono sfogliare i libri e donare i propri, contribuendo  a espandere questo archivio pubblico nel corso dei giorni di apertura al pubblico, libri che entreranno a far parte del Sistema Bibliotecario di Milano, proseguendo il loro viaggio attraverso le mani e le menti di altri lettori. Un dono alla città, voluto dal Salone del Mobile, con il contributo di Feltrinelli, in collaborazione con la Pinacoteca di Brera e La Grande Brera.

Commenta Alessandra Carra, Amministratrice Delegata Gruppo Feltrinelli: “Library of Light è una celebrazione della conoscenza intesa in tutta la sua vitalità, come movimento da una persona all’altra, come motore di sviluppo e di crescita, individuale e collettiva. I libri sono al centro delle nostre vite: ci consentono di cambiare, avanzare, costruire e di connetterci gli uni agli altri. Per quest’installazione abbiamo scelto titoli delle case editrici del nostro Gruppo di poesia, saggistica e narrativa: libri necessari per capire il presente e costruire il futuro. L’installazione di Es Devlin, percorribile e fruibile, mette in circolo pensieri, storie e idee; per questo, proprio nell’anno delle celebrazioni del settantesimo anniversario, rappresenta l’essenza della visione con cui da sempre Feltrinelli concepisce il suo fare cultura”.

Durante le due settimane di apertura dell’installazione, Library of Light si trasformerà in un palcoscenico di pensiero e dialogo, ospitando una serie di incontri che intrecciano arte, letteratura, artigianato e riflessioni sul nostro tempo. Attraverso le voci di artisti, scrittori, curatori e innovatori, la biblioteca diventerà un luogo in cui le idee prendono forma, si contaminano e si moltiplicano, offrendo ai visitatori la possibilità di immergersi in un’esperienza culturale in continuo divenire.

Il primo incontro sarà dedicato al tessuto come mezzo di trasmissione culturale, una pratica ancestrale che, attraverso la trama e l’ordito, custodisce memoria, tradizione e identità. In questo contesto, sarà dato spazio a voci provenienti dall’India, Paese che ha recentemente accolto il Salone. La letteratura sarà protagonista della serata organizzata da Feltrinelli mercoledì 9 aprile (ore 19.00) con la lectio “C’era una volta il corpo” di Walter Siti, tra i più raffinati scrittori e intellettuali italiani. Curatore delle opere di Pier Paolo Pasolini per i “Meridiani” Mondadori, autore del podcast Perché Pasolini?, Siti ha scritto romanzi che hanno segnato più di una generazione come Troppi paradisi  (2006) e Il contagio  (2008). Nel 2013 ha vinto il premio Strega con Resistere non serve a niente. Il suo ultimo libro è Cera una volta il corpo, edito da Feltrinelli. Un altro momento chiave sarà dedicato al concetto Thought for Humans., che riflette sulla responsabilità dell’arte e del design nei confronti dell’umanità. Un confronto aperto tra l’artista Matilde Cassani, la scenografa Margherita Palli, e l’architetto Luca Cipelletti, moderato da Annalisa Rosso, esplorerà la capacità della creatività di generare pensiero, immaginare futuri possibili e ridefinire il nostro rapporto con lo spazio e la materia.

Es Devlin. Library of Light

7 – 21 aprile

Pinacoteca di Brera – Cortile d’Onore

Un evento di Salone del Mobile.Milano in collaborazione con Pinacoteca di Brera e La Grande Brera Con il contributo di Feltrinelli

Ingresso libero. Ore 9.00 – 21.00

TALK

Martedì 8 aprile

Ore 19.00, in inglese

Intessere l’Arte Indiana

Vinita Chaitanya, Interior Designer, Founder Prism

Urmila Chakraborty, Writer, Specialist of Patachitra Folk Art

Malika Verma, Founder Border&Fall

Modera: Cristina Kiran Piotti, giornalista italo-indiana e consulente

Motivi, arazzi, tessiture, ricami, intrecci. Ciò che per lungo tempo è stato considerato “solo” un raffinato artigianato d’eccellenza proveniente dal Sud del mondo, viene oggi sempre più riconosciuto come una forma d’arte a pieno titolo. In particolare, in India, il tessile si intreccia profondamente con l’espressione culturale, la memoria storica, l’emancipazione di genere e le identità locali. Il mondo del design assume oggi un ruolo fondamentale nel tessere, letteralmente, nuove sensibilità e rinnovati sguardi su queste pratiche antiche e contemporanee al tempo stesso.

Mercoledì 9 aprile

Ore 19.00, in italiano

C’era una volta il corpo

Walter Siti, scrittore, critico letterario e saggista A cura di Feltrinelli

Giovedì 17 aprile

Ore 18.00, in italiano

Thought for Humans.

Matilde Cassani, artista e designer Luca Cipelletti, architetto e museografo Margherita Palli, scenografa

Modera: Annalisa Rosso, Editorial Director e Cultural Events Advisor, Salone del Mobile.Milano

Il tema della campagna di comunicazione 2025 del Salone del Mobile.Milano – Thought for Humans. – diventa occasione per una riflessione ampia e multidisciplinare sul ruolo del corpo nello spazio. Un’indagine sugli aspetti emotivi e sensoriali veicolati dall’esperienza fisica diretta, capace di aprire nuove chiavi interpretative anche per il mondo del progetto. Attraverso pratiche differenti ma profondamente connesse – arte, teatro, museografia – si esplora un nuovo modo di pensare, abitare e interrogarsi sulla centralità dell’essere umano.

Robert Wilson. Mother

Robert Wilson. Mother

Robert Wilson inaugura Salone 2025 al Museo della Pietà Rondanini – Castello Sforzesco, dialogando con il capolavoro di Michelangelo e le musiche di Arvo Pärt. Un omaggio alla luce, all’arte, alla città, nel segno del “non finito”.

Progetto di rara intensità tra arte, luce e suono, Robert Wilson. Mother, con musica di Arvo Pärt, al Museo della Pietà Rondanini – Castello Sforzesco in collaborazione con Comune di Milano | Cultura, è la prima installazione del Salone del Mobile.Milano 2025 che apre al pubblico (6 aprile), con un ponte ideale con Milano Art Week, per poi chiudere il 18 maggio, offrendo alla città la possibilità di prenotare la visita oltre la Settimana del design.

Nell’anno di Euroluce, il celebre artista americano firma un’“opera totale” dedicata al capolavoro di Michelangelo, riconosciuto, insieme all’Ultima Cena di Leonardo, come l’opera d’arte più iconica di Milano.  Nel  rispetto  dell’allestimento  progettato  nel  2015  da  Michele  De  Lucchi  nell’Ospedale Spagnolo, Wilson, maestro assoluto nell’uso creativo della luce, dà vita a un’installazione, che si misura con la potenza del ‘non finito’, un’energia sospesa tra la materia e il pensiero, in dialogo drammaturgico con Stabat Mater, preghiera medievale nella versione vocale e strumentale del compositore estone Arvo Pärt. In essa cela una riflessione profonda sulla dimensione del tempo e dello spazio. Mother non è una scenografia, ma un respiro, un’apertura, un invito alla contemplazione. È un dialogo tra luce, ombra e suono, un’esperienza che non racconta,  ma  accoglie,  lasciando che lo spettatore trovi il proprio spazio interiore, la propria intima risonanza emotiva. Per questo incontro straordinario tra arte e luce, Wilson ha scelto la musica di Arvo Pärt, con cui condivide una visione del tempo e dello spazio fatta di silenzi strutturati e attese vibranti. Mother diventa così un’esperienza immersiva in cui l’arte si fa respiro, la musica diventa architettura del silenzio e la luce rivela l’essenza stessa della forma.

Racconta Robert Wilson: La luce è ciò che forma allo spazio. Senza luce, lo spazio non esiste. Albert Einstein diceva che la luce è la misura di tutte le cose. Per me è sempre il punto di partenza: non è solo un elemento tecnico, ma una presenza viva, l’inizio di tutto”. E prosegue: “Quando ho visto per la prima volta la Pietà Rondanini di Michelangelo, sono rimasto seduto difronte all’opera per più di un’ora. Poi mi sono alzato e ho iniziato a camminarle intorno. Ho percepito un’energia potente, una presenza quasi mistica. Forse è proprio il fatto di essere incompiuta che la rende così straordinaria. È come una finestra aperta, uno spazio sospeso tra il visibile e l’invisibile. Mi ha regalato un tempo diverso, uno spazio nuovo in cui pensare, sognare. L’idea di metterla in scena mi ha colpito profondamente: la Pietà non aveva bisogno di una scenografia ma di uno spazio, di un respiro, di silenzio, perché chi la osserva possa perdersi nei propri pensieri e nelle proprie emozioni. È, allora, che ho pensato alla musica di Arvo Pärt. C’è qualcosa di comune tra la sua musica e questo capolavoro: un senso del tempo che si dilata, uno spazio che si apre e accoglie. Insieme, arte e musica non raccontano, non spiegano: semplicemente, ci permettono di provare emozioni”.

Mother prenderà la forma di una sequenza di musica, luci e immagini della durata di 30 minuti, a cui il pubblico potrà assistere con ingresso su prenotazione. L’esecuzione dello “Stabat Mater” dal vivo – prevista dal 6 al 13 aprile – è affidata all’ensemble Vox Clamantis, diretto da Jaan-Eick Tulve, e da La Risonanza, diretta da Fabio Bonizzoni.

Robert Wilson. Mother

8 aprile – 18 maggio

Museo della Pietà Rondanini – Castello Sforzesco Progetto a cura di Franco Laera

Produzione Change Performing Arts

Un evento di Salone del Mobile.Milano in collaborazione con Comune di Milano | Cultura Ingresso su prenotazione a orario programmato

Biglietto e prenotazione www.museicivicimilano.vivaticket.it 6 aprile ingresso gratuito in occasione di Milano Art Week Ore 10.00 – 17.30 (ultimo ingresso ore 17.00). Lunedì chiuso

The Euroluce International Lighting Forum

The Euroluce International Lighting Forum Light for Life. Light for Spaces

Al centro di Euroluce 2025, due giornate – Light for Life. Light for Spaces con venti voci internazionali, tra cui Robert Wilson e Marjan van Aubel, che rifletteranno sull’impatto della progettazione della luce. A ospitarli l’Arena The Forest of Space dell’architetto Sou Fujimoto.

La luce assumerà un ruolo sempre più centrale nella progettazione integrata e sostenibile di spazi pubblici e privati, mettendo al centro la qualità della vita e il futuro del nostro pianeta. Da questa considerazione, si è partiti per immaginare la prima edizione di The Euroluce International Lighting Forum, un laboratorio di conoscenza e innovazione per il futuro del lighting design, consci che la Manifestazione debba porre attenzione sinergicamente sia all’offerta commerciale sia alla richiesta e alle esigenze formative, informative e di visione dei professionisti del settore. Questo nuovo appuntamento internazionale dedicato alla cultura della luce si farà portavoce di una riflessione più ampia sul ruolo dell’illuminazione nella vita quotidiana e negli spazi che abitiamo attraverso un approccio multidisciplinare.

Afferma Carlo Urbinati, Presidente di Assoluce di FederlegnoArredo: “Dare profondità agli spazi, caratterizzarli, trasmettere sensazioni, ma anche creare benessere e contribuire alla vivibilità degli spazi, pubblici e privati. Raccontare la luce da questa prospettiva è l’obiettivo che, come Assoluce di FederlegnoArredo, ci siamo prefissati insieme al Salone del Mobile.Milano nell’organizzare The Euroluce International Lighting Forum, in programma il 10 e 11 aprile negli spazi di Fiera Milano, Rho. Parliamo di un vero e proprio debutto che, grazie ai contributi di esperti del settore, ma anche di biologi e antropologi, indagherà il significato della luce in senso ampio. Il nostro augurio è che a conclusione dei lavori, tutti i partecipanti siano più coscienti degli effetti positivi e negativi che l’utilizzo di questa materia così complessa può avere sugli ambienti, sulle persone e persino sugli animali, sentendosi arricchiti e stupiti da quello che hanno ascoltato e avendo fatto propria l’idea che è indispensabile passare da una progettazione che relega lo studio della luce nella sua fase finale, a una progettazione che mette la luce al centro. Confidiamo di attirare un vasto pubblico di progettisti, architetti e lighting designer, interlocutori fondamentali per costruire il futuro del settore creando rapporti diretti fra aziende espositrici e decisori, in un’ottica di progettazione integrata e multidisciplinare. Vogliamo costruire insieme una progettazione cosciente in cui la luce crei valore aggiunto, benessere e persino sicurezza: non una semplice commodity”.

Il primo The Euroluce International Lighting Forum, iniziativa diretta da Annalisa Rosso con la collaborazione di APIL, sarà volto a stimolare lo scambio di idee e promuovere l’innovazione nel mondo dell’illuminazione. Una due giorni (10 e 11 aprile) articolata in 6 masterclass, 2 tavole rotonde e 2 workshop ospitati nell’Arena The Forest of Space (pad. 2), progettata dall’architetto giapponese Sou Fujimoto, tra gli architetti più affermati negli ultimi dieci anni, ideatore del Grand Ring, struttura in legno con circonferenza di 2km che circonderà i padiglioni nazionali dei Paesi presenti a Expo 2025 Osaka. A Euroluce, l’Arena The Forest of Space, progetto curato da VIV Arts, sarà realizzata con travi di pino naturale disposte verticalmente, traendo ispirazione dalla vitalità organica delle foreste e trasformando lo spazio in un’esperienza fluida e stratificata che avvolgerà chi vi entra come una foresta. Un esempio dell’intersezione tra arte e architettura, che, come definisce Oliva Sartogo, co-fondatrice di VIV Arts, trasmette un nuovo modo di vivere lo spazio pubblico, fluido, organico e aperto alla trasformazione. L’Arena abbraccia i principi del design biofilico, integrando la natura nell’architettura e promuovendo un linguaggio modulare e adattabile, capace di ripensare gli spazi pubblici come luoghi più aperti, inclusivi e partecipativi.

Racconta Sou Fujimoto: “La foresta è una delle fonti di ispirazione più antiche per l’umanità. È uno spazio primordiale di incontro, esplorazione e scoperta. The Forest of Space rielabora questo concetto millenario, trasportandolo in un contesto fieristico contemporaneo e invitando il pubblico a riflettere su come vogliamo modellare il nostro futuro. È concepito come un anfiteatro mobile, facilmente assemblabile e smontabile, che permette alle persone di vivere liberamente il movimento e le interazioni, ma che al tempo stesso crea un profondo senso dello spazio. Il mio pensiero architettonico nasce dal caos e dalla natura, combinando artefatto e ambiente naturale. È uno spazio di transizione, tra interno ed esterno, tra ordine e organicità”.

Sotto il titolo Light for Life. Light for Spaces, si avvicenderanno masterclass, tavole rotonde e workshop, condotti da venti relatori internazionali tra lighting designer, architetti, artisti, scenografi, scienziati, biologi, antropologi, astronomi, psicologi invitati a condividere visioni, intuizioni, pratiche di ricerca e progetto con l’obiettivo di stimolare una più profonda comprensione del futuro del lighting. La luce sarà, così, affrontata non solo nel suo potenziale tecnologico, ma anche attraverso una riflessione di carattere antropologico e filosofico per capire  cosa guiderà la  sua progettazione  nello spazio abitato di domani.

Gli interventi previsti il 10 aprile saranno organizzati sotto il tema Light for Life. Presupponendo che l’uomo nasce per vivere all’aperto, dove la luce naturale lo influenza sia biologicamente sia psicologicamente, e che l’illuminazione artificiale riesce a modellare ritmi biologici, esiste un modo semplice e scientifico per progettare un’illuminazione positiva a misura d’uomo? Per la sua felicità e il suo comfort? Cosa intendiamo quando parliamo di Human Centric Lighting? A queste e a molte altre domande daranno risposta i relatori della prima giornata. A partire dalle masterclass della Solar Designer Marjan van Aubel, che da sempre osserva la luce solare e si chiede come poter utilizzare in modo diffuso questa forma di energia democratica come affrontata nel progetto Sunne; di Stefano Mancuso, pioniere della neurobiologia vegetale, che esplorerà come l’uomo possa ispirarsi alle strategie adottate dalle piante per catturare la luce e trasformarla in fonte di benessere; di Robert Wilson, celebre artista americano, che racconterà il suo senso della luce. Nel pomeriggio sarà la volta di una Tavola Rotonda a cui parteciperanno: Nicholas Belfield, Partner di dpa lighting consultants, studio internazionale di progettazione illuminotecnica con all’attivo oltre 7.500 progetti completati in 80 paesi, tra cui The Constellation, The Founder’s Memorial, ad Abu Dhabi; Rogier van der Heide, Lighting Designer che ha illuminato alcuni tra i più iconici spazi collettivi, dallo Stadio Olimpico di Pechino al Rijksmuseum di Amsterdam; Shelley James, Lighting Strategy Consultant dello studio Age of Light Innovations ed esperta internazionale di luce e benessere; Manuel Spitschan dal 2022 Research Group Leader presso il Max Planck Institute for Biological Cybernetics e Professore Associato di Chronobiology & Health presso la Technical University of Munich; Piero Benvenuti, Professore Emerito di Astrofisica dell’Università degli Studi di Padova. Infine, il workshop del pomeriggio, dedicato a un selezionato numero di lighting designer e condotto da Adrien de Lassence, Associate Director Sou Fujimoto Atelier Paris, proporrà un’analisi pratica e concreta, intrecciando tutti i temi, i concetti e le prospettive affrontati in questa prima giornata.

Gli interventi previsti per l’11 aprile saranno organizzati sotto il tema Light for Spaces. È indubbio che l’illuminazione artificiale abbia un impatto radicale su estetica, percezione e funzionalità dell’architettura. Quali le strategie per valorizzare lo spazio abitato dall’uomo e produrre emozione? Il design luminoso si concentrerà sulla replica indoor delle infinite variazioni della luce naturale o sul design dell’oggetto stesso? Come armonizzare il bisogno di sostenibilità energetica con l’ambizione di una progettazione luminosa culturalmente significativa? Gli interventi della seconda giornata racconteranno di soluzioni innovative, dall’illuminazione responsabile a tecnologie intelligenti, mostrando come la luce possa in architettura raccontare storie, parlare di culture e aggiungere senso e valore ai progetti che viviamo, a partire dalle masterclass di Kaoru Mende, Lighting Designer giapponese – tra i suoi progetti illuminotecnici più noti quelli del Tokyo Station Marunouchi Building e della Sendai Mediatheque – che esplorerà il presente e il futuro del lighting design attraverso tre prospettive: innovazione, sostenibilità e benessere; di Patrick Rimoux, Artista e Scultore della luce celebre per i suoi interventi su monumenti urbani, per le collaborazioni con Wim Wenders, Akira Kurosawa e Bollywood e, più recentemente, per la nuova illuminazione di Notre-Dame de Paris; di Lonneke Gordijn, Artista e Cofondatrice di DRIFT, studio specializzato in sculture, installazioni e performance luminose che sottolineano i parallelismi tra strutture artificiali e naturali. Nel pomeriggio sarà la volta di un’altra Tavola Rotonda a cui parteciperanno Susanna Antico, Architetto e Lighting Designer, associato APIL; Hervé Descottes, Lighting Designer, Fondatore e Titolare de L’Observatoire International, noto per il suo approccio innovativo e artistico alla luce, con alle spalle progetti come il Qatar National Museum a Doha e il Guggenheim ad Abu Dhabi; Mariel Fuentes, Lighting Designer e Co-fondatrice di MMAS Lighting, specializzata in design dell’illuminazione architettonica, tra i cui progetti si ricorda Transicions; Timothy Ingold, Professore Emerito di Antropologia Sociale presso l’University of Aberdeen; Elisa Orlanski Ours, Chief Planning e Design Officer di Corcoran Sunshine Marketing Group, società che gestisce il marketing e le vendite di progetti immobiliari di lusso come il 56 Leonard e l’One High Line a New York; Carla Wilkins, Presidente eletto di IALD (International Association of Lighting Designers) e Senior Partner di Lichtvision Design, studio internazionale specializzato in illuminazione architettonica con all’attivo progetti come il Blue Cinema nella svizzera Coira. Infine, il workshop pomeridiano, dedicato a un selezionato numero di lighting designer, proporrà un approfondimento pratico e funzionale di A.J. Weissbard, Lighting Designer e Artista internazionale, integrando tutti i temi, i concetti e le visioni trattate in giornata.

The Euroluce International Lighting Forum Light for Life. Light for Spaces

Diretto da Annalisa Rosso, in collaborazione con APIL 10 – 11 aprile

Arena The Forest of Space by Sou Fujimoto Euroluce

Fiera Milano, Rho – Pad. 2

 

10 aprile

Light for Life

Modera Ed Stocker, Europe Editor at Large Monocle

SALUTI INTRODUTTIVI

Ore 10.15

Maria Porro, Presidente Salone del Mobile.Milano

Carlo Urbinati, Presidente Assoluce di FederlegnoArredo

MASTERCLASS

Ore 10.30, in inglese

Sunlighted

Marjan van Aubel, Solar Designer

Il Solar Design è più di una semplice disciplina: è un nuovo movimento che ruota attorno alla progettazione con il sole. Cambia la narrativa, trasformando l’energia solare da un elemento puramente tecnico a una parte integrata e armoniosa della nostra vita quotidiana. Unisce creatività, sostenibilità e un profondo rispetto per il sole e la sua energia inesauribile. La conversazione sull’energia solare sta cambiando: non è più solo una questione tecnocratica, discussa in termini di tempi di ammortamento ed efficienza. Essendo la fonte di energia più economica e abbondante, il solare ha il potenziale per plasmare un mondo post-fossile. Ora è il momento di usare il potere del design per integrarlo in modo più naturale ed esteticamente piacevole nel nostro ambiente quotidiano. Il solar design, un termine coniato dalla stessa Marjan van Aubel, immagina un mondo in cui l’integrazione del solare sia essenziale, non solo un aspetto tecnico aggiunto in un secondo momento. Al contrario, dovrebbe essere il punto di partenza, la base del processo progettuale. Si ritiene che, in futuro, un oggetto o un edificio verrà considerato “rotto” se non sarà in grado di generare la propria energia. Come possiamo integrare senza soluzione di continuità l’energia solare nella vita quotidiana, valorizzando estetica, interazione e valori culturali? Come possiamo usare questa tecnologia per creare qualcosa di bello, capace di arricchire il nostro ambiente e il nostro modo di vivere insieme? Marjan van Aubel offrirà una panoramica storica su come, in passato, vivevamo e progettavamo con il sole, su cosa possiamo imparare da queste pratiche e su come disegnare un futuro post-fossile grazie all’energia solare. Attraverso esempi del suo lavoro – come Sunne, una luce solare autosufficiente che imita il sole; Ra, un arazzo solare; o il Solar Pavilion, una rete solare su scala architettonica – ispirerà e stimolerà il pubblico a vedere l’energia solare sotto una nuova luce.

Ore 11.15, in italiano (con traduzione simultanea in inglese)

Nutrirsi di luce

Stefano Mancuso, Neurobiologo delle piante, Direttore Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale, Università degli Studi Firenze

Ore 12.15, in inglese

Creativity and the Transformative Power of Design Robert Wilson, Artista

Maria Porro, Presidente Salone del Mobile.Milano

Esplorando le connessioni tra arte e design e ridefinendo le intersezioni creative, Robert Wilson e Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano, daranno vita a un dialogo stimolante sulla creatività e sul potere trasformativo del design. La loro conversazione approfondirà la carriera cinquantennale di Wilson, mettendo in luce l’interazione tra arte e design. Al centro di questa riflessione si trova l’installazione Mother, che reinterpreta l’incompiuta Pietà Rondanini di Michelangelo, fondendo musica, luce e immagini – elementi distintivi del linguaggio di Wilson – per creare un’esperienza immersiva. Questo progetto esemplifica come arte e design si intreccino, plasmando lo spazio e l’emozione in modi profondi. Più di una semplice installazione, Mother è una meditazione sul potere evocativo dello spazio, dimostrando come gli interventi artistici possano trasformare la percezione. Accompagnata dallo Stabat Mater di Arvo Pärt, l’opera incarna l’etica collaborativa di Wilson, in cui elementi visivi, spaziali e sonori si fondono armoniosamente. Questa conversazione farà luce su come il design possa ampliare la visione artistica, dissolvendo confini e ridefinendo la nostra esperienza del mondo.

TAVOLA ROTONDA

Ore 14.00, in inglese

Nicholas Belfield, Partner dpa lighting consultants

Piero Benvenuti, Professore Emerito di Astrofisica, Università degli Studi di Padova

Rogier van der Heide, Lighting Designer

Shelley James, Lighting Strategy Consultant, Director Age of Light Innovations

Manuel Spitschan, Research Group Leader, Max Planck Institute for Biological Cybernetics & Professor of Chronobiology & Health, Technical University of Munich

Light for Life è un confronto dinamico tra esperti del settore per esplorare il ruolo centrale della luce nella vita quotidiana. Dalla sua influenza sul benessere psicofisico alla capacità di migliorare la qualità della vita negli ambienti pubblici e privati, la luce è un elemento chiave del nostro equilibrio. L’incontro approfondirà le più recenti ricerche sugli effetti dell’illuminazione sulla salute e sulla percezione umana, evidenziando il legame tra scienza e pratica nel lighting design. Si discuteranno, inoltre, le strategie innovative per un’illuminazione sostenibile, in grado di coniugare efficienza energetica e qualità visiva, riducendo l’impatto ambientale. Attraverso un dialogo tra ricerca, tecnologia e progettazione, la tavola rotonda offrirà una visione completa delle sfide e delle opportunità per un’illuminazione responsabile, che metta al centro la sostenibilità e il benessere delle persone.

WORKSHOP

Ore 15.45, in inglese (su invito)

Transparency, Flexibility and Sustainability

Adrien de Lassence, Associate Director Sou Fujimoto Atelier Paris

Dall’installazione Forest of Light, che esplora l’interazione e la prospettiva attraverso coni di luce imponenti che rispondono ai movimenti dei visitatori, al Learning Center dell’Università di San Gallo, dove un’illuminazione architettonica innovativa definisce un ambiente educativo orientato al futuro – entrambi i progetti integrano trasparenza e flessibilità, completando una visione architettonica di apertura e dialogo. Utilizzando l’illuminazione mirata solo dove necessaria, il design migliora l’esperienza dell’utente riducendo al minimo il consumo energetico, stabilendo un punto di riferimento per le pratiche architettoniche sostenibili. Il workshop, condotto da Adrien de Lassence, Associate Director di Sou Fujimoto Paris, esplorerà un approccio che non solo riduce l’impatto ambientale, ma crea anche spazi umani che stimolano la collaborazione e promuovono ambienti di apprendimento innovativi e dinamici.

11 aprile

Light for Spaces

Modera Ed Stocker, Europe Editor at Large Monocle

SALUTI INTRODUTTIVI

Ore 10.15

Maria Porro, Presidente Salone del Mobile.Milano

Carlo Urbinati, Presidente Assoluce di FederlegnoArredo

MASTERCLASS

Ore 10.30, in inglese

The Role of Light and Shadow in Architecture Kaoru Mende, Lighting Designer

Le più grandi opere architettoniche del mondo sono sempre caratterizzate dalla squisita interazione tra luci e ombre. Un ambiente visivo affascinante e un’atmosfera confortevole sono elementi indispensabili dell’architettura. La luce è stata continuamente innovata in vari ambiti – come le sorgenti luminose, gli apparecchi di illuminazione e le tecnologie di controllo – con il design dell’illuminazione evolutosi nel tempo. Questa masterclass esplora il presente e il futuro del lighting design attraverso tre prospettive: Innovazione, Sostenibilità e Benessere. L’innovazione è alimentata dai progressi tecnologici. I miglioramenti nelle sorgenti luminose, negli apparecchi di illuminazione all’avanguardia e nei sofisticati sistemi di controllo hanno portato una flessibilità e una precisione senza precedenti nel design dell’illuminazione. Tuttavia, il futuro del lighting design va oltre la semplice estetica. Con l’accento crescente sulla sostenibilità, aumenta la domanda di soluzioni di illuminazione a basso consumo energetico. Queste includono sistemi alimentati da energie rinnovabili, progetti che massimizzano l’uso della luce naturale e strategie per ridurre l’inquinamento luminoso. Inoltre, il design dell’illuminazione si sta evolvendo per dare priorità alla salute e al benessere umano. Oltre alla bellezza visiva, l’illuminazione mira a creare spazi che favoriscano l’armonia e well-being. È stato dimostrato che una corretta illuminazione ha un impatto significativo sulla salute, sull’umore e sulla produttività. Considerando attentamente fattori come la temperatura del colore, la luminosità e i ritmi circadiani, il lighting design può promuovere la salute e migliorare la qualità della vita. La masterclass esplorerà come questi elementi plasmano gli ambienti architettonici, arricchiscono le esperienze e approfondiscono la connessione tra le persone e gli spazi.

Ore 11.15, in francese (con traduzione simultanea in inglese)

LIGHT. An Instrument of Life and Revelation Patrick Rimoux, Light Sculptor

Una masterclass esclusiva su un approccio innovativo all’illuminazione architettonica. Partendo dal suo ultimo progetto di lighting design, il progetto per Notre-Dame de Paris, ed estendendosi ad altre opere di rilievo di questo scultore della luce, la sessione esplorerà come l’illuminazione dinamica valorizzi la struttura monumentale, enfatizzando la percezione spaziale e la risonanza emotiva. L’approccio di Rimoux integra punti luce e proiettori, ciascuno controllato individualmente per creare transizioni fluide nell’intensità e nella temperatura colore – dalla calda luminosità della luce delle candele fino alle tonalità nitide della luce del giorno. Il pubblico avrà l’opportunità di comprendere come la luce possa scolpire gli elementi architettonici, evidenziare punti focali e adattarsi a diverse funzioni, da atmosfere contemplative a scenografie imponenti per concerti. Attraverso la sua lezione, che approfondisce la fusione tra tecnologia e visione artistica nell’illuminazione architettonica, Rimoux svelerà il processo creativo alla base delle sue composizioni luminose, capaci di trasformare ed elevare spazi storici.

Ore 12.15, in inglese

Uniting People through Light and Motion Lonneke Gordijn, Artista, Co-Founder DRIFT

La presenza o l’assenza di luce determina l’atmosfera di uno spazio. La presenza o l’assenza di movimento determina l’energia in uno spazio. Negli ultimi 18 anni, gli artisti e designer Ralph Nauta e Lonneke Gordijn, che lavorano sotto il nome di Studio Drift, hanno sviluppato opere d’arte di grande impatto e installazioni interattive, utilizzando la luce e il movimento come fattori chiave, con l’obiettivo di modificare il comportamento e le emozioni delle persone nello spazio. Lavorando con architetti, musei e clienti privati in tutto il mondo, Studio Drift ha imparato a comprendere come la natura utilizzi gli stessi fattori per allineare le specie e creare ecosistemi solidi. Come artisti ricercano attivamente questa saggezza nella natura e utilizzano deliberatamente questi principi nelle loro installazioni per sintonizzare le persone sulla stessa frequenza. Studio Drift lavora per avvicinare persone e ambienti e unire le energie per creare luoghi sani e produttivi. Attraverso esempi di progetti diversi, Lonneke approfondirà i processi creativi e innovativi che alimentano le loro creazioni e la loro comprensione di come persone sane ed energiche, in sintonia, possano essere la forza per costruire un mondo sostenibile. Il potere di comunicare a livello intuitivo attraverso la luce e il movimento. E come la tecnologia può aiutare a realizzare ambienti di vita che attivino il cervello delle persone.

TAVOLA ROTONDA

Ore 14.00, in inglese

Susanna Antico, Architetto, Lighting Designer

Hervé Descottes, Lighting Designer, Founder L’Observatoire International

Mariel Fuentes, Lighting Designer, Co-Founder MMAS Lighting

Tim Ingold, Emeritus Professor of Social Anthropology, University of Aberdeen

Elisa Orlanski Ours, Chief Planning, Design Officer Corcoran Sunshine Marketing Group

Carla Wilkins, President-Elect IALD, Senior Partner Lichtvision design

La luce non è solo un elemento funzionale, ma una componente essenziale della progettazione degli spazi, capace di influenzare la percezione, le emozioni e il comportamento umano. La tavola rotonda Light for Spaces esplorerà il lighting design attraverso un approccio interdisciplinare, analizzando l’interazione tra architettura, antropologia e scienza per una progettazione più consapevole. L’innovazione tecnologica sta ridefinendo le possibilità espressive della luce, offrendo nuove soluzioni che uniscono creatività e sostenibilità. Esperti del settore discuteranno il ruolo della luce nella costruzione dell’identità degli spazi, approfondendo il suo impatto sulla percezione e sull’esperienza sensoriale. Infine, verrà affrontato il tema della progettazione integrata, evidenziando come la luce possa diventare un elemento chiave nella definizione di ambienti privati e pubblici, migliorando il benessere e la qualità della vita. Un dialogo aperto per immaginare il futuro del lighting design.

WORKSHOP

Ore 15.45, in inglese (su invito)

Temporary Light in Permanent Space: Creative Lighting Solutions for Museums and Exhibitions

A.J. Weissbard, Lighting Designer

Il workshop propone di approfondire gli aspetti tecnici, estetici e concettuali della progettazione illuminotecnica creativa per spazi espositivi e museali attraverso un caso-studio concreto: il progetto di lighting design e consulenza tecnica realizzato per l’Armani/Silos. L’approccio didattico integra teoria e pratica, offrendo ai partecipanti una comprensione approfondita delle dinamiche della luce nei diversi contesti creativi e delle scelte che hanno portato al successo del progetto. L’obiettivo principale è fornire una visione strutturata della progettazione illuminotecnica come disciplina trasversale, che coinvolge teatro, danza, musei, installazioni architettoniche, eventi multidisciplinari e moda. Attraverso numerosi esempi dei progetti firmati da Weissbard, i partecipanti avranno l’opportunità di acquisire una maggiore consapevolezza della luce come elemento narrativo ed espressivo, sviluppando competenze utili per la progettazione e la consulenza tecnica in ambito artistico e scenografico. Il workshop mira, inoltre, a stimolare un approccio critico e sperimentale, incentivando la ricerca e l’innovazione nel campo della progettazione illuminotecnica. Infine, viene sottolineata l’importanza della luce nella formazione artistica, promuovendo un dialogo interdisciplinare tra design, arte e tecnologia.

Gli architetti iscritti al CNAPPC potranno ottenere 10 CFP partecipando al The Euroluce International Lighting Forum (5 CFP per giovedì 10 e 5 CFP per venerdì 11). L’accesso è gratuito con il biglietto d’ingresso al Salone del Mobile. Per il riconoscimento dei crediti, si consiglia la preregistrazione su: www.salonemilano.it/it/eventi

Drafting Futures. Conversations about Next Perspectives

Drafting Futures.

Conversations about Next Perspectives

Quattro conversazioni tra progetto e visioni; tre tavole rotonde sulle nuove opportunità di business. Tra i protagonisti: Valeria Segovia, Bjarke Ingels, Lesley Lokko e Paolo Sorrentino.

Dopo il successo dello scorso anno, l’edizione 2025 dei Talk e delle Tavole Rotonde ritorna con un ricco palinsesto culturale. Nuovamente a titolo Drafting Futures. Conversations about Next Perspectives (pad. 14), il programma, a cura di Annalisa Rosso, Editorial Director & Cultural Events Advisor del Salone, si focalizza sulla trasmissione di conoscenze ed esperienze per sollecitare una riflessione sulle opportunità e le responsabilità che abbiamo, oggi, verso un domani che è già presente.

Il Salone del Mobile.Milano, oltre a essere il momento più importante per il business del settore arredo, è anche un riferimento culturale irrinunciabile, testimone di come l’incontro diretto e lo scambio di punti di vista sia un’occasione di crescita con ricadute trasversali virtuose. Il nuovo programma, sdoppiato nei due diversi format dei Talk (al mattino) e delle Tavole Rotonde (al pomeriggio), ospiterà alcune delle personalità più interessanti della progettazione internazionale. Ad aprire i lavori, Es Devlin (8 aprile) artista britannica, seguita da Valeria Segovia (9 aprile), Principal, Design Director di Gensler a Londra, il più grande studio di architettura al mondo per fatturato e numero di architetti con clienti in oltre 100 Paesi – riconosciuta come architetta di talento, da sempre impegnata a ridurre l’impatto ambientale e a migliorare il benessere delle comunità in cui opera. Continuerà, poi, l’architetto Bjarke Ingels, (10 aprile), Founder and Creative Partner di Bjarke Ingels Group, che ci inviterà a riflettere su come materialità, tecnologia e interazione umana possono ridefinire il futuro dell’urbanistica. Lesley Lokko (11 aprile) – Architetta, Curatrice della 18. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, e Founder, Chair African Futures Institute – ci insegnerà, invece, che al cuore di ogni progetto c’è uno strumento principe e decisivo: l’immaginazione. A chiudere i Talk 2025, Paolo Sorrentino (12 aprile), Regista Premio Oscar che ci racconterà dell’attesa, tema del suo progetto installativo in Manifestazione, dialogando con Antonio Monda, Giornalista e Professore presso la New York University.

Gli appuntamenti pomeridiani delle Tavole Rotonde saranno, invece, dedicati ai confronti tra voci autorevoli su settori cruciali, oggi, per il design e l’architettura e avranno come titolo The Business of Design: Global Perspectives on Trade, E-Commerce, and Distribution (10 aprile)  e The Business  of Hospitality: Where Design Meets Functionality (11 aprile).

Palcoscenico del palinsesto sarà l’Arena Drafting Futures, realizzata da Formafantasma, che ospiterà anche per il secondo anno il progetto Biblioteca del Salone: una selezione di libri suggeriti dagli stessi relatori che avranno come focus la luce.

Drafting Futures.

Conversations about Next Perspectives

A cura di Annalisa Rosso

Arena Drafting Futures by Formafantasma Fiera Milano, Rho – Pad. 14

TALK

Martedì 8 aprile Ore 14.30, in inglese Es Devlin, Artista

in conversazione con Sarah Douglas, Consultant, Advisor e Design Agent

Mercoledì 9 aprile

Ore 11.00, in inglese

Valeria Segovia, Principal, Design Director Gensler London

in conversazione con Massimo De Conti, Architetto, Giornalista

Il futuro degli edifici dipende dal modo in cui definiamo un ottimo design. È tempo di cambiare la nostra prospettiva, non solo valorizzando i materiali che provengono direttamente dalla terra, ma celebrando quelli che hanno vissuto vite passate, trasformati e riutilizzati per una nuova era. I materiali riutilizzati e riciclati possiedono una bellezza intrinseca, ricca di storia, mentre i biomateriali, letteralmente pieni di potenziale, offrono rivoluzionarie opportunità di innovazione nel settore delle costruzioni. Ogni strato del passato di un edificio ne approfondisce la storia, creando spazi intrisi di significato e connessione. Per molti versi, la “nuova” costruzione è realizzata con parti vecchie, ripensate per un futuro che abbraccia sostenibilità e creatività.

Giovedì 10 aprile

Ore 11.00, in inglese

Bjarke Ingels, Architect, Founder and Creative Partner Bjarke Ingels Group in conversazione con Oliva Sartogo, Co-Founder & Architect Lead VIV Arts

Mentre le città evolvono rapidamente, la visione architettonica di Bjarke Ingels riformula il rapporto tra spazio, materia e interazione, con un approccio che riecheggia la fenomenologia di Merleau-Ponty. Nella sua Fenomenologia della percezione, Ponty sostiene che lo spazio non è una realtà oggettiva e astratta, ma un’esperienza vissuta attraverso il corpo e la percezione. Secondo la sua visione, non abitiamo il mondo come spettatori distaccati, ma lo sperimentiamo in modo incarnato, attraverso il movimento, la materia e la sensibilità tattile e visiva. Nel contesto dell’architettura di Ingels, questa prospettiva si traduce nell’idea che lo spazio urbano non sia solo una struttura funzionale, ma un ambiente che coinvolge attivamente chi lo attraversa. Le sue opere, attraverso la sperimentazione con la materia – dai mattoni alla luce – e con la tecnologia, creano spazi che non si limitano a essere costruiti, ma diventano esperienze immersive e dinamiche. Ingels non concepisce l’architettura come un elemento statico, ma come un organismo che interagisce con chi lo vive, trasformando la città in un luogo di gioco, relazione e percezione sensoriale. In dialogo con Oliva Sartogo, Ingels esplorerà questi temi interrogandosi sulle modalità in cui la materialità, la tecnologia e l’interazione umana possono ridefinire il futuro dell’urbanistica.

Venerdì 11 aprile

Ore 11.00, in inglese

Lesley Lokko, Founder, Chair African Futures Institute

in conversazione con Manuela Lucà-Dazio, Executive Director The Pritzker Architecture Prize

L’Africa è il continente con il più rapido tasso di urbanizzazione al mondo, eppure conta il minor numero di scuole di architettura e dispone di una capacità professionale, concettuale e tecnica insufficiente per affrontare questo cambiamento improvviso e radicale, che vede il passaggio da una vita prevalentemente rurale a un’esistenza sempre più urbana. Considerando che il settore delle costruzioni è responsabile di quasi il 40% delle emissioni di carbonio, questa è una lacuna che il mondo non può permettersi di ignorare. Tuttavia, l’Africa possiede una risorsa che al resto del mondo sta progressivamente venendo meno: una popolazione giovane. Con un’età media di poco inferiore ai 20 anni – la metà di quella dell’Europa e degli Stati Uniti – il continente è animato da un’energia creativa e da un’ambizione straordinarie, se solo sapessimo come valorizzarle. È possibile che alcune delle risposte che cerchiamo su come vivere in modo più sostenibile ed equo risiedano proprio nelle comunità più giovani – e povere – del mondo? Non spetta all’Africa insegnare al resto del pianeta come condurre una vita più equilibrata, ma è possibile che, ascoltando con maggiore intelligenza, osservando con maggiore acutezza e cambiando prospettiva, il resto del mondo possa imparare qualcosa proprio da un luogo dove meno ci si aspetterebbe di trovare soluzioni.

Sabato 12 aprile

Ore 11.00, in italiano (con traduzione simultanea in inglese)

Paolo Sorrentino, Regista Premio Oscar

in conversazione con Antonio Monda, Giornalista

L’attesa è uno stato d’animo universale, un momento sospeso in cui si intrecciano emozioni contrastanti: speranza e timore, impazienza e riflessione. Paolo Sorrentino esplora questo tema attraverso la metafora di una sala d’aspetto, con l’installazione “La dolce attesa” al padiglione 22-24. L’ambiente diventa il teatro di un’esperienza interiore, un luogo che amplifica o attenua le tensioni dell’attesa stessa. In conversazione libera e spaziale, con Antonio Monda, ci si interroga sul significato di attendere: è un tempo vuoto o uno spazio di possibilità? Quale ruolo gioca il contesto nel modellare le nostre percezioni? L’attesa è un esercizio di fiducia nel futuro o una forma di prigionia psicologica? Attraverso queste riflessioni, si apre un dialogo che tocca l’esistenza di ognuno di noi, rivelando l’attesa come esperienza profondamente umana e irriducibilmente ambivalente.

TAVOLE  ROTONDE

Mercoledì 9 aprile Ore 14.30, in italiano

Eccellenze manifatturiere e Italian Style nel mondo: esperienze a confronto per la crescita sui mercati internazionali

A cura di Intesa Sanpaolo

Stefania Trenti, Responsabile Industry e Local Economies Research Intesa Sanpaolo Fiorenzo Bandecchi, Socio e Amministratore Delegato, Yachtline Arredomare 1618 Alexander M. Bellman, Architetto

Maurizio Riva, Titolare Riva1920

Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo Modera Giusi Legrenzi, Giornalista RTL 102.5

Il design italiano, espressione della qualità e della bellezza italiana, crea connessioni con altre filiere italiane, favorendo la diffusione del Made in Italy nel mondo, la crescita del PIL e dell’occupazione. Un esempio di integrazione industriale e manifatturiera, unica nel mondo, che è stato fattore vincente della crescita del nostro Paese a livello internazionale.

Mercoledì 9 aprile

Ore 16.00, in inglese

The Business of Design: Global Perspectives on Trade, E-Commerce, and Distribution

Nivangi Davda, Head Interior Design JSW Realty

Dawei Wang, Founder, President Classic Living Group

Gilles Massé, Design Curator, WallpaperStore*, Frankbros, The Level Group Mohammed Habbas Al Mutairi, Owner, General Manager Gallery Design Claudio Spotti, Spotti Milano

Stephan Weishaupt, Founder Weishaupt Design Group

Modera Anne-France Berthelon, Giornalista e Consulente Creativa

Nell’attuale contesto, caratterizzato da rapide evoluzioni, multiculturalità e primato della tecnologia, il design si estende ben oltre l’estetica e la funzione per diventare un ecosistema globale dinamico. È un business complesso, interconnesso e altamente competitivo che fonde tradizione e innovazione, cultura e commercio, residenziale e contract, funzionalità ed emozione, casa e ufficio, artigianato e industria, luogo fisico e digitale, creazione e curatela. Il tutto mentre si orienta tra normative commerciali e problemi di filiera, per non parlare di strumenti emergenti quali l’intelligenza artificiale. Per discutere delle sfide e delle opportunità di questa nuova era del Business of Design, il Salone del Mobile ha l’onore di ospitare una tavola rotonda che accoglie un panel internazionale e poliedrico di esperti del settore, invitati a condividere i propri punti di vista in un dialogo aperto, durante la fiera.

Giovedì 10 aprile

Ore 16.00, in inglese

The Business of Hospitality: Where Design Meets Functionality

Pierre-Yves Rochon, Fondatore e Global Design Director, PYR

Elisa Orlanski Ours, Chief Planning, Design Officer Corcoran Sunshine Marketing Group

Andrea Obertello, General Manager Four Seasons Hotel Milano

Dino Michael, Senior Vice President & Global Head Hilton Luxury Brands Modera Christele Harrouk, Editor in Chief Archdaily

L’ospitalità di alto livello è il risultato di un perfetto equilibrio tra estetica, comfort e innovazione. In questo scenario, il Salone del Mobile si conferma il punto di riferimento internazionale per brand, progettisti e stakeholder del settore, offrendo una vetrina esclusiva sulle tendenze che definiscono il futuro dell’hospitality design. Questa tavola rotonda esplorerà come il design d’alta gamma possa rispondere alle esigenze di un’ospitalità sempre più sofisticata, con un focus su materiali pregiati, soluzioni tailor-made e tecnologie avanzate. Verrà analizzato il ruolo della sostenibilità, sempre più centrale nello sviluppo di progetti e prodotti che coniugano eccellenza artigianale e innovazione tech. Dal lusso responsabile all’efficienza funzionale, il Salone del Mobile guida il dialogo su come ripensare l’ospitalità contemporanea, creando spazi esclusivi, accoglienti e sostenibili, in grado di anticipare le aspettative di un pubblico esigente e globale.

I Talk sono riconosciuti quali iniziative formative accreditate dall’Ordine Nazionale degli Architetti (CNAPPC − Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori) e, pertanto, ciascuno dà diritto all’acquisizione di 2 crediti. Per il riconoscimento dei crediti, si consiglia di preregistrarsi al seguente link: www.salonemilano.it/it/eventi

SaloneSatellite

SaloneSatellite 2025

Il valore dell’artigianato e la sua relazione con il futuro del design

La Manifestazione si interroga su come la sapienza artigianale possa evolversi, innovarsi ed essere trasmessa, invitando 700 giovani talenti e 20 Scuole e Università di Design a riflettere su come preservare e reinventare pratiche senza tempo di valore inestimabile.

Nella cornice del Salone del Mobile.Milano, nei padiglioni 5 e 7 di Fiera Milano Rho, va in scena la 26ª edizione del SaloneSatellite, fondato nel 1998 da Marva Griffin Wilshire e da lei curato per dare spazio e opportunità professionale ai designer under 35. In questa edizione, il cui layout espositivo è, come sempre, firmato da Ricardo Bello Dias in collaborazione con Hariadna Pinate, si guarda al passato e al futuro della progettazione, celebrando l’incontro tra tradizione e innovazione, esplorando le potenzialità dei processi e dei materiali artigianali per interpretare le trasformazioni culturali, digitali, ecologiche e sociali contemporanee.

Il tema proposto ai circa 700 designer selezionati e alle 20 Scuole e Università di Design partecipanti è NUOVO ARTIGIANATO: UN MONDO NUOVO//NEW CRAFTSMANSHIP: A NEW WORLD, in quanto

attivare un ponte tra heritage e visione contemporanea è fondamentale per preservare e reinventare le pratiche artigianali, garantendo la loro rilevanza nel mondo moderno.

Diversi i modi attraverso cui i talenti under 35 hanno risposto alle domande su come sia possibile evolvere, innovare e trasmettere la sapienza legata ai mestieri d’arte nella figura dell’artigiano contemporaneo e su come reinventare un artigianato tradizionale attraverso la creazione di mobili contemporanei. Raccogliendo il contributo di ciascuno si potrà disegnare una mappa ideale di visioni progettuali collettive, capace di offrire uno sguardo sulle sfide che il futuro ci riserva e sulle possibili modalità di affrontarle attraverso il ricorso a pratiche di design manuale.

Il SaloneSatellite guarda con attenzione lo svolgimento della carriera dei talenti emergenti che ha tenuto a battesimo in passato. Nell’ambito di Euroluce ne rincontriamo due: Álvaro Catalán de Ocon (Spagna) e David Pompa (Messico), che rispettivamente partecipano con i loro brand PET Lamp – questo per la prima volta – e davipompa nella veste di imprenditori. Seguendo le orme, fra gli altri, di Davide Groppi e A Lot of Brasil (fondato dal designer Pedro Franco), affermati brand nel campo, l’uno, dell’illuminazione e, l’altro, dell’arredo.

I talenti in erba di questa edizione sono stati scelti da un Comitato di Selezione, composto da figure di spicco del mondo del design, dell’architettura, dei media e dell’educazione: Hiroyuki Anzai, opinion leader, Nikkei Comemo; Felicia Arvid, designer ed ex partecipante del SaloneSatellite; Ricardo Bello Dias, architetto; Nicole Bottini, giornalista, direttore Class TV Moda; Marco Cassina, Responsabile Marketing e Comunicazione di MDF Italia; Tomas Dalla Torre, membro fondatore de Il Fanale Group; Beppe Finessi, ricercatore e critico di design; Ferruccio Laviani, architetto; Sergio Nava, Direttore dell’Educazione e Direttore Scientifico Globale dell’Istituto Marangoni Milano – The School of Design; Guglielmo Poletti, designer ed ex partecipante del SaloneSatellite; Marco Romani – caporedattore di DOOR e collezionista; Marva Griffin Wilshire, Fondatrice e Curatrice del SaloneSatellite.

Il SaloneSatellite non è però nuovo alla tematica di quest’anno ma rinnova quell’impegno nell’esplorazione del fare artigianale già avviato nel 2013 e 2014, arricchendo l’edizione 2025 con uno spazio dedicato alle Botteghe Artigiane. Il tema 2025 segna una tappa inedita in questo viaggio culturale e creativo: sei attività imprenditoriali internazionali, espressione di eccellenza nella creazione e diffusione del sapere artigianale, saranno protagoniste di un allestimento dedicato nel Padiglione 5. Attraverso una selezione di prodotti recenti, realizzati con materiali di diversa origine geografica, queste realtà dimostreranno come le tradizioni più antiche possano evolversi per rispondere alle esigenze del design contemporaneo. Dai tessili dell’America Latina (nello spazio curato da Rodolfo Agrella con Legado) alle collezioni di arredi che nascono in Perù. Dagli oggetti promossi dalla spagnola SACo (Sociedad Artesanía Contemporánea) ai tappeti e arazzi di seta filati in Azilal, Marocco, con l’attività congiunta di Casa Amar e Taroni. Dalle produzioni del West Africa, proposte da Lani Adeoye, fino alla Bottega dedicata alla lavorazione della carta dove, ogni giorno, saranno organizzati workshop dimostrativi a cura di Fabscarte, di cui sono rinomate le speciali carte da parati realizzate a Milano. Inoltre, saranno presenti anche oggetti a tema di ex designer del SaloneSatellite – Álvaro Catalán de Ocon, Cristina Celestino, Sebastian Herkner, Nao Tamura – che si confronteranno idealmente con creazioni di: Mario Botta, Toshiyuki Kita, Hicham Lalhou, Brodie Neill.

Giunto alla sua 14a edizione, il SaloneSatellite Award premierà anche quest’anno i tre designer e studi che si distingueranno, secondo il parere della Giuria di esperti che si riunirà intorno a Paola Antonelli, Senior Design Curator, Architecture & Design Director, Research and Development, del MoMA.

Avviata lo scorso anno, prosegue la collaborazione con FrankBros. L’iniziativa prevede il lancio, a livello internazionale, di una selezione – a cura dei curatori della stessa piattaforma – di prodotti presentati al SaloneSatellite, dando loro visibilità permanente e immediata accessibilità commerciale in pagine personali create ad hoc.

Arena SaloneSatellite Padiglione 7

PREMIAZIONE

Mercoledì 9 aprile

Ore 15.00

SaloneSatellite Award – 14a edizione

TALK

Giovedì 10 aprile

Ore 15.00

Visita e saluto di Robert Wilson ai designer del SaloneSatellite 2025 Robert Wilson, Artista

Giovedì 10 aprile

Ore 15.30

La costruzione della bellezza fatta a mano

Alberto Cavalli, Direttore Generale della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte di Milano e Curatore generale “Homo Faber. Crafting a more human future”

SaloneSatellite

8 – 13 aprile, ore 9.30 – 18.30 Fiera Milano, Rho – Pad. 5-7

Aperto al pubblico con ingresso gratuito da Cargo 3

Accessibile anche dai Pad 5-7, se muniti di biglietto di ingresso al Salone del Mobile.Milano

Thought for Humans.

La nuova campagna di comunicazione

Design, corpo, sostenibilità: la rivoluzione visiva del Salone del Mobile.Milano in cinque scatti firmata dal noto fotografo americano Bill Durgin.

La nuova campagna di comunicazione “Thought for Humans.”, firmata da  Dentsu Creative Italy,  per la 63a edizione del Salone del Mobile.Milano ritorna alle origini del design, ricordandoci che la sua espressione e dimensione principale è l’essere fatto da e per l’uomo: ogni progetto risponde ai bisogni, ai valori e alle esperienze dell’essere umano. Difatti, quello che si incontra in Manifestazione è un design che si radica nella quotidianità e si pone come obiettivo il miglioramento della qualità della vita, sublimando la relazione tra corpo, materia e spazio.

Il coinvolgimento di un fotografo, nello specifico di un artista visivo come Bill Durgin, noto per la sua capacità di decostruire e reinterpretare il corpo, rappresenta una scelta innovativa per il Salone del Mobile.Milano, segnando una svolta nella comunicazione della Manifestazione. Attraverso gli scatti di Bill Durgin, la campagna non si limita a presentare il design come oggetto o funzione, ma ne esplora l’essenza più profonda: la sua relazione con l’essere umano. Durgin mostra come luce, legno, metallo, tessuto e bioplastica si fondano con la pelle umana, rendendo tangibile il messaggio di sostenibilità, armonia e connessione. I cinque scatti mostrano come l’intelligenza umana e quella materiale possano integrarsi in un dialogo e in un progetto sinergico, riflettendo l’essenza stessa  del design contemporaneo.

Racconta Bill Durgin: “In un primo momento, ci siamo concentrati su una serie di materiali che sintetizzassero il concetto di design. Successivamente abbiamo esplorato forme e geometrie, analizzando come potessero interagire armoniosamente con il corpo, con particolare attenzione ai dettagli. Ma naturalmente non è mancata una buona dose di improvvisazione. È stata fondamentale per stimolare la creatività sul set”. E aggiunge: “Il lavoro fotografico per questo progetto è stato costruito con attenzione ai dettagli, cercando di catturare l’essenza della relazione tra corpo, materiali e luce. Dopo anni di distanza fisica, la nuova campagna celebra il ritorno al tatto, riportando l’attenzione sulla connessione tra il corpo umano e il design.”  La scelta dei materiali utilizzati – legno, metallo, tessuto e bioplastica – non è casuale, ma profondamente legata ai valori del Salone del Mobile. Questi materiali, simboli di sostenibilità e innovazione, sono stati selezionati per trasmettere anche questo messaggio in modo chiaro.

La fotografia, come linguaggio universale, rende il messaggio della campagna immediatamente comprensibile a un pubblico globale. Attraverso le immagini fotografiche, il Salone comunica valori che vanno oltre le barriere linguistiche e culturali, rendendo la sua visione accessibile e coinvolgente per tutti. Questa nuova scelta sottolinea come il Salone continui a essere una piattaforma culturale in grado di innovare, connettere e guardare al futuro.

Rivela Luca Adornato, Direttore Marketing e Comunicazione del Salone del Mobile.Milano: “Con questa campagna abbiamo scelto di compiere un passo ulteriore nel percorso di comunicazione intrapreso negli ultimi anni. Dopo il progetto con l’Intelligenza Artificiale dell’anno scorso, in cui abbiamo esplorato  e  rappresentato  in  astratto  le  relazioni  con  la  nostra  community,  quest’anno  abbiamo abbracciato la fotografia: un linguaggio universale e senza tempo, capace di trasmettere concretezza e rendere il nostro messaggio immediatamente comprensibile a livello globale. Attraverso le immagini fotografiche, il Salone comunica e illustra il valore della connessione tra uomo e materia, rendendola accessibile e coinvolgente per tutti. Questa nuova scelta sottolinea come il Salone continui a essere una piattaforma in grado di innovare, connettere e guardare al futuro”. Conclude Adornato: “Abbiamo voluto celebrare la bellezza della materia e la sua capacità di fondersi con il corpo umano, sottolineando quanto sia cruciale per il design contemporaneo essere sostenibile e proiettato, responsabilmente, verso un domani il più etico possibile”.

Aggiunge Bill Durgin: ТThought for Humans. è esattamente ciò che il grande design dovrebbe essere. Come esseri umani, ci confrontiamo con il design ogni giorno. Tutto ciò che ci circonda è progettato da qualcuno per qualcuno. Il grande design non è solo esteticamente piacevole, ma porta gioia nell’interazione quotidiana, nel muoverci attraverso gli spazi, nel preparare la colazione, lavorare o sederci attorno a un tavolo con la famiglia. Disegnando mobili, ho imparato come i designer studiano il corpo umano, i nostri movimenti, le nostre capacità, le nostre posture, tutto per rendere la vita più semplice. Il design è radicato nell’anatomia umana e si nutre della continua interazione con essa”.

“Questa campagna ci rende particolarmente fieri perché incarna letteralmente i valori dell’eccellenza creativa italiana che siamo felici di poter accompagnare insieme a Salone del Mobile. Milano in Italia e nel mondo” conclude Riccardo Fregoso, CCO Italy e Chair Creative EMEA di Dentsu Creative.

Innovazione Digitale

Innovazione digitale al servizio di espositori e visitatori

Un ecosistema digitale in costante evoluzione per connettere in modo efficace e coinvolgente i visitatori, gli espositori e la community globale del Salone del Mobile.Milano.

Oggi, più che mai, l’innovazione passa attraverso la dimensione digitale. Il Salone del Mobile.Milano, punto di riferimento mondiale per il settore, ha saputo cogliere questa trasformazione ampliando la sua piattaforma online, che si conferma quale pilastro essenziale, abilitatore di business e di connessioni tra espositori, professionisti, giornalisti, studenti, appassionati di design. Questa piattaforma digitale evolve costantemente per offrire un’esperienza completa e coinvolgente, rafforzando la relazione con la community anche attraverso i social media.

A testimonianza di quest’impegno, il Salone ha appena rilasciato il nuovo redesign del sito internet. Pensato per garantire un’esperienza utente intuitiva e immersiva, il nuovo portale offre un’interfaccia moderna, contenuti organizzati in modo chiaro e accesso ottimizzato a  tutte  le risorse utili per espositori, visitatori e stampa. Il restyling del sito risponde alla necessità di allinearsi agli standard digitali più elevati, a cui seguiranno progetti dedicati a tematiche legate ad accessibilità (progettato per essere fruibile da tutti, con una navigazione semplice e ottimizzata per dispositivi mobili e desktop), personalizzazione (grazie alla raccolta e analisi dei dati, il sito offre contenuti e suggerimenti personalizzati, per guidare i visitatori nella pianificazione della loro esperienza in fiera), interattività (la piattaforma integra strumenti come mappe interattive, wayfinding per espositori e servizi di matchmaking per ottimizzare tempo e connessioni durante l’evento), valorizzazione dei contenuti (la sezione narrativa racconta il mondo del design con articoli, video e interviste esclusive, arricchendo il dialogo culturale e promuovendo le eccellenze del settore).

Il Salone rafforza il suo impegno culturale con nuovi progetti narrativi che esplorano il mondo del design attraverso linguaggi contemporanei. Coinvolgendo voci autorevoli del settore, il Salone offre una narrazione autentica e ricca di punti di vista e visioni, consolidando il proprio ruolo come promotore di cultura e innovazione. La strategia di contenuto è incentrata sulla qualità, sulla diversificazione e sulla distribuzione multipiattaforma, per riflettere la complessità e la ricchezza di storie che caratterizzano il design. La comunicazione avrà, inoltre, un filone dedicato alla guida per ottimizzare e pianificare la propria visita in fiera, non perdere i diversi appuntamenti culturali e scoprire tutte le novità e i protagonisti della manifestazione: gli espositori, i loro prodotti e la loro storia. Non mancheranno collaborazioni italiane e internazionali per arricchire la narrazione prima e durante la fiera, così da valorizzare ogni aspetto che la rende l’appuntamento più importante del settore, sfruttando i canali di comunicazione con i loro linguaggi e consolidando la community.

Per l’edizione 2025, il Salone del Mobile.Milano rafforza il dialogo con il mondo digitale attraverso nuove collaborazioni con alcuni dei più rilevanti content creator, valorizzando l’esperienza fieristica e la città. Si rinnova la partnership con Marta Sierra, lifestyle creator di fama internazionale, seguita da oltre 1,4 milioni di follower, che già nel 2024 aveva arricchito la narrazione con contenuti dinamici e coinvolgenti. Per ampliare i linguaggi e raggiungere un pubblico ancora più vasto, si aggiungono nuovi volti del panorama digitale: Diletta Begali, creator e conduttrice poliedrica, capace di unire intrattenimento e storytelling in più lingue, e il duo di travel vloggers Fatti di Viaggi, che offrirà uno sguardo culturale ed esplorativo sulla manifestazione. Si riconferma inoltre la collaborazione con Francesca Crescentini, esperta di libri e cultura.

Dal lato dei visitatori, una particolare attenzione sarà dedicata a strumenti di orientamento e guide pratiche per vivere al meglio l’esperienza in fiera, con aggiornamenti in tempo reale e suggerimenti personalizzati. La piattaforma, inoltre, offre una vasta gamma di servizi digitali che facilitano la fruizione dell’evento: dal ticketing online alla mappa interattiva, fino al wayfinding per individuare rapidamente gli espositori e la possibilità di pianificare appuntamenti. Anche quest’anno sarà offerto ai visitatori il servizio di video showreel, nato dall’unione tra tecnologia e analisi dati, che consentirà di ricevere un video personalizzato con il riepilogo degli stand visitati direttamente nella propria casella e-mail. Questo innovativo servizio, reso possibile dall’integrazione con il sistema di matchmaking, rappresenta un passo avanti nell’offrire un’esperienza su misura.

Per gli espositori, il Salone introduce servizi personalizzati di comunicazione e un catalogo di servizi extra relativi al prodotto digitale che vanno ad arricchire strumenti già offerti e molto apprezzati come il matchmaking e la prenotazione degli appuntamenti in stand. Questi strumenti non solo ottimizzano il tempo in fiera, ma garantiscono contatti di alta qualità in tempo reale, rendendo più efficace la partecipazione all’evento.

Anche quest’anno, la collaborazione strategica con Fuorisalone rappresenta un elemento distintivo del Salone. Attraverso la mappa di fuorisalone.it, gli espositori potranno beneficiare di una visibilità amplificata, con la segnalazione delle loro posizioni nei padiglioni della fiera e degli eventi correlati in città. Questo approccio integrato offre un’esperienza immersiva e diffusa che abbraccia non solo gli spazi della Manifestazione, ma anche il contesto urbano.

Partnership e Collaborazioni

Partnership e Collaborazioni

Consolidando collaborazioni e partnership già avviate, il Salone del Mobile promuove e sostiene idee e progetti di condiviso valore, capaci di intrecciare creatività, sostenibilità e savoir-faire.

Se la 63ª edizione del Salone del Mobile.Milano si presenta un luogo per riflettere sul valore del design come progetto pensato per l’uomo, con l’obiettivo di promuovere il suo benessere, questo approccio si rispecchia anche nella scelta degli sponsor e delle partnership, che condividono gli stessi principi del Salone: centralità dell’uomo, qualità della vita e attenzione al benessere del pianeta.

Avviata nel 2017, la partnership istituzionale tra Intesa Sanpaolo e il Salone prosegue nel segno dell’arredo e del design. Il maggior gruppo bancario italiano, valorizzando il tessuto imprenditoriale del Paese e accompagnando le imprese di tutta la filiera nel loro percorso di crescita sostenibile, rinnova così il supporto al settore del mobile, dell’arredo e del design italiano, fiori all’occhiello del Made in Italy, con l’obiettivo di supportare una filiera fondamentale per l’economia del Paese incentivandone con strumenti ad hoc per le imprese i percorsi di digitalizzazione, riduzione dell’impatto ambientale e sviluppo delle attività all’estero.

Per il secondo anno consecutivo, Aesop torna come Official Sensory Patron del Salone del Mobile. Fondato a Melbourne nel 1987, il brand si distingue per le sue formulazioni dedicate alla cura della pelle, dei capelli e del corpo, oltre che per i prodotti per la casa, tutti realizzati con meticolosa attenzione ai dettagli, garantendo efficacia e piacere sensoriale. All’interno dei suoi spazi, Aesop coltiva un profondo rispetto per il design ben studiato e sostenibile, convinta che ambienti progettati con cura possano arricchire in modo significativo la quotidianità. Al Salone del Mobile 2025, Aesop presenterà un nuovo intervento architettonico, un invito contemplativo a fermarsi, immergersi e coinvolgere i sensi, nel cuore della vibrante energia di Milano.

Official Time Keeper del Salone del Mobile.Milano, Panerai, lo storico marchio di orologi di lusso che coniuga design italiano e tecnologia svizzera, aprirà nuovamente le porte del pop up store, sito nel cuore di Fiera Milano, Rho, in uno spazio completamente rinnovato, dove offrirà ai visitatori un’esperienza immersiva nell’universo Panerai, unendo tradizione e innovazione. Per l’occasione, verrà presentato in anteprima internazionale un nuovo segnatempo, espressione del design distintivo, innovazione tecnica e prestazioni professionali che caratterizzano il DNA della Maison.

Ultradecennale la collaborazione con Piquadro, che riafferma la condivisione di valori legati al mondo del design e della sostenibilità. Marchio italiano di prodotti tech-design per il lavoro, il viaggio e il tempo libero, nato nel 1998 e con presenza in 50 paesi, ha raggiunto un posizionamento ben definito ispirato ai valori di design e performance. Il marchio tech-design di accessori travel&business torna al fianco del Salone con una tote bag porta-computer con portabilità a zaino leggera e funzionale, realizzata in tessuto tecnico riciclato al 100%. Come lo scorso anno, Piquadro sarà inoltre presente a Fiera Milano, Rho, con un’installazione al piano terra del padiglione 14-18. La Piquadro Lounge sarà ancora una volta uno spazio dedicato al viaggio dove i visitatori potranno scoprire la filosofia del brand: coniugare innovazione, funzionalità, design e qualità senza compromessi

Dodicesimo anno per la collaborazione con Ca’ del Bosco, eccellenza vinicola italiana in ambito internazionale, che quest’anno si presenta, sempre nel centrale asse di Corso Italia con uno stand istituzionale di 190 metri quadrati, rinnovato e ispirato nei materiali, nei colori e nella modernità dello stile da alcuni spazi della cantina recentemente inaugurati. Una conferma della stima reciproca e dei valori che legano Ca’ del Bosco al Salone: passione, stile, inventiva, genialità, innovazione che si accompagnano all’artigianalità e alla tradizione. Per gli appassionati l’esperienza si completa con la possibilità di degustare i vini di Ca’ del Bosco in abbinamento a proposte gastronomiche di altrettanta qualità.

Oltre al sostegno e alla passione per il design, S.Bernardo e Salone del Mobile.Milano, in partnership dal 2019, condividono anche l’imprescindibilità della transizione ecologica. Con l’impegno a diventare CO2 impatto zero entro il 2026, l’azienda ha messo già in atto strategie concrete, ricorrendo all’energia pulita di un parco eolico che alimenta oltre la metà delle attività dell’impianto di Garessio. Inoltre, la promozione e l’utilizzo di packaging ecologici, come le bottiglie in vetro a rendere, quelle in RPET 100% riciclato e riciclabile – come Ely, la bottiglia elicoidale, ispirata alla colonna tortile presente al Salone insieme all’iconica “Gocce”, disegnata da Giorgetto Giugiaro – e le lattine in alluminio completano il suo approccio sostenibile.

Altra partnership consolidata è quella con illycaffè, leader globale del caffè di alta qualità sostenibile, che sarà presente in vari punti della Manifestazione, dal Caffè della Stampa alla Red e International Business Lounge, accompagnando designer, buyer e giornalisti alla scoperta e degustazione dell’unico blend illy 100% Arabica durante i momenti di pausa.

Frecciarossa è Treno Ufficiale del Salone del Mobile. Disponibili fino a 24 collegamenti Frecciarossa giornalieri da/per Rho Fiera per raggiungere direttamente il cuore della fiera.

Rinnovata per il quarto anno consecutivo, invece, la collaborazione con Radio Deejay, Radio Capital e m2o: musica, intrattenimento e informazione si alterneranno alle tante voci di espositori, designer, architetti e visitatori coinvolti quotidianamente dagli speaker delle radio del Gruppo GEDI.

Tra le collaborazioni, si conferma anche quest’anno quella con Fuorisalone, che valorizzerà la visibilità degli espositori attraverso una strategica presenza sulla mappa di Fuorisalone.it. La mappa non solo evidenzierà gli eventi degli espositori in città, ma offrirà anche indicazione sul padiglione, rendendo così più agevole per i visitatori individuare e raggiungere gli stand degli espositori direttamente in fiera, creando un ponte efficace tra gli eventi cittadini e l’esperienza fieristica.

Infine, il Salone del Mobile.Milano supporta la piattaforma www.mitodesignconnections.it, promossa da Unione Industriali Torino e Camera di commercio di Torino, che mira a promuovere le relazioni tra imprese di Torino e Milano e a fornire supporto logistico e di ospitalità per espositori e visitatori del Salone del Mobile e del Fuorisalone. La piattaforma offre prenotazioni alberghiere, informazioni su location per eventi, organizzazione degli spostamenti tra Torino Porta Susa e Rho Fiera (circa 40 minuti).

Info Press & Media

 

Salone del Mobile.Milano Info Press & Media

 

Accrediti Press & Media

L’Accredito Press & Media può essere richiesto esclusivamente online. Fino al 13 aprile.

 

Dove & Quando

Salone del Mobile.Milano 2025 Fiera Milano, Rho – 8 -13 Aprile

Ingressi Press & Media

8-13 aprile | 8.30 – 18.30

 

Link utili

Come prenotare

Area Stampa

Come ogni anno, l’Area Stampa è allestita al primo piano del Centro Servizi-Congressi. A disposizione un working space con free wi-fi e un caffè riservato ai giornalisti. Al desk puoi ritirare il Catalogo Salone del Mobile.Milano 2025 per i giornalisti (con elenco espositori e mappa) e la tote bag Piquadro.

APP Salone del Mobile.Milano

Con l’APP Salone del Mobile.Milano, grazie alla mappa interattiva puoi raggiungere velocemente i tuoi punti di interesse, approfondire le caratteristiche dei prodotti via QRcode, restare aggiornato sul Programma Culturale. Richiedere o riscaricare il tuo accredito.

 

Come arrivare

La manifestazione è raggiungibile con i mezzi pubblici, in treno, dagli aeroporti e in auto. Per tutta la durata della Manifestazione è attivo il servizio navetta Circolare Fiera.

Accessibilità

Comunicato Stampa

Ufficio Stampa Salone del Mobile
Tutti i diritti riservati © 2025 – Email: nonsolomodanews@gmail.com

 

You Might Also Like

No Comments

    Leave a Reply